È stata sicuramente una delle più belle e combattute edizioni di sempre del "Grand Prix Sportful", la più classica gara italiana di skiroll che, da 38 anni, richiama al via, assieme a tutti i fondisti italiani, molte eccellenze estere proponendosi davvero quale "cerniera" tra la stagione delle… rotelle e quella sugli sci stretti. Una competizione che ha sempre visto eccellere i big del momento che, proprio da questa gara, riescono a trarre auspici per la stagione invernale entrante.
Sui 9,5 km che da Pedavena portano al Passo di Croce d’Aune, nel cuore del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, si è celebrata, come ricordato, un’edizione tra le più appassionanti di sempre. Un tracciato tecnico ma non impossibile, vera palestra per gli appassionati dello skiroll, che i partecipanti hanno affrontato senza risparmiare energie, anche se poi il cronometro non ha premiato lo sforzo profuso in gara, con i vincitori ben lontani dai tempi record della corsa, complici soprattutto le condizioni atmosferiche e l’asfalto reso viscido dalla pioggia caduta fino a poco prima del via.
Complessivamente si sono ripetuti i vincitori dello scorso anno, dimostrando già una condizione di forma crescente, a poco meno di due mesi dall’avvio della Coppa del mondo, a Ruka (Fin) e dopo uno stage impegnativo su neve allo Stelvio, che è servito per cominciare ad affinare il lavoro di preparazione finora svolto.
La gara delle donne è vissuta sul duello subito acceso tra Virginia De Martin ed Ilaria Debertolis, involatesi appena dopo l’abitato di Pedavena, quando la strada presenta le salite ed i tornanti più impegnativi. L’azione delle due azzurre è stata intensa e risoluta, costringendo ad un’inattesa resa sia Valentina Shevcenko (l’esperta ucraina voleva farsi un regalo nel giorno del suo compleanno…) che la finlandese Aino Kaisa Saarinen, favorita della vigilia, alla ricerca del secondo successo personale in questa gara dopo quello del 2013, l’ultima stagione che la vide trionfare in Coppa del mondo, sulle nevi di Asiago nella Team Sprint. La pluri iridata, presentatasi a Pedavena con il figlioletto, rimane il riferimento principale del fondo finlandese, soprattutto in questa annata che avrà nei Mondiali di Lathi l’occasione per ritornare, sulle nevi di casa, ad essere vera potenza mondiale del fondo.
Poi, negli ultimi 500 m l’attacco deciso e decisivo della Debertolis che, per una decina di secondi, soffoca in gola l’urlo di gioia della De Martin che, a lungo, aveva cullato concreti sogni di successo. Sul gradino più basso del podio, autrice di una prova maiuscola, la giovane trentina Giulia Stuerz. È della poliziotta della Val di Stava il riscontro tecnico più bello perché ha confermato, in un contesto difficile, tutte le cose positive che nelle categorie giovanili aveva saputo mostrare, ad iniziare dalle medaglie mondiali raccolte nelle ultime stagioni.
Quindi l’esperta Elisa Brocard, arresasi ai piedi del podio di un nulla, e di un nulla finita appena prima di Lucia Scardoni, mattatrice a Bossico la settimana precedente.
La gara degli uomini ha esaltato le qualità dei leader del fondo italiano, aprendo il cuore ad una speranza forte, con l’inverno che sta arrivando che può davvero regalare gioie azzurre non banali. Anzi. Chi sosteneva che Federico Pellegrino fosse bravo solo nelle Sprint ha avuto la conferma che il poliziotto valdostano sta cambiando orizzonte, dimostrandosi assai competitivo anche nelle gare distance. Ne ha dato prova una settimana prima di Pedavena, andando a vincere analoga competizione in terra bergamasca e, quindi, a Passo Croce d’Aune finendo sul podio, alle spalle dell’olimpionico russo Eugeniy Dementiev e dell’altro "enfant prodige" del fondo azzurro, il conterraneo Francesco De Fabiani, a sua volta nettamente cresciuto nelle Sprint. Cosicché il coach azzurro, Giuseppe Chenetti, si trova con due atleti che oggi possono tranquillamente puntare anche alla classifica generale di Coppa del mondo.
La gara l’hanno impostata in cinque: i tre del podio, il "Carneade" Ireneu Esteve da Andorra ed il maratoneta bergamasco Sergio Bonaldi, già dominatore di questa gara in due occasioni.
Il quintetto ha condotto compatto fino all’ultimo km, quando De Fabiani ha cambiato passo, salutando la concorrenza e, con un’azione in solitaria, è andato a cogliere un successo carico di auspici. Quindi, con i migliori, anche l’eterno Giorgio Di Centa.
Per la famiglia Cremonese e per Sportful un fine settimana di grandi soddisfazioni derivanti da quel mondo che ha contribuito a rendere l’azienda di Fonzaso leader mondiale e che ora vuole portare nell’elegante centro storico di Feltre una tappa di Coppa del mondo. Sarà già per la stagione 2017-2018?
Classiche
Donne: 1. Ilaria Debertolis (FFOO), 39.12; 2. VIrginia De Martin (Forestale), 39.24; 3. Giulia Stuerz (FFOO), 49.16; 4. Elisa Brocard (Esercito), 40.17; 5. Lucia Scardoni (FFGG), 40.24; 6. Aino Kaisa Saarinen (Fin), 40.46; 7. Valentina Shevchenko (Ukr), 41.29; 8. Caterina Ganz (FFGG), 41.45; 9. Francesca Baudin (FFGG), 41.50; 10. Debora Roncari (Carabinieri), 42.13
Uomini: 1. Francesco De Fabiani (Esercito), 32.25; 2. Eugeniy Dementiev (Rus), 32.31; 3. Federico Pellegrino (FFOO), 32.46; 4. Ireneu Esteve (And), 32.52; 5. Sergio Bonaldi (Esercito), 33.04; 6. Fabio Pasini (Esercito), 33.19; 7. Giorgio Di Centa (Carabinieri), 33.23; 8. Giandomenico Salvadori (FFGG), 33.29; 9. Jura Astapenko (BLR), 33.56; 10. Bruno Debertolis (Sn Sportful), 34.01.