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Sci di fondo

Pietro Piller Cottrer lascia l’attività agonistica. Si congeda con i fiori di Guidina Dal Sasso

Dopo le emozioni alla 15 km di fondo maschile, vinta da un Petter Northug commosso davanti a oltre 21.000 spettatori, nel pomeriggio le lacrime sono di nuovo scivolate silenziosamente, durante la conferenza stampa indetta dalla Federazione Italiana Sport Invernali dove Pietro Piller Cottrer ha ufficialmente dato l’addio alle competizioni dopo 18 anni di Coppa del Mondo.
Non è stato facile: né per il nostro campione olimpico a Torino 2006, né per chi era presente all’affollata conferenza stampa, gremita non solo di giornalisti italiani, ma anche di tanti stranieri, a sottolineare la “grandeur” di colui che ha scritto alcune pagine della storia dello sport mondiale. Un palmares il suo che fa venire i brividi: quattro medaglie olimpiche, tre medaglie mondiali, 36 podi in Coppa del Mondo, nonché la Coppa di specialista distance 2009, unico italiano fino ad ora a riuscire nell’impresa.
Sacrifici, gioie e dolori, a cui ad un certo punto si dice basta. Un annuncio, il suo, che forse ha un po’ sorpreso e che si vorrebbe magari fosse solo un brutto sogno di cui non resti nulla al risveglio. Perché in questi casi è difficile accettare la cosa.
La scelta è ovviamente stata ponderata: “Nelle ultime due stagioni la fortuna mi ha girato un po’ le spalle – ha dichiarato Piller Cottrer – anche se non ha intaccato i miei allenamenti e la voglia di fare. Poi ho deciso di partecipare alla Marcialonga, per la prima volta, e ahimè sono caduto, esattamente un mese fa. Da quel momento, durante queste settimane, molte cose sono cambiate”.
Da lì l’infortunio e la decisione poi di lasciare l’attività agonistica. Lui che a questi Mondiali puntava ad essere attore protagonista e non spettatore. La spalla dell’amico Silvio Fauner, ct della Nazionale e compagno di avventure sportive, è lì al suo fianco (foto), a sostenerlo in un momento che lui stesso ha già dovutoFauner Piller affrontare: “E’ un momento che arriva per tutti”. In realtà il momento, la gara più difficile per Piller Cottrer è oggi, più di quella 50 Km ai Giochi di Nagano ’98 dove partiva da favorito ma dalla quale dovette ritirarsi per una caduta nelle reti.
Lascia l’attività agonistica ma sicuramente non il mondo del fondo, la sua seconda famiglia. Appena si rimetterà dall’infortunio al ginocchio concluderà il corso istruttori e si metterà a disposizione della Federazione se ne avesse bisogno. Un’orgogliosa Guidina Dal Sasso ha poi consegnato a Piller Cottrer un mazzo di fiori del Lago Maggiore, i fiori di questi Mondiali, dove la camelia, fiore dell’immortalità, resta il simbolo anche per il campione azzurro. “Con i nostri fiori tipici del Lago Maggiore – ha spiegato l’assessore al Turismo della Provincia Verbano-Cusio-Ossola – abbiamo avuto l’opportunità di dare un tocco di colore a questi Campionati Mondiali di sci nordico. Non pensavo di poter conciliare il mio amore per lo sport con l’affetto che provo per la mia terra e la Val di Fiemme. Regalare bouquet con camelie ed azalee agli atleti – ha proseguito l’ambasciatrice di Fiemme Worldwide Friends – mi rende orgogliosa”.

                                                                                            (Testo e foto Newspower Canon)

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