Fantastica. Non ci sono altre parole per descrivere la prestazione di Dorothea Wierer, che ha portato l’Italia sul podio con una splendida ultima frazione nella staffetta femminile di Anterselva in un tripudio di bandiere tricolore, completando l’opera delle sue tre compagne di squadra. La regina del biathlon italiano ha messo da parte un periodo complicato, festeggiando con tifosi e amici il fantastico risultato raggiunto dalla squadra. Ecco quanto ha affermato a Fondoitalia.
Ciao Dorothea e complimenti per questo podio raggiunto insieme alle tue compagne. Quanto è bello ottenere un risultato del genere proprio ad Anterselva?
«Bellissimo, non era mai successo prima. Ottenere un grande risultato ad Anterselva è qualcosa di speciale, perché è casa nostra. Per me non è mai un weekend semplice qui, perché ho sempre mille cose da fare, tanti appuntamenti ufficiali da rispettare e soprattutto la pressione di dover fare bene. Tutte queste cose sommate tra loro rendono questo weekend di gare molto più stressante, perché ho tanta voglia di fare bene. Questo podio per me vale doppio, anche perché ero molto arrabbiata con me stessa per quanto avevo fatto nelle ultime due gare, nelle quali avevo avuto delle pessime prestazioni al tiro. Credo di non aver mai sparato così male, mi sentivo insicura e non è stata una cosa facile da digerire, perché volevo fare bene a tutti i costi».
Hai fatto una grande ultima frazione soprattutto sugli sci.
«Ho cercato di partire subito forte perché in questi casi se non recuperi il gap immediatamente, è molto più difficile farlo dopo. Sapevo di dover fare molto bene al poligono, non potevo permettermi di sbagliare. Le cose sono andate bene e alla fine l’ultimo giro è stato molto interessante (ride ndr)».
Un’emozione bella come quella di Hochfilzen nella passata stagione?
«Si, anche se si tratta di due emozioni diverse tra loro. In Austria conquistammo la nostra prima vittoria, ma soprattutto riuscimmo ad avere la meglio sulla Germania. Non me l’aspettavo proprio».
Questo risultato ti aiuterà a mettere da parte un inizio di stagione complicato?
«Sicuramente non è stata una prima parte di stagione molto semplice per me. Non tanto per i risultati, perché alla fine sono quinta nella classifica generale, un risultato per me positivo, ma perché non mi sono mai sentita veramente bene. In nessuna occasione sento di essere riuscita a dare il cento per cento in pista, non so nemmeno quale sia stata la causa di questo problema. Ora abbiamo un piccolo ritiro, faremo un po’ d’intensità e cureremo i dettagli. Certamente ad Anterselva mi sono sentita molto meglio sugli sci e questo mi ha dato molta fiducia. Al tiro però non sono riuscita ad andare bene, ma adesso cercherò di rilassarmi un po’ e poi pensero a curare questi dettagli che nel nostro sport sono fondamentali».
Hai qualche dedica speciale per questo podio?
«È un podio di squadra e voglio dedicarlo a tutto lo staff, non soltanto per i materiali ottimi che ci hanno messo a disposizione, ma per l’aiuto che ci hanno dato soprattutto dal punto di vista psicologico. Ci sono stati vicini e ci hanno aiutato a ritrovare fiducia».
