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Sci di fondo

TOUR de SKI 1: a Oberhof neve puccia. Rinuncia Kowalczyk, vince Bjoergen. Due canadesi (Harvey e Kershaw) fra i maschi

OBERHOF (GER) – Il Tour de Ski 2013/14 è partito con un brutto flop. In mezzo alle polemiche e con la rinuncia di Justyna Kowalczyk, che l’ha vinto 4 volte e ha preso posizione contro gli organizzatori e contro la FIS. I primi aver accusati di aver predisposto una pista inaccettabile per una gara di tale livello, la federazione internazionale per non essere intervenuta a far rispettare il programma (la 10 km sostituita con lo sprint ….) ma di guardare solo al business e alla propria cassetta e non ai diritti degli atleti.
Non c’è neve in questa località tedesca famosa per il tunnel e per il biathlon e allora, pur avendone ammassata in gran quantità, si sono limitati a predisporre un anello di un chilometro e mezzo, accan tonando la neve per le prossime gare di biathlon, e a cambiare il format delle gare in programma. Si è ridotta la distanza dell’individuale odierna e cambiata la tecnica, dal classico allo skating, e le gare distance di domani trasformate in sprint. Tutto, appunto, per privilegiare il biathlon che, in tema di diritti televisivi, ha maggior audience e porta più quattrini rispetto al fondo, il quale passa quindi in secondo piano e si è dovuto accontentare dell’anello avvolto nella nebbia e malridotto dalla pioggia che è caduta per tutta la giornata.
Uscita di scena l’avversaria più pericolosa, Marit Bjoergen non ha avuto difficoltà a primeggiare ancora unaoberhof bjoergen volta, precedendo di poco meno di 2 secondi la connazionale Jacobsen e intascando così anche l’abbuono di 15 secondi. Poi, più staccata, la polacca Jaskowiec, che ha vinto due volte i Mondiali Under 23 e si presenta come la novità di stagione ed è al suo primo podio, mentre l’altra norvegese Johaug, che punta al successop finale sul Cermis, è finita a 13.1. Una sola italiana a punti, Elisa Brocard, l’unica di tutta la spedizione azzurra, femminile e maschile, a riuscire a galleggiare su questa neve ridotta a puccia e che si spappolava sempre di più, penalizzando chi partiva fra gli ultimi.
Ovviamente soddisfatta la campionissima norvegese, già abbondantemente leader di Coppa: “Sono felice di essere tornato al Tour dopo che ho perso l’anno scorso. Non è stato così facile trovare gli sci giusti oggi. Le condizioni erano molto difficili, ma per me è stato fantastico. Per lo sprint di domani spero di raccogliere il maggior numero di secondi di abbuono possibile. Alcuni delle migliori velociste non sono qui, così altre ragazze può lottare per un buon risultato”.
Dominio canadese, invece, in campo maschile: si è imposto Harvey (foto in alto), che ad Asiago era stato squalificato nella qualificazione dello sprint a tecnica per aver pattinato in salita e che qui ha dimostrato subito di essere il più veloce in avvio e di aver mantenuto il vantaggio anche nel finale: sci velocissimi, come del resto quelli di Kershaw, che è riuscito a precedere il norvegese Jespersen, che si è dichiarato contento di aver mantenuto lo slancio prenatalizio e conta di finire sul podio finale.
claraGli azzurri, tutti lontanissimi, hanno fatto la figura delle comparse e hanno subito perso Roland Clara, che puntava ad essere fra i protagonisti ma è stato bloccato dalla febbre. Il suo forfait lo ha spiegato così sul proprio sito : “Per me é finita 2 ore fa l´avventura Tour de Ski con la decisione di non partire al prologo di Oberhof! Ero ammalato da lunedì a mercoledì, poi dopo 2 giorni da sano mi era tornato fuori sta mattina dopo una corsetta la febbre. Non tanta, però la salute viene sempre per prima è così, insieme all´allenatore e al nostro medico, abbiamo deciso di non partire! A malincuore mi guardo adesso la gara in televisione facendo il tifo ai miei compagni di squadra! Forza ragazzi/e …”

Classifica 3 km femminile
1. Bjoergen Marit 1980 NOR 6.34.4; 2. Jacobsen Astrid Uhrenholdt 1987 NOR 6.36.3; 3. Jaskowiec Sylwia 1986 Pol 6.41.4; 4. Herrmann Denise 1988 GER 6.42.8; 5. Jessica Diggins 1991 USA 6.43.6; 6. Kylloenen Anne 1987 FIN 6.43.9; 7. Saarinen Aino-Kaisa 1979 FIN 6.44.1; 8. Cebasek Alenka 1989 SLO 6.45.1; 9. Caldwell Sophie 1990 USA 6.46.2; 10. Niskanen Kerttu 1988 FIN 6.46.4; 1988 NOR 6.47.5 ;11. Johaug Therese 1988 NOR 6.47.5; 12. Vrabcova Nivltova Eva 1986 CZE 6.49.4 ; 13. Oesberg Ingvilsd Flugstad 1990 NOR 6.49.9; 14. Weng Heidi 1991 NOR 6.50.2; 15. Roponen Riitta-Liisa 1978 FIN 6.50.3; 16. Lahteenmaki Krista 1990 FIN 6.53.5; 17. Hugue Coraline 1984 FRA e Zeller Katrin 1979 GER 6.54.2; 19. Nystad Claudia 1978 GER 6.54.8; 20. Aymonier Celia 1991 FRA 6.55.4; 21. Brooks Holly 1982 USA 6.55.8; 22. Faivre Picon Anouk 1986 FRA 6.55.9; 23. Brocard Elisa 1984 ITA 6.56.7; 24. Steira Kristin Stoermer 1981 NOR 6.57.1; 25. Lindborg Sara 1983 SWE 6.57.2; 26. Fessel Nicole 1983 GER 6.57.6; 27. Anger Lucia 1991 GER e Skofterud Vibeke 1980 NOR 6.57.8; 30. Boehler Stefanie 1991 GER 6.58.1; 21. Gaia Vuerich 1991 ITA 6.58.7; 46. Piller Marina 1984 ITA 7.02.8; 48. Debertolis Ilaria 1989 ITA 7.03.3; 54. Scardoni Lucia 1991 ITA 7.06.4; 59. De Martin Topranin Virginia 1987 ITA 7.10.8; 62. Agreiter Debora 1991 ITA 7.13.3; 74. Laurent Greta 1992 ITA 7.22.6

Classifica 4,5 km maschile
1. Harvey Alex 1988 CAN 9.03.4; 2. Kershaw Devon 1982 CAN 9.07.5; 3. Jespersen Chris 1983 NOR 9.13.6; 4. Chernoisov Ilia 1986 RUS 9.16.8; 5. Duvillard Robin 1983 FRA; 6. Sundby Martin Iohnsrud 1984 NOR 9.17.8; 7. Eriksson Jens 1987 SWE 9.18.9; 8. Jauhojaervi Sami 1981 FIN 9.19.1; 9. Krogh Finn Haagen 1990 NOR 9.20.0; 10. Rehemaa Aivar 1982 EST 9.20.2; 11. Perrillat Boteux Ivan 1985 FRA 9.21.1; 12. Jaks Martin 1986 CZE 9.21.3; 13. Nousiainen Ville 1983 FIN 9.22.2; 14. Poltoranin Alexey 1987 KAZ 9.22.8; 15. Razym Ales 1986 CZE 9.23.1; 16. Halfvarsson Calle 1989 SWE 9.23.5; 17. Legkov Alexander 1983 RUS, Belov Evgeniy 1990 RUS e Musgrave Andrew 1983 USA 9.23.7; 20. Newell Andrew 1983 USA 9.23.8; 21. Richardsson Daniel 1982 SWE 9.24.4; 22. Lehtonen Lari 1987 FIN 9.24.6; 23. Wibault Mathias 1985 FRA 9.25.6; 24. Soedergren Anders 1977 SWE 9.27.0; 25. Northug Petter Jr. 1986 SWE 9.28.0; 26. Babikov Ivan 1980 CN 9.28.2; 27. Tritscher Bernhard 1988 AUT 9.28.3; 28. Angerer Tobias 1977 GER 9.28.5; 29. Manificat Maurice 1986 FRA 9.28.7; 30. Larkov Andrey 1989 RUS 9.29.3; 49. Hofer David 1983 ITA 9.34.6; 54. Noeckler Dietmar 1988 ITA 9.36.7; 57. Gullo Giovanni 1983 ITA 9.38.2; 61. Di Centa Giorgio 1972 ITA 9.39.0; 75. Nizzi Enrico 1990 ITA 9.46.7; 76. Moriggl Thomas 1981 ITA 9.46.8; 81. Pasini Fabio 1980 ITA 9.52.0; 83. Rastelli Maicol 1991 ITA 9.53.8; 84. Pellegrin Mattia 1989 ITA 9.54.3; 86. Pellegrino Federico 1990 ITA 9.54.4; 98. De Fabiani Francesco 1993 ITA 10.03.5. Non partito Roland Clara

Il 6 gennaio a Passo Cereda il recupero del team sprint tricolore

… “La quiete dopo la tempesta”. Ieri, in Valle di Primiero (TN), dopo la piovosa giornata precedente, è tornato a splendere il sole ed il sereno è tornato anche tra le fila dell’US Primiero i cui dirigenti, davanti all’evidenza, hanno dovuto arrendersi annullando la Ski Sprint Primiero Energia, prova di Campionato Italiano Team Sprint di fondo. Ma non si sono persi d’animo, appena presa la decisione il presidente Luigi Zanetel e i suoi più stretti collaboratori stavano già prendendo contatto con i vertici della FISI per poter recuperare in tempi stretti la gara, l’undicesima edizione.

Già da subito si ventilava l’opportunità di recuperare l’evento nella giornata del 6 gennaio, il dubbio era se ripetere l’esperienza in centro a Fiera di Primiero oppure sulle piste di Passo Cereda, dove, tra l’altro, ancora l’US Primiero dal 17 al 19 gennaio ha in programma una tre giorni tricolore con altre competizioni, che serviranno anche come ultime chances per scegliere gli atleti in vista delle Olimpiadi di Sochi.
Ora è ufficiale, la Ski Sprint Primiero Energia si disputerà lunedì 6 gennaio a Passo Cereda, presumibilmente nella tarda mattinata.
La gara, all’indomani della finale del Tour de Ski in Val di Fiemme, probabilmente vedrà al via anche qualche atleta impegnato nel circuito internazionale che scatta domani da Oberhof, in Germania.
Insomma, i dirigenti dell’US Primiero non sono stati certo con le mani in mano.
Info: www.usprimiero.com


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