Il risultato, poi, parla chiaro: su 5 in gara, 4 a punti: i tre gia nominati e Pasini. Unica eccezione Hofer, che si è battuto bene per più di metà corsa ma si è ritirato per dolori al fegato quando era ancora nel gruppo di testa.
Il migliore è stato Di Centa, il più anziano di tutto il mondo del fondo, che ha avuto una partenza controllata ma dalla retroguardia si è poi portato progressivamente nelle prime posizioni ed è stato l’ultimo a cercare di rispondere all’attacco combinato dai tedeschi Angerer e Tschnarke quando sull’ultima salita hanno allungato con Belov. Che è la grande speranza del fondo russo che in questa occasione ha lasciato a casa i suoi assi riservandoli per il Tour de Ski dove dovranno affrontare Cologna e Northug. Quest’ultimo, che sta continuando il suo allenamento in quota, si cimenterà invece nella Sgambeda a Livigno.
Alla fine, per la prima volta in carriera, ha vinto Tscharnke (foto in alto), 23 anni compiuti proprio oggi e degnamente festeggiati, il quale è scattato ad un paio di chilometri dal traguardo e, protetto alle spalle dal compagno di squadra, ha guadagnato quel centinaio di metri che gli hanno permesso di arrivare tutto solo nello stadio ed assistere alla volata degli inseguitori, con il norvegese Roethe che ha battuto i suoi compagni di fuga. Poco dietro è arrivato Di Centa il quale, nell’ultima discesa, dove Roethe l’ha superato, aveva tentato invano di riagganciarsi ai fuggitivi.
Nella gara femminile, assenti Bjoergen (che ha vinto tutte le gare fin qui disputate) e Johaug, la Kowalczyk non ha avuto problemi a far corsa solitaria, dal km 4 in poi, pur su un percorso tecnicamente impegnativo dove avrebbe potuto trovarsi in difficoltà. In particolare in quel curvone in discesa dove un russo è finito nella scarpata, o incappare in un tamponamento come è capitato al norvegese Sundby, leader della classifica distance, costretto al ritiro dopo un vano inseguimento.
La polacca (foto) è stata indubbiamente agevolata dall’assenza delle avversarie più pericolose e dalla durezza delle salite sulle quali, grazie al maggior “motore” di cui dispone e colma in parte le lacune tecniche, ha potuto guadagnare una ventina di secondi. Un margine che le ha consentito di affrontare con prudenza le discese e tenere a debita distanza la finlandese Kylloenen quando è riuscita a liberarsi della compagnia delle norvegesi Falla, Skofterud, Oestberg e Steira che, con l’americana Randall, avevano tentato invano di tener testa alla Kowalczyk.
All’ottavo posto, suo miglior risultato in Coppa del Mondo, si è piazzata la forestale Virginia De Martin che ha fatto una corsa in progressione riuscendo ad agganciarsi al gruppo delle battistrada staccando tutte le russe e , quando ha cominciato a perdere terreno nel finale, a raggiungere e staccare anche la Shevchenko. Bene anche l’altra azzurra presente, la giovane altoatesina Debora Agreiter, diciassettesima pur in una tecnica che non le è tanto congeniale. Anche per lei si tratta del miglior piazzamento della sua giovane carriera. Non ha preso il via invece Elisa Brocard, alle prese con una indisposizione.
Un bel po’ d’azzurro, come da tempo non capitava, e che potrebbe rinnovarsi sabato nello sprint a skating. Ma il DT Silvio Fauner ha ugualmente qualcosa da obiettare: “Siamo soddisfatti del comportamento delle ragazze poiché, sia De Martin che Agreiter si sono difese molto bene. La squadra maschile, invece, viaggia ancora a corrente alternata. Bene Di Centa e molto bene Pellegrin per essere la prima gara di questo genere; invece gli altri hanno sbagliato tattica, inseguendo gli abbuoni ad inizio gara e sprecando energie importanti nel finale di gara”.
Le classifiche
10 km TC femminile
1. Kowalczyk Justyna 1983 POL 28.58.4; 2. Kylloenen Anne 1987 FIN +14,4; 3. Falla Maiken Caspersen 1990 NOR +28.2; 4. Skofterud Vibele 1980 NOR +29.7; 5.Oestberg Ingvild Fligstad 1990 NOR +30.1; 6. Randall Kikkan 1982 USA +30.6; 7. Steira Kristin Stoermer 1981 NOR +31.8; 8. De Martin Sopranin Virginia 1987 ITA +37.5; 9. Shevchenko Valentina 1975 UKR +44.4; 10. Ishida Masako 1980 JPN +51.4; 11. Guschina Mariya 1989 RUS +55.6; 12. Rotcheva Olga 1978 RUS +1.01.0; 13. Khazova Irina 1984 RUS +1.09.1; 14. Zeller Katrin 1979 GER +1.11.2; 15. Iksanova Alija 1984 RUS +1.12.3; 16. Haah Anna 1986 SWE +1.18.7; 17. Agreiter Debora 1991 ITA +1.22.7; 18. Tikhonova Julia 1986 RUS +1.25.5; 19. Herrmann Denise 1988 GER +1.29.3; 20. Haga Ragnhild 1991 NOR +1.29.6; 21. Slonova Anastasia 1991 KAZ +1.30.1; 22. Jezersek Barbara 1986 SLO 1.33.3; 23. Shaidurova Larisa 1987 RUS +1.33.4; 24. Matrossova Marina 1990 KAZ +1.34.5; 25. Bjornsen Sadie 1989 USA +1.41.2; 26. Ossipova Tatyana 1987 Kaz 1.46.6; 27. Ingemarsdotter Ida 1985 SWE +1.49.2; 28. Aymonier Celia 1991 FRA +1.50.0; 29. Jean Aurore 1985 FRA + 1.52.4; 30. Brooks Holly 1982 USA +1.53.8
15 km TC maschile
1. Tschanke TIM 1989 GER 41.14.8; 2. Roethe Sjur 1988 NOR +4.8; 3. Angerer Tobias 1977 GER +5,.8; 4. Belov Evgeniy 1990 RUS +6.2; 5. Di Centa Giorgio 1972 ITA +8.7; 6. Dotzler Hannes 1990 GER +9.3; 7. Larkov Andrey 1989 RUS +13.1; 8. Jespersen Chrus Andre 1983 NOR +13.5; 9. Joensson Emil 1983 SWE +16.6; 10. Eliassen Petter 1985 NOR +17.3; 11. Harvey Alex 1988 CAN +20.2; 12. Filbrich Jens 1979 GER +31.2; 14. Freeman Kris 1980 USA +33.9; 15. Utkin Alexander 1986 RUS +38.3; 16. Clara Roland 1982 ITA +39.8; 17. Kershaw Devon 1982 CAN +44.6; 18. Chebotko Nikolay 1982 CAN +49.0; 19. Pellegrin Mattia 1989 ITA +49.5; 20. Babikov Ivan 1980 CAN +1.33.43; 21. Bing Thomas 1990 GER +1.10.1; 22. Hoffman Noah 1989 USA +1.11.4; 23. Lindblad Anton 1990 SWE +1.12.7; 24 Valjas Len 1988 CAN +1.20.5; 25. Khokhryakov Nikolay 1985 RUS +1.20.8; 26. Eriksson Jens 1987 SWE +1.23.3; 27. Pasini Fabio 1980 ITA +1.25.2; 28. Bessmertnykh Alexander RUS +1.26.9; 29. Yoshida Keishin 1987 JPN +1.27.1; 30. Dementiev Evgeniy 1983 RUS +1.27.8