LA CLUSAZ (FRA) – Finalmente anche in Casa Italia un po’ di luce in classico. Azzurri in prima fila – 4 a punti e fra i primi 20 – nella mass start di Coppa del Mondo su una pista dura e veloce, che però è risultata selettiva solo per le donne grazie all’attaccomdella squadra norvegese, e invece monotona per la maggior parte per quanto riguarda i maschi. Gruppo sempre compatto per allungarsi solo nel finale quando i russi hanno alzato il ritmo con Legkov, recente vincitore del Tour de Ski, sempre in prima linea. Il più combattivo.
Conclusione con una gran volata che sembrava appannaggio di Alexander Bessmertnykh, il più svelto in salita, che ha mantenuto la prima posizione in discesa e anche sul rettilineo finale ma si è rialzato troppo presto per sollevare il braccio in segno di vittoria e vedersi così infilato in spaccata dal kazako Alexey Poltoranin. Uno che sa farsi trovar pronto al momento giusto. Fortissimo in classico, gran bella tecnica, per di più anche veloce. L’aveva dimostrato anche a Lago di Tesero.
Al terzo posto Dario Cologna precedendo di qualche metro il sorprendente Difrik Toenseth, altro norvegese che sta emergendo dal vivaio giovanile, lo stesso Legkov e il tedesco Dotzler.
In sostanza il gruppetto che ha scollinato davanti e in discesa è riuscito creare un buco che gli immediati inseguitori non sono stati in grado di chiudere. E fra loro, purtroppo, anche Giorgio Di Centa, al 9° posto e preceduto da Roethe ma ancora in grado di lasciarsi dietro ragazzotti che potrebbero essere quasi suoi figli. Quarant’anni e non sentirli: vede la corsa come pochi, sa restare intruppato per risparmiare energie ma al momento giusto si fa trovare davanti. Gli manca solo l’ultimo cambio di ritmo per replicare quando gli scatti si susseguono. E’ comunque sulla buona strada, e con lui sembra ben incamminato anche Dietmar Noeckler che gli è finito a ridosso. Le prime due frazioni di staffetta sembrano assicurate, ma a llui domani sarà riservato un nuovo ruolo: se del caso, dovrà fare il velocista finale.
“Giornata positiva, per me e per la squadra, ha scritto sul proprio sito. Era una buona occasione per fare un bel risultato, l’obiettivo era entrare nei primi 15, sono giunto 9° a 6 secondi dal vincitore Poltoranin e quindi posso ritenermi soddisfatto. Forse poteva arrivare anche qualcosa di più, ma nella penultima salita ho avuto difficoltà a trovare spazio e binario sprecando energie preziose che nel finale sono state irrecuperabili. Le mass start sono così, ci si trova tutti vicinissimi e non sempre si riesce a spuntarla. Va bene comunque, le sensazioni sono buone e spero domani di fare bene nella staffetta, dove a causa di problemi fisici di alcuni miei compagni di squadra gareggerò in una frazione per me inconsueta, la quarta. Solitamente gareggio in 2° in alternato ma non è la prima volta che mi cimento nel finale. Farò del mio meglio!”
Bene anche Clara, che non è certo un drago in classico e se n’è stato tranquillo nella pancia del gruppo contrariamente a Checchi, il più veloce in partenza e sempre in prima linea, spalla a spalla con i migliori, per una buona metà gara. Un diesel al quale manca il turbo al momento dell’accelerata.
Fra le donne è tornata in gara Marit Bjoergen, che in dicembre aveva riscontrato un’aritmia cardiaca che l’aveva indotta ad evitare le fatiche del Tour de Ski e prepararsi tranquillamente a casa. Qui ha lasciato che a fare la corsa fossero le connazionali Johaug e Weng (foto sopra) che hanno tenuto sotto pressione la polacca Kowalczyk, leader di Coppa e in difficoltà con i materiali. Al punto da doversi fermare per grattar via dalla soletta di uno sci lo zoccolo formato dalla neve umida proprio nel momento in cui si è involata la Johaug sulla cui scia si è buttata la Bjoergen che l’ha poi staccata nell’ultimo tratto della salita aumentando poi il margine in discesa.
Per Kovalczyk unica soddisfazione il terzo posto, ottenuto battendo la sorprendente giapponese Ishido Masako, sorpresa di giornata. Problemi di sciolinatura, dunque, che ci si poteva aspettare con una temperatura che è passata da -10°C della vigilia a +5°C al momento della gara.
Buono in chiave italiana il tredicesimo posto di Virginia De Martin (foto d’archivio). La bellunese ha corso in progressione. Partita lentamente, si è portata poi nel gruppo che seguiva il quintetto di battistrada, ha sempre viaggiato attorno alla decima posizione, perdendo qualche colpo solo nel finale. Una prova convincente: uscita con una buona condizione dal Tour de Ski, si avvicina sempre più alla top-ten delle gare in alternato. Fuori invece dai punti Veronica Cavallar e Lucia Scardoni. Nella graduatoria generale Kowalczyk sale a 1372 punti, Johaug è seconda con 947 e Randall terza con 774.
“Sono state due gare positive per noi – ammette il dt Silvio Fauner -, i ragazzi hanno risposto alle nostre sollecitazioni”.
Domani tocca alle staffette: l’Italia al femminile correrà con Cavallar, De Martin, Agreiter e Debertolis. Fra gli uomini la prima squadra avrà Noeckler, Checchi, Clara e Di Centa, la seconda si disporrà con Pasini, Pellegrin, Moriggl e Pellegrino.
Classifica 10 km TC femminile
1. Bjoergen Marit 1980 NOR 27.04.6; 2. Johaug Therese 1988 NOR +2.7; 3. Kowalczyk Justyna 1983 POL +18.0; 4. Ishida Masako 1980 JPN +18,2; 5. Weng Heidi 1991 NOR +43.6; 6. Kylloenen Anne 1987 FIN +49.4; 7. Steira Kristin Stoermer 1981 NOR +50.3; 8. Saaruinewn Aino-Kaisa 1979 FIN +50.3; 9. Niskanen Kertthu 1988 FIN +54.5; 10. Jacobsen Astrid Uhrenholdt 1987 NOR +1.01.2; 11. Wiken Emma 1989 SWE +1.01.3; 12. Smutna Katerina 1983 AUT +1.07.3; 13. De Martin Topranin Virginia 1987 ITA +1.09.2; 14. Roponen Riitta-Liisa 1978 FIN +1.11.4; 15. Stephen Elizabeth 1987 USA +1.13.8; 16. Bleckur Sofia 1984 SWE +1.34.7; 17. Zeller Katrin 1979 GER +1.37.2; 18. Tikhonova Julia 1986 US +1.37.7; 19. Oestberg Ingvild Flugstad 1990 +1.40.7 NOR; 20. Kalla Charlotte 1987 SWE +1.47.9; 21. Skofterud Vibeke 1980 NOR +1.52.2; 22. Shevchenko Valentina 1975 UKR +1.58.2; 23. Haag Anna 1985 SWE +1.59.6; 24. Diggins Jessica 1991 USA +2.01.0; 25. Nydal Britt Ingunn 1989 NOR +2.17.1; 26. Jean Aurore 1985 FRA +2.08.6; 27. Gaiazova Daria 1983 CAN +2.26.2; 28. Bjoernsen Sadie 1989 USA +2.29.1; 29. Shapovalova Evgenia 1986 RUS +2.37.1; 36. Cavallar Veronica 1983 ITA +3.23.3; 39. Scardoni Lucia 1991 ITA +3.41.1. Classificate 52.
Classifica 15 km TC maschile
1. Poltoranin Alexey 1987 KAZ 37.11.6; 2. Bessmertnykh Alexander 1986 RUS +0.1;3. Cologna Dario 1986 SUI +0.4; 4. Toenseth Difrik 1991 NOR +1.0; 5. Legkov Alexander 1983 RUS +1.4; 6. Dotzler Hannes 1990 GER ++1.8; 7. Olsson Johan 1980 SWE +3.6; 8. Roethe Sjur 1988 NOR +6.0; 9. Di Centa Giorgio 1972 ITA +6.2; 10. Sundby Martin Iohnsrud 1984 NOR +6.2; 11. Chernousov Ilia 1986 RUS + 6.4; 12. Noeckler Dietmar 1988 ITA +6.7; 13. Bauer Lukas 1977 GER +7.7; 14. Roenning Eldar 1982 NOR +8.6; 15. Clara Roland 1982 ITA +9.6; 16. Vylegzhanin Maxim 1982 RUS +9.9; 17. Angerer Tobias 1977 GE +10.7; 18. Richardsson Daniel 1982 SWE +11.0; 19. Tscharnke Tim 1989 GER +12.4; 20. Checchi Valerio 1980 ITA +13.4; 21. Filbrich Jens 1989 GER +13.5; 22. Jaks Martin 1986 CZE +13.7; 23. Kuehne Andy 1987 GER +16.7; 24. Utkin Alexander 1986 RUS +10.0; 25. Halfvarsson Calle 1989 SWE +19.4; 26. Hellner Marcus 1985 SWE +19.4; 27. Nelson Lars 1985 SWE +19.4; 28. Newell ndrew 1983 USA +13.0; 29. Wibault Mathias 1985 FRA +14.7; 30. Japarov Dmitriy 1986 RUS +17.3; 48. Moriggl Thomas 1981 ITA +26.7. Classificati 69