È stato un weekend dai due volti per Francesco De Fabiani, apparso in buona condizione nella sprint di sabato in skating, nella quale ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato, mentre al contrario ha faticato nella 10km in classico di domenica, dove ha chiuso ventesimo. L’impressione, comunque, è che dalla Svizzera esca un De Fabiani rafforzato nella condizione e nelle sue convinzioni, importante in vista delle prossime gare del Tour de Ski, a partire dalla skiathlon di martedì prossimo a Oberstdorf. Ecco quanto dichiarato dal valdostano dell’Esercito a Fondoitalia.
Il weekend di Val Mustair. «Non sono soddisfatto in pieno. Da una parte sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualificazione della sprint di sabato, perché non pensavo di fare un tempo così buono. Dall’altra parte, però, sono rimasto colpito in negativo dalla 10km di domenica, perché mi aspettavo di più, in particolare dopo la buona prova di sabato. Diciamo che le sensazioni di domenica non erano bellissime, anche se comunque migliori rispetto a inizio stagione. Sono soddisfatto a metà».
La sprint di sabato. «Ho ottenuto un ottimo 13° posto in qualifica e mi sentivo bene anche nei quarti, tanto che se non fossi caduto, sono convinto che me la sarei giocata, perché non ero tagliato fuori per la qualificazione alla semifinale. Possiamo dire che sarei molto contento, se riuscissi a riavere queste sensazioni nei prossimi giorni, anche se si trattava di una gara corta. Se non altro, rispetto a inizio stagione quando non riuscivo a qualificarmi nemmeno in classico, ieri ho fatto un buon tempo, ad appena 3 secondi da Chicco (Pellegrino ndr), tralasciando Ustiugov che ha staccato tutti. Sono andato oltre le mia aspettative».
La delusione per la gara di domenica. «Le sensazioni positive del sabato sono però svanite nella 10km, dove per due giri sono rimasto lì, sempre al gancio cercando di rimanere attaccato ai migliori, poi nell’ultimo giro, proprio nella salita dove si faceva la differenza, quando i primi hanno accelerato non sono riuscito a tenerli».
Se c’è una gara del Tour de Ski sulla quale punta particolarmente. «In realtà già quella di domenica era una gara in cui potevo fare bene. Alla vigilia, però, avevo già pensato che sarebbe stato difficile per me essere competitivo già all’inizio del Tour de Ski, andare subito fortissimo, visto che nelle prime uscite stagionali non c’era stata una volta, staffetta a parte, in cui ero riuscito a fare bene. Diciamo che d’ora in poi le gare sono quasi tutte sull’uomo e questo mi piace, ce ne sono tante in skating e sono curioso di vedere se le sensazioni avute l’altro ieri saranno confermate. Se devo però sceglierne una in particolare nella quale ottenere un bel risultato, quella che mi si addice di più è la 15 km in Val di Fiemme, ma prima di cerchiarla in rosso, vediamo come sto nelle prossime gare. Dei segnali buoni ci sono stati, restiamo fiduciosi e speriamo che quella condizione vista fin qui soltanto in alcuni tratti, possa tirarla fuori con maggior continuità. Magari la qualifica della sprint è stata solo l’inizio e da adesso in poi le cose andranno meglio. Io non vedo l’ora di fare le prossime gare per vedere come andranno».