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Sci di fondo

Mondiali: staffetta femminile alla Norvegia, Italia 8/a. Frenzel iridato della combinata, Pittin 24°

Giornata ricca di emozioni oggi ai Campionati del Mondo di sci nordico Fiemme 2013. Tra combinata nordica e staffetta in rosa, l’euforia del numeroso pubblico ai due stadi (salto e fondo) è risuonata in tutta la Valle di Fiemme.
La giornata è iniziata con il salto dal trampolino HS134, la prima prova per la combinata nordica conclusasi poi con la 10 km di fondo. La gara è partita con il botto poiché il neo campione del mondo, il “Kaiser aus Deutschland”, il tedesco Eric Frenzel (sotto) conquista un oro entusiasmante, deciso da subito con un salto fantastico che ha stabilito il record del trampolino con un volo di 138,5m. Poi sugli sci stretti ha condotto un monologo dall’inizio alla fine dei 10 km, in una “passeggiata” in solitaria tra le ali di  folla di migliaia di persone presenti a Lago di Tesero, tagliando il traguardo con un inchino… probabilmente a se stessoFrenzel, imperatore di questa che è la sua specialità.
Dietro di lui l’austriaco Bernhard Gruber, argento, arrivato con un ritardo di 36″7 e il francese Jason Lamy Chappuis, bronzo, il favorito della combinata, che è autore di una rimonta (era decimo dopo il salto con Pittin021’08” di ritardo da Frenzel) degna di un campione come è lui. Alessandro Pittin è il primo degli italiani (24°), seguito poi da Giuseppe Michielli (31°), da Armin Bauer (34°) e da Samuel Costa (38°). “Questa mattina speravo di far bene il salto – ha dichiarato Pittin (a sinistra) – invece sono rimasto troppo indietro. Una gara strana, perché è stata sfavorevole per quelli che hanno saltato per primi. Non riesco a trovare il feeling giusto per il trampolino grande”.
Quanto al fondo, i pronostici la davano come favorita, ma la gara della Norvegia nella staffetta 4×5 km femminile è stata lezione da master per tutti i presenti. Svezia e Russia, argento e bronzo, sono state messe in riga sin dalla prima frazione.
La prima vichinga Heidi Weng, l’unica dagli occhi nocciola nel Team Norge di oggi, ha dato il via alla competizione iridata con un attacco deciso e preciso, che ha fatto subito capire su che collo sarebbe finito quell’oro.

staffetta JohaugDopo di lei, la vispa Therese Johaug cercava di continuaresulla scia in solitaria iniziata dalla Weng, ma la seconda frazione vedeva protagonista un’altra grande atleta, Justyna Kowalczyk, la regina del Tour de Ski, che proprio non ci stava a farsi lasciare indietro, lei che è ancora a secco di medaglie ed è più agguerrita che mai. Ha chiuso infatti per prima la seconda frazione staffetta steira bjoergenraggiungendo e staccando la norvegese alla fine della discesa e in salita, e ripresa.

Ma la staffetta è una gara a squadre, e se tutti gli elementi non sono di un certo livello, beh, non è che ci sia molto da sperare. La Norvegia ha ripreso subito il controllo della situazione con una Kristin Steira (nella foto mentre cambia con Bjoergen) che pareva volare sulla neve fiemmese. “Quando Justyna ha raggiunto Therese ho pensato che almeno non avrei fatto la gara da sola” – ha dichiarato.

Dietro di lei se la contendevano le scandinave di Svezia e Finlandia. L’ultima frazione è stata poi affidata a sua maestà Marit Bjoergen (con oggi l’atleta più medagliata di sempre ai Mondiali, che sorridendo ha detto “quando tornerò a casa e sarò tranquilla conterò le mie medaglie”), che in poco meno di un quarto d’ora ha fatto impazzire lo Stadio tinto di rosso, un pezzo di Norvegiastaffetta Bjoergen si trovava infatti sugli spalti.  
Mentre la Svezia (con Ida Ingemarsdotter, Emma Wiken, Anna Haag e Charlotte Kalla) riusciva a tenere il passo e a mantenere la seconda posizione, la Finlandia cedeva, lasciando il terzo posto alla Russia con una scatenata Yulia Tchekaleva (con lei Julia Ivanova, Alija Iksanova, Mariya Guschina) che ha dedicato la vittoria al figlio Matvej: “è stata durissima, forse non ci aspettavamo una medaglia però ci abbiamo creduto sempre, anche in classico. Quando ho visto la Sarasoja ho aumentato il ritmo e ho pensato che ce la potevo fare”. E così è stato.
ITA Agreiter Piller cambioL’Italia (Lucia Scardoni, Virginia De Martin, Debora Agreiter, Marina Piller) chiude ottava, in una gara che ha il sapore agrodolce sì, ma ha dimostrato di essere una squadra in crescita, compatta e grintosa che sicuramente non mancherà nel futuro di regalare emozioni ed allori (nella foto il cambio fra Agreiter e Piller).
Domani alle 10,30 arriverà al Main Media Center il neo Presidente del CONI Giovanni Malagò che presenzierà poi alla staffetta maschile 4×10 km. Chissà che la prima uscita del Presidente in un evento internazionale porti fortuna agli azzurri che sicuramente daranno il massimo per far sognare l’Italia.

La classifica

staffetta podio1. NORVEGIA 1h00.36.5 (Weng 15.47.4 (1); Johaug 16.00.5 (2);  Steira 14.32.6 (4) ; Bjoergen 14.16.5 (2)
2. SVEZIA +26.2 ( Ingemardotter 16.22.2 (8); Wiken 16.09.2 (3); Haag 14.14.7 (3); Kalla 14.16.6 (3)
3. RUSSIA +45.8 (Ivanova 15.57.5 (3); Iksanova 16.53.2 (9); Guschina .33.0 (5); Tchekaleva 13.58.6 (1)
4. USA +48.9 (Bjorsen 16.20.5 (6); Randall 16.43.5 (6); Stephen 14.11.7 (1); Diggins  14.33.2 (4)
5. FINLANDIA +1.23.8 (Kylloenen 16.21.9 (7); Niskanen 16.1.0 (4); Roponen 14.18.7 (3); Sarasoja 15.09.7 (8)
6. FRANCIA +1.53.7 (Jean 15.56.7 (2); Aymonier 16.57.4 (10); Faivre Oicon 14.32.9 (7); Hugue 14.53.2 (5)
7. GERMANIA  +2.07.8 (Fessel 16.15.4 (5); Zeller 16.44.9 (7); Herrmann 14.35.9 (6); Goessner 15.08.1 (7)
8. ITALIA +2.56.1 (Scardoni 16.24.0 (9); De Martin 16.40.6 (5); Agreiter 14.53.9 (8); Piller  15.34.1 (9)
9. POLONIA  +3.35.0 (Kubinska 16.24.5 (10); Kowalczyk 15.22.6 (1); Maciusek 16.12.3 (15);  Szymanczak  16.12.
10. UKRAINA +3.56.5  (11); Antypenko 17.16.5 (14); Shevchenko 17.01.2 (11); Antsybor 15.07.5 (9); Grygorenko 15,97,8 (6)
11. AUSTRIA  +4.14.1 (Smutna 16.15.0 (4); Stadlober 16.48.9 (8); Mayerhofer 15.45.2 (13); Muschet 16.03.6 (10)
12. Repubblica Ceca  +5.50.1 (Vrabcova 16.45.7 (12); Novakova 17.41.5 (13); Grohova 15.44.9 (12); Charvatova  16.14.5 (12)
13. ESTONIA +8.34.2 (Cojaste 17.15.9 (13); Mannima 18.11.3 (14); Vahtra 16.28.4 (16); Fraju 1715.1 (13)
SLOVENIA  e KAZAKHSTAN  doppiate e fermate all’ultimo cambio
Info: www.fiemme2013.com                                                   (Testo e foto Newspower Canon)

Combinata: NC Individual Gundersen
1 FRENZEL Eric GER 27:22.8; 2 GRUBER Bernhard AUT +36.7; 3 LAMY CHAPPUIS Jason FRA +37.2; 4 WATABE Akito JPN +38.4; 5 NAGAI Hideaki JPN +42.3; 6 DENIFL Wilhelm AUT +47.7; 7 LACROIX Sebastien FRA +50.8; 8 MOAN Magnus H. NOR +57.7; 9 KLEMETSEN Haavard NOR +58.2; 10 RYDZEK Johannes GER +1:07.7

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