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Sci di fondo

Fondo, le dichiarazioni degli atleti italiani dopo le sprint di Lillehammer

Ecco le dichiarazioni degli atleti azzurri, che abbiamo raccolto al termine della gara sprint di oggi.
LUCIA SCARDONI: «Oggi mi sono sentita molto bene in qualifica, poi ai quarti ho scelto una batteria abbastanza dura per riuscire a fare il tempo, date le buone sensazioni che avevo, però nell’ultima salita ho avuto dei problemi di tenuta e mi sono staccata dalle prime due, così alla fine ho concluso quarta nella mia batteria. Sono comunque contenta del mio risultato, perché ho avuto delle buone sensazioni, sicuramente migliori rispetto a Kuusamo. Speriamo di confermarle anche nelle prossime gare».
GAIA VUERICH: «Sono abbastanza soddisfatta della mia gara di oggi, soprattutto perché era il mio esordio stagionale in Coppa del Mondo e qui in Norvegia è sempre molto dura ad inizio stagione, soprattutto in classico. Sono contenta delle sensazioni avute in gara. Mi è mancato però l’ultimo pezzo della seconda salita, dove purtroppo la tenuta non era al 100℅ e, avendo affaticato troppo le braccia nella prima, sono rimasta di conseguenza con poche energie nell’ultima parte. Devo ancora migliorare molto, soprattutto nel classico, ma gara dopo gara la condizione sta salendo e quindi sono fiduciosa grazie al lavoro fatto fino ad ora».
FEDERICO PELLEGRINO: "Il picco di velocità in classico rimane ancora inferiore rispetto a quello dei miei avversari. Credevo di essere messo meglio e questo mi rammarica. Di sicuro noi miglioriamo ma lo fanno anche gli altri. Su certi tipi di arrivo, come quello di Lillehammer, siamo ancora parecchio indietro rispetto ai migliori specialisti. C’è di buono che le sensazioni in gara non erano male, ma sono un po’ deluso, anche se dal punto di vista tattico ho giocato al meglio le mie carte. Ora penso a far bene le due gare distance. Domani voglio mettermi alla prova contro il cronometro, la situazione che gradisco di meno, tanto che due anni fa arrivai 80°. Domenica spero di avere le sensazioni di Kuusamo e di divertirmi nella gara sull’uomo, il format che mi esalta. Le due gare sprint più difficili della stagione sono passate, sicuramente mi aspettavo di più ma questo è quanto. Sono già concentrato sulla gara di Davos”.
MAICOL RASTELLI: «Ho fatto una buona qualifica, confermando le buone sensazioni che avevo avuto nella sprint di Ruka, dove ero rimasto fuori di pochissimo. Qui invece sono riuscito a centrare la qualificazione. Nei quarti purtroppo ho fatto degli errori tattici ed ero anche un po’ a corto di energie, a causa, tra le altre cose, di una tenuta un po’ al limite in salita. Gli sci comunque erano buoni, ma mi trovavo in una batteria molto dura e il livello di queste prime gare è altissimo».

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