Presso “Le Gallerie” di Piedicastello a Trento, è stata presentata l’iniziativa “SciVolando – La 3Tre e la Marcialonga. Due storie, una passione”, dedicata a due manifestazioni storiche come la Marcialonga di Fiemme e Fassa che il 29 gennaio si appresterà ad affrontare la 44ª edizione, e la 3Tre di Madonna di Campiglio. Un appuntamento dedicato non solo allo stile di queste due classiche, ma anche all’influenza che hanno avuto nell’evoluzione della società, e non solamente di quella che pratica sport.
Ad introdurre l’evento ci ha pensato la stretta di mano fra i due presidenti, Angelo Corradini della Marcialonga e Lorenzo Conci della 3Tre, i quali hanno raccontato come la loro vita si sia legata indissolubilmente ai loro eventi: “Sono sempre stato un fondista sin da piccolo, mi ero persino iscritto alla prima Marcialonga – sottolinea Corradini – però mi avevano fissato un esame di ragioneria il giorno prima della gara, ed a quel tempo studiavo in Svizzera. Tornai in fretta e furia a Castello (TN) in una notte di bufera, ma i miei genitori avevano chiuso la porta a chiave proprio per andare a vedere la Marcialonga! Non potei così entrare a prendere gli sci, ma ora interpreto tutto ciò come un segno del destino”.
Anche la passione di Conci per la 3Tre nasce dalla tenera età: “Ricordo che non capivo cosa fosse questo nome – spiega Conci – ma sin da piccolo sentivo tutti parlarne. Ho cominciato ad occuparmene nel 1998 come presidente ed ora mi sembra incredibile siano passati quasi vent’anni. Le mie emozioni nei confronti di questa gara partono dall’infanzia”. Entrambi in coro hanno invece evidenziato l’importanza del lavoro dei volontari trentini: “Sono la nostra forza, – afferma Corradini – non ci sono parole per descrivere il loro apporto. Amano la Marcialonga come il loro presidente, come il nostro direttore generale Gloria Trettel e tutto lo staff, e nell’ombra rendono grande questa gara. Ora ci aspettiamo un inverno imbiancato, il 29 gennaio prossimo il nostro territorio dovrà essere vestito a festa e dunque rigorosamente innevato”.
Anche due degli storici fondatori della Marcialonga, Roberto Moggio e Mario Cristofolini, erano in sala, nel segno di una continuità che si protrae nel tempo. Tiziano Mellarini, l’assessore alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile della Provincia autonoma di Trento, sempre presente quando si tratta di affrontare tematiche riguardanti la ski-marathon di Fiemme e Fassa, ha ringraziato dell’invito i due gloriosi eventi sportivi trentini: “Il Trentino offre tanto divertimento ed occasioni per praticare sport, i risultati dell’ultimo decennio sono confortanti, chi fa sport ha il desiderio di una conoscenza e crescita culturale, il Trentino deve spingere sull’acceleratore per quanto riguarda le tante discipline sportive che è in grado di offrire. Angelo Corradini ha fatto l’esempio di altre manifestazioni sportive della Marcialonga, (Cycling Craft e Running Coop, ndr), capaci di coprire anche i restanti periodi dell’anno. Questi eventi certificano i risultati del grande movimento sportivo trentino. Dobbiamo credere e supportare, inoltre, le tante persone che si mettono a disposizione gratuitamente per rendere grande la nostra regione”.
Tanti gli interventi che si sono succeduti nel corso della serata, a cominciare dal direttore del Museo Storico di Trento Giuseppe Ferrandi, oltre alle testimonianze portate da Paolo Luconi Bisti ed Enzo Macor, delegato tecnico della Marcialonga: “Grazie alla visione dei fondatori nacque una storia memorabile che vive ancora oggi, la prima edizione del 1971 registrò circa 1000 partenti, un numero totalmente inaspettato, la Marcialonga fin da subito rivoluzionò lo sci di fondo. Anche lo stile cambiò, dalla tecnica libera alla classica, con la prima a portare i maggiori risultati ai nostri azzurri. L’introduzione della tecnica classica fu tuttavia una scommessa vinta, capace di incrementare notevolmente gli iscritti e di chiamare a raccolta tanti fondisti stranieri, fino ad arrivare al double poling odierno, assai utilizzato. La qualità delle neve della Marcialonga è inoltre presa ad esempio nel mondo”.
Ci sono anche state le vive testimonianze del passato di grandi azzurri quali Carlo Senoner, Ivo Mahlknecht e Franco Nones, leggenda dello sci nordico: “La Val di Fiemme e la Val di Fassa hanno ancora molto da raccontare, bisogna continuare a migliorarsi, nonostante la prima in particolare abbia raggiunto traguardi straordinari con tre campionati mondiali organizzati ed un quarto probabilmente in arrivo”. Roberta Bonazza è la responsabile di SciVolando in collaborazione con Susanna Sieff, e le è spettato chiudere in bellezza: “Quest’unione – ha affermato Bonazza – è nata da Angelo e da Lorenzo che si sono guardati negli occhi ed hanno deciso di creare quest’iniziativa, loro ci hanno dimostrato che da piccole cose possono nascere grandi eventi”. SciVolando sarà leitmotiv anche della cerimonia d’apertura della 44ª Marcialonga di Fiemme e Fassa del 27 gennaio prossimo a Vigo di Fassa (TN), l’inizio di un lungo spettacolo che si concluderà nella tarda serata di domenica 29 gennaio, quando tutto il popolo della Marcialonga sarà riunito ad attendere l’arrivo dell’ultimo (e più importante) concorrente. Info: www.marcialonga.it
A Trento è stata presentata l’iniziativa SciVolando
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