Tre titoli Italiani , un record nazionale stabilito e subito ritoccato: il tutto nel breve volgere di due settimane! Eventi piuttosto rari nel mondo della regina degli sport; forse nessun atleta è mai riuscito a inanellare una serie di risultati di prestigio in così poco tempo! A prendersi queste soddisfazioni è stata la junior Federica Del Buono dell’Atletica Vicentina, figlia d’arte: mamma Rossella Gramola ex azzurra che è anche la sua allenatrice e papà Gianni Del Buono atleta di livello internazionale sempre nella corsa, che ne è anche preparatore atletico. Lei è atleta che spazia, accreditata di ottimi tempi, dal giro di pista agli 800 mt, poi 1500, 3000 e campestri.
Ne avevo parlato, su questo sito, in autunno, in occasione dei 1500 mt e della sua strepitosa frazione nella 4×400 in Coppa Europa a Lubjana
Fede si è portata a casa da Macerata il titolo italiano juniores di Corsa Campestre il 17 febbraio, già reduce da precedenti piazzamenti di prestigio come la vittoria al cross di Conegliano, il 7° posto assoluto, prima juniores, alla mitica 5 Mulini, e la partecipazione agli Europei di Cross di Budapest.
Inizialmente la partecipazione alle gare Indoor non era in programma, visto che la preparazione era finalizzata alla stagione delle campestri. Ma un assaggio di pista nel cuore dell’inverno diventa proposta allettante e tanti mezzofondisti partecipano a questo tipo di gara. Gli impianti al coperto in Italia sono pochissimi e non sempre, per via del clima, risulta facile allenarsi in pista. A tale proposito sembra ormai certo che Padova, città con una grande tradizione di atletica leggera, si doterà presto di una modernissima pista corta al coperto.
Ancona rappresenta la sede storica delle maggiori manifestazioni che si svolgono in Italia, sia a livello nazionale che internazionale, e la sua pista sembra portare proprio bene alla Del Buono. Sabato 23 febbraio titolo e nuovo primato italiano sui 1500 mt. Con il tempo di 4.23.91. eguagliando anche il suo personale all’aperto. Resisteva da 10 anni questo record, e Federica lo ha migliorato gareggiando praticamente da sola, programmando i passaggi al giro in 35,5 con un leggero incremento nel finale.
Si ripete domenica 24 sugli 800 mt. con titolo italiano e 6/a prestazione italiana di sempre a livello juniores. Gara ad alto contenuto tecnico, con una qualificata schiera di partecipanti al via, grande duello con la compagna di società Silvia Pento su cui Federica avrà la meglio sul rettilineo finale. Entusiasmante gioco “in casa” fra due promettenti mezzofondiste.
A distanza di una settimana, il 3 marzo, sempre ad Ancona, in occasione del triangolare Under 20 fra Germania Francia e Italia, Fede si ripete sui 1500, forse la distanza a lei più congeniale, e fa fermare il cronometro a 4.21.91 ritoccando di ben 2 secondi il record stabilito appena una settimana prima. In questa competizione Ottavia Cestonaro, compagna di squadra di Federica, vince il salto triplo con la misura di 13.12 e va ad aumentare le soddisfazioni in casa arancione, in questa giovane società presieduta da Cristian Zovico e che annovera tanti atleti entusiasti e promettenti.
Per la cronaca va detto che Germania batte Italia e che la Francia risulta al 3° posto staccata di pochi punti
Federica ha dimostrato, anche in queste gare indoor, che non sono certo di facile interpretazione, una grande determinazione, una sicurezza celata dal suo fisico ancora acerbo e apparentemente fragile, che lascia sicuramente ampi margini per lavori di potenziamento. La sua corsa è elegante, facile, armoniosa, ricorda molto quella di mamma Rossella, amica e rivale che ho avuto il piacere di ammirare durante le nostre numerose e splendide stagioni di atletica leggera.
E’ molto motivata, correre è qualcosa che ama moltissimo e che le dà intima soddisfazione; ora è un po’ impensierita dalla maturità liceale e per non disperdere altre preziose energie, tralascerà, per l’ immediato futuro, persino di prendersi la patente di guida. Servirà la massima concentrazione ora che la stagione all’aperto è ormai alle porte.
L’allenamento che sostiene, sotto l’occhio vigile e competente della mamma, è rigorosissimo e studiato scientificamente; tutte le capacità vanno incrementate; base amplissima perché solo se è tale si può lavorare in maniera soddisfacente in soglia anaerobica. Pochissimi sono gli allenamenti lattacidi rappresentati quasi esclusivamente dalle gare; grande frequenza, ripetitività e progressività degli stimoli anziché grande intensità, compensazione dell’organismo dopo una gara o un allenamento impegnativo.
Tutto questo fa sì che non vi sia quella fatica costante e quel continuo lavoro impegnativo che accompagna la vita degli atleti di mezzofondo e di fondo e che, alla fine, diventa logorante per il fisico e per la mente. Sono concetti relativamente nuovi (vedasi il sistema fartlek, termine della lingua svedese che significa “gioco di velocità” ,tanto amato nei Paesi nordici ) non accettati né forse conosciuti da molti tecnici e allenatori. Come spiega Giorgio Rondelli, significa correre in ambiente naturale forzando l’andatura, anche sensibilmente, secondo le sensazioni fisiche del momento, badando poco al cronometro oppure ai metri percorsi.
Servirebbero tanto spazio e una spiegazione scientifica ben più approfondita per spiegare i concetti di questa preparazione; in base a questo tipo di allenamento Federica Del Buono da oltre un anno sta ottenendo ottime prestazioni e rilievi cronometrici di tutto rispetto.
Senza essere mai troppo stanca e sovraccaricata, continuando a correre con piacere e avendo ancora margini notevoli per incrementare potenza fisica e velocità.
Brava Fede, facci sognare ancora! La tua coda di capelli biondi allungata al vento e mai scomposta neppure durante lo sforzo, elegante come la tua falcata saranno delizia per gli occhi di tutti noi, amici e appassionati, che verremo a vederti e a sostenerti nei prossimi appuntamenti.
Sonia Basso