Cerchiate in rosso queste date sul calendario: 13, 14 e 15 gennaio. Infatti nei seguenti giorni la Provincia di Trento ospiterà il primo Tour de Ski dello sci alpinismo, “La Sportiva Epic Ski Tour”. Una tre giorni di gare emozionante, che coinvolgerà numerosi atleti, sia di Coppa del Mondo che semplici amatori, comprendendo Val di Fiemme e Val di Fassa, con alcune vette storiche come Alpe Cermis, Passo San Pallegrino e Passo Pordoi. Ne abbiamo parlato con Piero De Godenz, consigliere della Provincia Autonoma di Trento e grande appassionato di sport invernali, come dimostrano i suoi ventanni di presidenza del Nordic Ski, del quale è ancora oggi uno dei 1200 volontari.
Buongiorno De Godenz. Com’è nata l’idea di organizzare un Tour de ski dello sci alpinismo?
«Di fatto, l’idea che ha lanciato Jurg Capol anni fa per il fondo, è stata recepita da un gruppo di persone delle nostre valli. Inizialmente era nata l’ipotesi di girare anche altri percorsi delle Dolomiti, ma alla fine abbiamo deciso di fare la prima tappa al Cermis, la seconda al San Pellegrino e la terza al Pordoi, coinvolgendo entrambe le valli, perché sono quanto mai convinto che poter riproporre la Val di Fassa e la Val di Fiemme assieme, possa essere importante dal punto di vista mediatico, giudicando anche i risultati avuti in questi decenni dalla Marcialonga. Inoltre siamo spinti dalla consapevolezza che lo sci alpinismo sia uno sport in evoluzione. Riassumendo, sono questi gli ingredienti che ci hanno fatto condividere questo progetto, che è nuovo e ripercorre la filosofia del tour de ski, non una gara singola ma una serie di gare con classifica finale. Personalmente sono anche convinto che con il fatto che lo sci alpinismo diventerà una disciplina olimpica, possa esserci anche un interesse maggiore da parte dei media attorno a questo evento. Anche perché lo sci alpinismo sta crescendo moltissimo, tanto che presto potrebbe entrare nella FIS, cosa che lo porterebbe ad avere un maggior coinvolgimento mediatico e di sponsorizzazioni, rispetto alla piccola federazione che ha oggi. In Italia siamo già avanti in questo senso, perché è già nella FISI».
Qual è l’obiettivo che vi siete posti?
«Ambiamo a diventare un appuntamento costante di questo sport e tra qualche anno essere una tappa fissa della Coppa del Mondo, il suo tour de ski, una classica come Kitzbuhel per lo sci alpino o la quattro trampolini per il salto. Vogliamo essere i pionieri di un nuovo formato nello sci alpinismo. Ma la nostra gara dovrà proporsi anche come popolare, sulla falsariga della Marcialonga, con i semplici appassionati che gareggiano insieme agli atleti che disputano la Coppa del Mondo».
Sarà un evento importante per le vostre valli: come lo organizzerete?
«Siamo esperti nell’organizzare grandi eventi. Questa gara si svolgerà in contemporanea alla prova della Coppa del Mondo di combinata nordica. Ciò non ci creerà un problema, anzi sarà un vantaggio, perché avremo un unico ufficio stampa, un solo villaggio e le stesse manifestazioni di contorno. Insomma siamo un’unica grande famiglia, quella dello sci. In questa maniera valorizzeremo maggiormente entrambi gli eventi, che si svolgeranno in Val di Fiemme e Val di Fassa».
Insomma l’obiettivo è quello di unire le due valli?
«Certo, questo evento unirà ulteriormente Val di Fiemme e Val di Fassa, come sono già unite da Dolimiti Superski, dalla Marcialonga, oppure da ciò che viene proposto come prodotto dolomitico per l’estate. Noi operatori e voi media a volte ci fermiamo a ragionare sui due marchi, ma a livello internazionale Fiemme e Fassa sono la stessa cosa. Giusto quindi proporsi insieme sul palcoscenico internazionale».
Quali sono le sue aspettative per questo evento?
«Innanzitutto, ma questa è più una speranza, mi auguro che ci sia tanta neve e bel tempo. Poi mi aspetto di arrivare a 300 persone iscritte già alla prima edizione e di avere la visibilità che una gara del genere richiede, un grande ritorno mediatico. Per quanto mi riguarda, invito tutti coloro che amano la montagna a raggiungere le nostre valli quel fine settimana, perché “La Sportiva Epic Ski Tour” si può fare da atleta, ma anche viverla da spettatore, in quanto credo sia altrettanto piacevole andare sul percorso del Cermis o San Pellegrino durante l’evento e fare il tifo».
La Sportiva Epic Ski Tour, De Godenz: “Un evento che unirà Val di Fiemme e Val di Fassa”
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