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Sci di fondo

Dalla Birkebeiner USA all’Engadina: la FIS Marathon Cup ormai a portata di Sergio Bonaldi

Con la Maratona dell’Engadina si chiude domenica la Fis Marathon Cup che ancora una volta vede un italiano al primo posto della classifica generale. E’ l’alpino Sergio Bonaldi, ex biathleta, uomo di punta dello skiroll che fa parte della Nazionale Lunghe Distanze e che è reduce dalla Birkebeiner americana. Un successo senza precedenti: 50 km fra le colline boscose del Wisconsin, volatone finale dopo 2 ore 9 minuti 18 secondi , 4 azzurri nei primi 4 posti e al 5° il ceco Martin Koukal, campione mondiale della 50 km nel 2003 in Val di Fiemme, quasi sempre al traino di Fulvio Valbusa, che crollò purtroppo nel finale.

BIRKEBEINER VOLATASolo dopo precise analisi del fotofinish i giudici hanno assegnato la vittoria a Sergio Bonaldi su Fabio Santus. Grande podio per la “new entry” Alan Martinelli che ha beffato il generosissimo Kostner che ha avviato la volata con un forcing di due km, mettendo così la base a questo storico risultato.

usa volataCondizioni meteo terribili: prima freddo intenso, poi una nevicata e quando si aspettava ancora il freddo la temperatura si è alzata, e questo ha ovviamente condizionato il tempo di percorrenza, ben lontano da quello record di 1h56’58” stabilito da Santus nel 2010.

Una sola italiana fra le donne, Antonella Confortola, che è riuscita a fare selezione sulle salite riducendo il gruppetto delle 12 battistrada a 5 per poi piazzarsi al quarto posto nella volata che non è certo la sua specialità. Vinta, per la seconda volta in tre anni, dall’americana Caitlin Gregg nel tempo di 2h28’56”USA giornale 2 superiore di 12’50” al suo precedente record del 2011.

Ha preceduto di 4/10 l’estone Tatiana Mannima, leader della classifica generale con 293 punti, di 1.7 la connazionale Caitlin Patterson, di 4.2 l’azzurra che a sua volta ha lasciato a 3 secondi l’americana Nicole A. confortola antonella fisi newDeyong. Antonella (foto) è staccata di 51 punti dall’estone, e a sua volta ne ha 2 in più della svizzera Seraina Boner che dovrebbe essere la favorita in Engadina. Dove, tra l’altro, corre in casa.

Condizioni estreme anche per i materiali, ma per loro fortuna in questa trasferta gli azzurri sono statiBonaldi pettorale birkebeiner accompagnati da Fausto Bormetti nella duplice veste di allenatore/skiman. Un valore aggiunto: grazie ai nervi saldi e all’esperienza maturata con i Carabinieri e con la Nazionale, è infatti riuscito a pescare, come ha scritto Martinelli, “il coniglio anzi una super lepre dal cilindro…( grazie Fausto sei unico!). Risultato: sci performanti, rifornimenti a puntino ed una condizione eccellente di tutti e cinque che ci ha ci permesso di conquistare questo storico risultato”.

Un pokerissimo che ha colto di sorpresa il pubblico pur abituato ai successi italiani, ma non in questa dimensione. Gente appassionata quella del Wisconsin, che segue con grande interesse l’American Birkebeiner, divenuta ormai mitica come per noi la Marcialonga e valorizzata con diretta streaming , un elicottero lungo tutto il tracciato, tante interviste e articoli su tutti i giornali che hanno dedicato paginoni all’impresa degli italiani.

Adesso è solo questione di finire in gloria sulla neve dell’Engadina dove il podio finale femminile è già definito, mentre quello maschile resta incerto. Bonaldi, con questa vittoria, quella precedente della Dolomitenlauf dove ha battuto Northug andandosene tutto solo in fuga a metà gara, e il quarto posto alla Transjurassienne, è il leader della classifica generale con 266 punti contro 220 di Anders Aukland e 195 di Benoit Chauvet. Santus è nono, Kostner decimo, Martinelli dodicesimo.

USA bonaldi giornale 2Un buon vantaggio ma non sufficiente per avere la certezza del primo posto finale, anche se il norvegese, terzo alla Vasaloppet, a skating non è forte come in classico e Bonaldi potrebbe contare sull’appoggio dei compagni. Il gioco di squadra, infatti, è essenziale nella prima parte della gara e, più ancora, nel prevedibile arrivo in volata, per togliere punti preziosi agli avversari che si dovessero rendere pericolosi. Oltre a chi era già con lui negli USA, in Engadina ci saranno anche Paredi, Zorzi e Moriggl che lo potranno aiutare nel controllo della corsa e poi fare la loro parte mello sprint.

Comunque vadano le cose, anche quest’anno la Nazionale Lunghe Distanze ha saputo farsi valere nel circuito della Fis Marathon Cup che, quanto a richiamo e visibilità, presso gli appassionati di fondo conta molto di più che non la Coppa del Mondo. Attira il pubblico ma anche gli sponsor, per il semplice fatto che conta su decine di migliaia di concorrenti. Tuttavia le granfondo vengono sottovalutate dalla Fisi che mette a disposizione della squadra un budget di 15 mila euro, neppure sufficiente a coprire le spese se non vi fosse l’appoggio di qualche sponsor e se gli stessi atleti non ci mettessero di tascabonaldi paredi propria per riuscire a contrastare e spesso battere gli avversari stranieri. Che non fanno parte di gruppi sportivi militari ma sono “civili” regolarmente stipendiati, e possono contare su team privati organizzati in modo professionale. Ripetuti raduni estivi, allenamento in altura sui ghiacciai, attrezzati con motorhome, allenatori e tecnici a profusione.

A disposizione dei nostri, oltre al budget, il pulmino, con la Confortola che al ruolo di atleta accoppia quello di organizzatrice di tutta la squadra nella la quale, sulla base dei punti acquisiti, nelle ultime battute, sono stati cooptati Simone Paredi e Alan Martinelli. Trasferte nella massima economia, sistemazione logistica, quando non si trova ospitalità gratuita, in appartamenti con cucina in proprio. E vi provvede direttamente l’Antonella, che si è dimostrata una buona cuoca. I risultati si vedono poi in pista.

 

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