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Sci di fondo

Il parere di Tita De Stalis sull’assemblea elettiva di Bologna. Invita la Paruzzi a sostenere il fondo

Tita De Stalis, giornalista pubblicista, presidente del Comitato Friuli Venezia Giulia per 8 anni, ci manda alcunetita de stalis considerazioni sull’assemblea elettiva della Fisi che ha confermato presidente Flavio Roda.

 

Caro direttore, sottoscrivo quasi in “toto” la tua analisi sul voto di Bologna, un voto che veramente è di difficile lettura, in quanto ci sono delle evidenti anomalie. Forse un giorno, quando i presidenti di Club potranno esprimere il loro voto usufruendo delle moderne tecnologie, qualcosa potrebbe cambiare. Un tempo, prima delle Legge Melandri, partecipavano all’Assemblea Elettiva le delegazioni regionali e tutto sommato era forse più bello, ed i giochi si facevano durante l’Assemblea. La Melandri ha ritenuto che fosse più democratico che a votare andassero i presidenti di Club, non tenendo conto delle relative spese per trasferta e soggiorno, cosa che non tutti possono concedersi, visto che è difficile scaricarle sui bilanci dei Club già di per sé asfittici, ed allora hanno inventato le Deleghe, ma è un sistema che non funziona, proprio perché, come sottolinei tu, è un giochetto fatto in casa, magari senza possibilità di ascoltare tutti i contendenti.

fisi accrediti

Roda ha trionfato, perciò, al di la di tutte le congetture, dei ma e dei perché, bisogna rendergli omaggio. Non avrei mai previsto una sua affermazione alla prima votazione, anche se il mio amico Bortoluzzi era di avviso contrario. Ecco quindi che devo togliermi il capello anche di fronte a lui, ma lo faccio volentieri, anche se in questo momento non vorrei essere nei suoi panni, considerato che il Veneto è riuscito a portare in Consiglio uno solo dei suoi uomini di punta, Piccin, risultato, fra l’altro, ultimo degli eletti, proprio lui abituato a capeggiare la classifica.
Non è andata meglio ad Ambach, visto che solo Thoma c’è l’ha fatta, superando di stretta misura unparuzzi personaggio come Vanoi, che al settore fondo avrebbe potuto dare molto. Questa disciplina, che tante soddisfazioni ha dato allo sci italiano, è sottorappresentata in Consiglio: non conosco tutti gli eletti, ma mi pare che a rappresentare lo sci nordico vi siano solo la Paruzzi e Pertile, il che mi preoccupa non poco.
Sulla rappresentanza del Friuli – Venezia Giulia, la penso diversamente da te, (è vero, non ce l’ha fatta Ferrari, che Bortoluzzi dava per certo, mentre nutriva forti dubbi sulla riuscita di Sima) ma portare in Consiglio il 20% della sua consistenza, contro il 10% dell’Alto Adige e del Veneto, per me è stato un successone, che forse non si ripeterà, anche se in un’altra elezione ne aveva inseriti quattro.
Sima è un ragazzo intelligente e non proprio malleabile, come potrebbe andar bene a Roda, mentre Gabriella Paruzzi (foto sopra), a cui va tutta la mia simpatia, deve imparare a mostrare i denti, non per fare gli interessi del Comitato FVG, bensì dello sci nordico. Quello che riuscirà a fare il Nuovo Consiglio, sarà tutto da vedere: partire con un handicap di oltre 2 milioni, non agevola certo la programmazione e le possibilità di fornire un aiuto economico ai Club, e proprio per questo ho detto alla mia conterranea Manuela Di Centa: ti è andata bene, i rischi di naufragare in un mare di debiti non erano del tutto remoti !
Cordialissimi saluti.
                                                                                                                                                    Tita De Stalis

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