Torna di attualità il mancato contributo regionale al team sprint di Coppa del Mondo di Milano (nella foto Hofer e Scola felici per il podio): adesso sta diventando anche una questione politica visto che se ne stanno interessando anche gli esponenti di un partito, L’Italia dei Valori, che come ha già fatto fondoitalianews quando è intervenuto sull’argomento, vogliamo andare fino in fondo. Non riteniamo infatti giusto che il mondo della montagna, degli sport invernali e in particolare del fondo siano presi per i fondelli. Spiderman non è nessuno. Gli assessori della Regione Lombardia lo surclassano con nonchalance quando si tratta di arrampicarsi sui cristalli della loro sede (un grattacielo di ben 161 metri) per giustificare le topiche del loro presidente. Come quella di non aver voluto, ostinatamente, inserire Race in the city tra i 12 grandi eventi sportivi del 2012.
In seguito alla pubblicazione del nostro editoriale sull’argomento, il segretario regionale dell’Italia dei valori, on. Sergio Piffari (foto), ha diffuso un comunicato non proprio tenero, e il consigliere regionale dello stesso partito, Francesco Patitucci, ha presentato un’interrogazione all’assessore competente.
Ebbene, dal Palazzo della Regione (ribattezzato grattacielo del Celeste Formigoni), giungono stizzite repliche ufficiose. Per esempio dall’assessorato al Turismo ricordano di aver stanziato lo scorso anno 70 mila euro per il Comitato promotore dell’evento. E qui, come si dice, casca l’asino che si arrampica sugli specchi. Perché gli assessori non leggono nemmeno le cose che essi stessi scrivono e che vengono poi recepite nei bandi ufficiali.
Ecco la prova: ” Non sono ammesse a contributo attività finalizzate alla sola promozione dell’evento e/o manifestazione.” è scritto nel bando contributi sportivi (pag 2, punto 4). Ora basta compulsare un qualsiasi vocabolario, anche elementare, della lingua italiana per capire che un comitato promotore ed uno organizzatore non sono sinonimi, ma hanno funzioni e fini diversi. Il primo si occupa di favorire la candidatura di una località ad ospitare una manifestazione, pubblicizzandone anche gli aspetti turistici, culturali, ecc…
Il secondo invece organizza l’evento, accollandosi gli oneri economici ed organizzativi. Che nel caso di Race in the city sono particolarmente complessi. Senza entrare nei dettagli basti pensare che si sono mobilitati 1.600 volontari.
Quindi l’assessorato al Turismo finanzia il Comitato promotore, i cui membri viaggiano, organizzano incontri anche conviviali, producono materiale illustrativo sulla città e la regione candidate. Ma il lavoro più duro, quello dove si suda anche d’inverno, è quello organizzativo che prevede l’accoglienza degli atleti e del pubblico, l’allestimento della pista, delle tribune e di tutto ciò che gira attorno ad una gara di Coppa del mondo.
E’ singolare come la Giunta regionale abbia voluto premiare l’aspetto conviviale (che pure non va sottovalutato) rispetto allo sport vero e proprio. Affinità elettive? Chissà.
Eppure, tornando al bando, leggiamo cosa la Giunta intende per “grandi eventi sportivi”, e cioè manifestazioni, individuate nell’elenco approvato con dgr n. 3746 dell’11/07/2012, allegato al presente bando, caratterizzate da elevata qualità sportiva ed organizzativa, che in virtù della loro rilevanza, dell’ampia partecipazione di atleti, tecnici, pubblico, della conseguente attenzione che agli stessi è dedicata dai media e dell’impatto turistico-economico sul territorio, contribuiscano ad incrementare lo sport diffondendo l’immagine della Lombardia anche fuori dai confini regionali.”
Chiarissimo no? Race in the city ha tutti questi requisiti, tranne l’inclusione nell’elenco approvato con dgr n. 3746, cioè l’elenco degli eventi scelti dalla Giunta regionale lombarda. Che invece ha preferito includere il Grand Prix di motonautica Powerboat, che il sullodato allegato A così descrive: ” Il Campionato Mondiale Offshore Class 1 2012 è composto da 12 gare tra la Scandinavia, l’Europa, gli Emirati Arabi Uniti e l’Asia. E’ l’evento motonautico più spettacolare al mondo ed è una piattaforma mediatica nazionale ed internazionale. Attrae annualmente oltre un milione di spettatori e 250 milioni di contatti televisivi in tutto il mondo”.
In che film l’hanno visto? Ma possibile che nemmeno uno tra le migliaia di impiegati regionali, tra un “mi piace” su Facebook e un tweet sull’organizzazione delle ferie non abbia trovato il modo di dare uno sguardo al sito ufficiale del campionato all’indirizzo www.class-1.com o ai calendari ufficiali UIM?
Fondoitalianews l’ha fatto, e ha scoperto che gli equipaggi regolarmente iscritti sono 10 per un totale di 20 piloti (un equipaggio però non ha mai gareggiato). Diciotto piloti si possono definire “un’ampia partecipazione di atleti”?
Sull’attenzione dedicata dai media all’evento non ci torniamo, basta consultare Google per farsi due risate. Quanto all’impatto turistico-economico non è certamente superiore ai danni ambientali provocati dai gas di scarico dei supermotoscafi che per due giorni hanno rotto le scatole agli altri natanti. battelli della navigazione pubblica compresi.
Ma la perla finale è l’affermazione che il campionato è composto da 12 gare, tra cui la Scandinavia: sul sito ufficiale,invece, oltre a Cernobbio si legge di due gare negli Emirati Arabi, una nel Qatar ed una a Libreville, che a titolo informativo per Formigoni e i suoi assessori non si trova esattamente in Scandinavia, ma in Gabon.
Visto che l’assessore allo Sport è iscritta alla Lega, viene da chiedersi se dopo aver fatto rientrare frettolosamente i finanziamenti pubblici investiti in Tanzania e mandato in pensione Bossi, la nuova governance leghista non subisca il fascino del Gabon e degli Emirati Arabi. E’ proprio vero, il mal d’Africa quando colpisce non perdona. E non c’è Carroccio che tenga come antidoto. Nulla di male, per carità, ma se in campagna elettorale promettono aiuti alla montagna, non possono poi dare soldi pubblici a sport popolari tra gli sceicchi e negarli – come hanno fatto – a chi ha faticato duramente per allestire la pista di fondo al castello Sforzesco.
Potremmo ironizzare molto sulle simpatie leghiste, ma c’è un argomento molto più serio:
l’allegato A del Bando (quello che definisce i grandi eventi sportivi) è parte integrante del bando stesso. Si tratta di un atto pubblico vero e proprio. E abbiamo appurato che non è veritiero.
Presidente Formigoni, alla lista di ipotesi di reato che la riguardano vuole proprio aggiungere anche il falso in atti pubblici? E tutto per favorire quattro sceicchi a danno di migliaia di praticanti lo sci di fondo?
Va bene prepararsi una serena (e ricca) vecchiaia, ma se insiste rischia di passarla ospite delle patrie galere, non crede?
Diventa un fatto politico il mancato finanziamento del team sprint di Milano
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