Il poliziotto friulano, ora residente a Racines, al traguardo di Colfosco ha preceduto di 24 secondi il gardenese Georg Piazza e di 43 secondi Filippo Beccari di Livinallongo. I tre, assieme al quarto classificato Paolo Gotti, giunto al traguardo con un ritardo di 5 minuti e 20 secondi, sono rimasti in gruppo fino a Selva Gardena, quando poi Piazza e Dapit hanno forzato e si sono contesi la vittoria fino all’ultimo. Quinto il dominatore della prima edizione Christian Insam, che si è comunque preso la soddisfazione di aver abbassato di 7 minuti la sua prestazione di dodici mesi fa. In campo femminile affermazione per la tedesca Waltraud Berger.
Un’edizione davvero fantastica per questa competizione che si è sviluppata su un tracciato altamente suggestivo attraverso strade sterrate e sentieri delle quattro valli ladine Val Badia, Livinallongo, Val di Fassa e Val Gardena con una partecipazione complessiva di 180 concorrenti per una gara baciata da straordinarie condizioni meteo che aveva validità come ultima prova del circuito Salomon Trail Tour Italia 2012.
Partenza al buio da Colfosco (1558 metri), alle 6 del mattino, con il primo tratto del percorso accompagnato dalle fiaccole e subito si è formato un gruppetto con i migliori, composto da Gerg Piazza, Filippo Beccari, Fulvio Dapit, Paolo Larger, transitati nell’ordine al primo rilevamento di Arabba dopo aver affrontato l’ascesa e la discesa al Bec De Roces (2160 metri). Leggermente più staccati Paolo Gotti e Christian Insam, dietro Francesco Valentini.
Ristoro ad Arabba (1602 metri) prima di affrontare l’altra impegnativa ascesa fino a Porta Vescovo e quindi il sentiero graduale verso Passo Pordoi, dove uno dei favoriti Paolo Larger perde leggermente contatto con i migliori e al comando rimane un quartetto composto da Dapit, Piazza, Beccari e Gotti. A Canazei transita per primo Gotti, davanti a Dapit, Beccari e Piazza, gruppo che rimane compatto anche nell’ascesa verso i 2251 metri di Passo Sella, dove in testa passa Piazza, davanti a Beccari e Dapit, con Gotti staccato di qualche secondo. A Selva Gardena è ancora Piazza in testa a tutti, con Beccari e Dapit incollati, ma sull’ultima ascesa verso Dantercepies (2305 metri) il gardenese Piazza forza il ritmo, e gli resiste parzialmente solo Dapit, mentre Beccari e Gotti si staccano.
Piazza scollina per primo, ma nella discesa che ha portato al traguardo di Colfosco il friulano fa valere la sua maggiore esperienza e spericolatezza raggiungendo prima il gardenese e successivamente staccandolo. Al traguardo Dapit conclude a braccia alzate con il tempo di 5h27’50”, precedendo di 24 secondi Georg Piazza, quindi a 43 secondi Filippo Beccari, a 5 minuti e 20 Paolo Gotti, mentre più staccato, a 26 minuti e 42 secondi il vincitore della passata edizione Christian Insam.
Ottima la prova anche del fassano di Canazei Francesco Valentini, sesto, davanti al bresciano Luca Guerini, a Nicola Saba e all’altro fassano Erwin Chiocchetti, nono. Decimo posto per Alessandro Vuerich e undicesimo uno dei favoriti Paolo Larger.
Diverso, ma con lo stesso finale, il copione della gara femminile, dominata per il 90% del percorso dalla polacca Kasia Zajac, che ad Arabba aveva un vantaggio di 6 minuti su un terzetto composto dalla tedesca Waltraud Berger e dalle italiane Maria Pizzino e Giulia Amadori. La Zajac rimane in testa fino a Dantercepies, ma nella discesa che porta al traguardo è rallentata da problemi muscolari e viene superata dalla bavarese Berger, che con una positiva progressione aveva recuperato il distacco, tagliando il traguardo con il tempo di 7 ore 08 minuti e 39 secondi, superiore di quasi otto minuti rispetto a quello che aveva stabilito lo scorso anno Nadia Scola. Piazza d’onore per Kasia Zajac, con un ritardo di 1 minuto e 22 secondi, quindi decisamente più staccate a 32 minuti Maria Pizzini e a 50 minuti Giulia Amadori.
Il Sellaronda Trail Running ha concluso anche il circuito Salomon Trail Tour Italia 2012, nel quale hanno primeggiato in campo maschile Pablo Barnes con 295.975 punti, seguito da Cristiano Campestrin con 262.875 e da Sergio Vallosio con 262.200, mentre in campo femminile ha primeggiato Simona Morbelli con 252.485 punti, seguita da Simonetta Castelli con 224.680 e Sabina Bacinelli con 178.125.
Vista la positiva riuscita di questa edizione il Comitato Organizzatore presieduto da Diego Salvador rinnova l’appuntamento per settembre 2013, con la terza edizione che partirà da Canazei.
LE INTERVISTE:
Fulvio Dapit: “Ci tenevo a ben figurare in un trail nonostante non sia la mia specialità. Sono riuscito a gestirmi bene e a rimanere sempre con il gruppetto di testa. Sulla salita verso Passo Gardena Piazza ha forzato il ritmo riuscendo a staccarmi, ma poi nella discesa finale ho dato il tutto per tutto ed ho centrato una vittoria diversa ma decisamente importante per una gara che ha un futuro da grandi numeri”.
Georg Piazza: “Sono molto felice, anche se pensavo di poter vincere visto che a Dantercepies sono transitato per primo, poi però Dapit ha acceso il turbo in discesa. Un secondo posto eccellente comunque e un singolare record personale, visto che ho partecipato con ottimi risultati a tutte e tre le edizioni del Sellaronda: skyrunning, mountain bike e sci alpinismo”.
Filippo Beccari: “Una gara massacrante. Decisamente più facile con le pelli di foca. Sono soddisfatto per il risultato, perché ho tenuto testa ad atleti di assoluto livello e perché dopo il terzo posto nella skiramathon invernali sono nuovamente salito sul podio nella competizione estiva”.
Paolo Larger: “E’ giunto il momento dire basta. Ho esordito nelle skyrunning nel 2000 con la Dolomites SkyRace e chiudo con il Sellaronda Trail Running. Purtroppo per rimanere a certi livelli bisogna avere più tempo per allenarsi e famiglia e lavoro non me lo consentono. Fino ad Arabba mi sentivo bene, poi sulla salita di Porta Vescovo e verso Passo Sella il motore non carburava più”.
Waltraud Berger: “Una gara stupenda, un vero trail con dei percorsi completi e vari, ma soprattutto con un paesaggio incantevole. Mi fa specie pensare di aver vinto la gara recuperando in discesa, visto che solitamente mi esprimo meglio in salita, ma la Zajac ha rallentato e io avevo ancora benzina in corpo”.
Nella foto il vincitore Fulvio Dapit (foto Modica)
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