Fare una Marcialonga… diversa, circondati da quelli che da tempo tutti simpaticamente chiamano “bisonti”, accostando alla manifestazione sportiva il piacere della socialità. Sembra essere proprio questo l’obiettivo che si sono posti i due carabinieri azzurri, campioni olimpici e mondiali, Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer per l’ormai imminente granfondo invernale, ai nastri di partenza domenica 26 gennaio da Moena (TN).
A loro sono stati quindi assegnati dei pettorali che la dicono lunga sulla filosofia scelta per intraprendere la 41.a edizione di Marcialonga. Vestiti di tutto punto con una speciale tuta firmata dal noto marchio sportivo Sportful, Fauner e Piller Cottrer indosseranno i numeri 6688 e 6689 e si metteranno in coda ad un lungo serpentone che conterà quasi 8000 concorrenti da 30 Nazioni.
Silvio Fauner non è nuovo in casa Marcialonga. Dal 2003 al 2006, infatti, non ha mancato un appuntamento ed è sfrecciato lungo i 70 km del tracciato classico piazzandosi sempre tra i primi a tagliare il traguardo. Nel 2003 fu sesto e 11° l’anno dopo. Nel 2005 firmò il suo miglior piazzamento, conquistando un quinto posto dietro al vincitore, il ceco Stanislav Rezac, e poi a Gianantonio Zanetel, Marco Cattaneo ed allo svedese Oskar Svard che avrebbe preso il gradino più alto del podio nel 2010.
In principio l’idea di scendere in pista era sorta nella mente dell’amministratore di Sportful, Alessio Cremonese, mentre si stava allenando per partecipare ai Mondiali Master. Quando poi l’aveva proposta ai due amici Fauner e Piller Cottrer – come si dice – aveva sfondato una porta aperta e sono stati proprio i due sappadini a rilanciare, proponendo di lasciar perdere ogni velleità da classifica per gustare al 100% lo spirito di una Marcialonga vissuta nel suo cuore.
Tutto si è così messo in moto. Sportful ha progettato la tuta che i due ex fondisti azzurri indosseranno, ma nel frattempo Cremonese si è infortunato e ha dovuto riporre nel cassetto la sua partecipazione. Sarà tuttavia a bordo pista in veste di “capitano non giocatore” per seguire l’avventura, con l’impegno di replicare nel 2015, ma questa volta con gli sci ai piedi.
“Ad essere sinceri non ci siamo preparati a questo appuntamento – ha ammesso l’oro olimpico di Torino 2006, Pietro Piller Cottrer – ma visto lo spirito con cui abbiamo intenzione di viverlo cercheremo di sfruttare al massimo i tanti anni di agonismo che abbiamo alle spalle. Quella che ci si è presentata è senz’altro una bella occasione per fare una Marcialonga diversa e forse ancora più emozionante.”
Il direttore tecnico azzurro, Silvio Fauner, con i bagagli ormai pronti per i Giochi Olimpici di Sochi (RUS), non ha nascosto un po’ di timore per la lunghezza del percorso: “70 km sono pur sempre 70 km – spiega – non sono certo una passeggiata, ma il divertimento non mancherà.”
Info: www.marcialonga.it (Testo e foto Newspower Canon)
Fauner e Piller Cottrer alla Marcialonga: scendono in pista per divertirsi, mescolati con i “bisonti”
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