Tripletta svedese (Peterson, Joensson e Halfvarsson) nello sprint di Falun. Solo 3 punti fra Bjoergen e Johaug

FALUN (SWE) – Lo sprint a tecnica classica, ultimo della stagione, ha aperto il trittico del Mini Tour delle finali di Coppa del Mondo. Se l’è aggiudicato Marit Bjoergen che, con questo successo, si riporta a soli 3 punti di distacco nella classifica generale comandata dalla connazionale Johaug (nella foto sotto la bella vignetta di Zipfel), oggi solo 17.a. sulla pista che l’anno prossimo sarà teatro dei Mondiali. Un anello di 1200 metri con due salitelle per la gara femminile, di 1400 metri con una terza salita per quella maschile. Con i secondi di bonus partirà davanti a tutti nello skiathlon di domani, con il proposito di rendere la gara dura fin dall’avvio, evitando così la formazione di gruppi che, su una pista preparata con neve di riporto marcia e scarsa che già oggi ha causato più di un problema, potrebbero provocare qualche incidente.
Bjoergen (foto) ha preceduto in finale la compagna di squadra Ingvild Oestberg, che aveva ottenuto il miglior tempo in qualificazione lasciando ad un paio di secondi proprio la più titolata connazionale, e la svedese Stina Nilsson che anche in qualificazione era stata terza. Si aspettava la Kalla, che è invece finita al 12° posto, e si è fatta avanti lei che, già terza a Drammen proprio davanti alla Oestberg, ha replicato il piazzamento. Per sua fortuna, ha detto, “ha trovato un campo di gara che le si addice molto, e ottenuto un risultato che le dà una buona motivazione per le gare iridate in quella che è quasi la sua città natale”. Guarda già avanti, insomma.
Kikkan Randall si è piazzata al quarto posto ma vince la Coppa di specialità con 558 punti.
Ancora una bella gara per Gaia Vuerich, che si è fermata alle semifinali ma si è battuta bene anche in una tecnica che non la vede ancora matura come succede in skating. L’ottavo posto nella gara odierna significa il nono nella classifica finale di specialità, decisamente un risultato positivo per la 22enne carabiniera di Predazzo che ha trovato quest’anno la prima grande stagione in Coppa del Mondo.
Fra gli uomini podio totalmente svedese con Teodor Peterson a vincere in spaccata davanti a Emil Joensson per pochi centimetri, con Calle Halfvarsson più lontano. C’è voluto il ricorso al fotofinish per identificare il vincitore: stesso tempo per entrambi, ma allungando al massimo la spaccata Peterson è riuscito a mettere la punta della sua scarpa appena davanti a quella di Joensson, più forte e scattante in salita, ma con sci meno veloci, che è arrivato sul traguardo tenendo la gamba ancora piegata. “Mi sentivo molto stanco verso la fine e ho sciato al di fuori dei binari, così in un primo momento ho pensato di essermi fatto scappare la vittoria. E ‘bello vincere in Falun appena un anno prima dei Campionati del Mondo. Ho avuto una stagione con grandi giochi olimpici, ma il resto non era stato altrettanto buono. Spero di poter portare avanti i buoni risultati per il prossimo anno, quando ci ritroveremo ancora qui”.
A suo dire quello che stava peggio era Joensson. “Mi sono ammalato dopo lo sprint di Drammen e quindi non ho più potuto allenarmi. Non mi sentivo bene neppure oggi, quando mi sono portato alla partenza della qualificazione nella quale ho ottenuto il quarto tempo. Da quel momento in avanti è andata sempre meglio. Poi, visto che nelle ultime gare di Coppa sono sempre caduto, ho cercato di stare davanti in modo di evitare guai fino al traguardo Pensavo di aver passato la linea per primo, ma Peterson mi ha battuto”.
Correvano in casa, con il pubblico ovviamente in delirio, e hanno beneficiato della squalifica di Hattestad, che era considerato l’avversario più pericoloso ma è stato squalificato nella batteria dei quarti di finale per aver danneggiato il russo Vylegzhanin. In salita, nel tentativo di superarlo (foto), gli ha tranciato il bastoncino sinistro e lo ha fatto cadere. Cose che capitano, ma la giuria è stata inflessibile: ha ritenuto il contatto intenzionale e non fortuito.
Bella anche la gara di Federico Pellegrino, tredicesimo in qualificazione, arrivato bene fino alle semifinali e poi caduto da solo inciampando nella spina di pesce in salita affrontata in quarta posizione. Finendo “a pelle di leone” sulla neve marcia di Falun, ha perso così l’occasione di centrare la finale. Per il poliziotto valdostano di Nus c’è l’11/o posto e il settimo con 272 punti nella generale di specialità che guidava fino a pochi giorni fa. Malgrado la squalifica la coppetta dello sprint,carriera, la terza in se l’è aggiudicata Hattestad (foto) con 363 punti. Al connazionale Bransdal, approdato in finale, per vincerla sarebbe bastato il terzo posto, ma sull’ultima salita è stato stroncato dal terzetto svedese e ha chiuso la gara al sesto posto.

Classifica sprint femminile