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Piller Cottrer nello skiroll tricolore di Pinzolo, Rainer per un revival

PINZOLO (TN) – Skiroll protagonista del fine settimana a Pinzolo con due importanti competizioni. Domani, sabato 8 settembre, con partenza dal piazzale della chiesa alle ore 16.00 e percorso disegnato lungo le strade del centro di Pinzolo, si terrà la prova ko sprint tecnica libera valida per la Coppa Italia. Domenica 9 settembre, con partenza da Pinzolo alle ore 10.00 e arrivo a Prà Rodont, si svolgeranno invece i Campionati Italiani tecnica classica.  Saranno,251, numero che è un record di iscritti, alla partenza di domenica, mentre 82 atleti si cimenteranno anche nella prova sprint di sabato.
La premiazione della gara sprint di domani si terrà alle 20.30 in piazza Carera a Pinzolo insieme alla premiazione del circuito podistico della Val Rendena svoltosi durante l’estate.
 Tra gli iscritti spiccano i nomi dei campioni del fondo Pietro Piller Cottrer, che non è certo specialista in classico ma ci si prova, ma comunque ha vinto due volte il campionato italiano in piano (nella foto seguito da Zorzi in discesa),  Florian Kostner, Loris Frasnelli, Dietmar Nockler; tra le donne Veronica Cavallar, Marina Piller e, inoltre, alcuni atleti della squadra nazionale B di sci nordico guidata dai tecnici Alberto Rigoni e Giuseppe Cioffi, e tutta la squadra “junior” di sci nordico guidata da Marco Selle. Inoltre, sarà presente il direttore agonistico Silvio Fauner. Per gli specialisti dello skiroll prenderanno il via Simone Paredi, Eugenio Bianchi, Alfio Di Gregorio, Alessio Berlanda ed Erika Bettineschi. Al via anche l’atleta di casa Michele Rainer (nella foto sotto quando era nella nazionale).
 La competizione, di grande valore agonistico, sarà anche un interessante spettacolo sportivo da seguire per gli appassionati non solo dello skiroll e del fondo, di cui il primo rappresenta un po’ una “versione estiva”, ma delle attività sportive all’aria aperta in generale.
 L’evento è organizzato dall’Us Carisolo, dal Centro sci di fondo di Madonna di Campiglio e dal Gruppo sportivo “Monte Giner” della ValrainerPrologo-ico di Sole, in particolare dai rispettivi presidenti, Walter Maestri, Michele Maturi e Michele Rainer, ideatori e animatori dell’iniziativa, in collaborazione con il Comune di Pinzolo, le Funivie di Pinzolo Spa e la Federazione italiana hockey e pattinaggio.

Quanto a Piller Cottrer, intenzionato a riguadagnarsi il posto nella nazionale di fondo in vista dei Mondiali di Fiemme 2013, riportiamo uno stralcio di un’intervista del 2003, fatta dopo aver vinto la gara della Sportful a skating. Intervista nella quale spiegava quale è stato il suo approccio e come e perché è arrivato allo skiroll agonistico, e che può servire come monito per tutti quei tecnici ch e, invece, fanno di tutto per dissuadere i loro atleti..  
“Lo skiroll lo pratico in preparazione al fondo e come  tutti i compagni di squadra. Non mi sono mai preparato appositamente per le gare, tanto è vero che al Grand Prix Sportful siamo arrivati dopo un periodo di carico. Di solito, specialmente per la tecnica classica, usiamo attrezzi con ruote larghe, la classica “botticella”, mentre per lo skating impiego skiroll da gara anche in allenamento, per lavori di trasformazione. Giuseppe Chenetti, il nostro allenatore, è un convinto assertore dell’allenamento con gli skiroll che alterna con la bici e la corsa, e ci cura in maniera quasi maniacale. Ci segue da vicino, ci riprende con una videocamera per farci capire come correggere ogni tipo di difetto: la postura del busto, delle spalle, la spinta di braccia, l’angolazione delle caviglie. Malgrado questo non ho la stessa padronanza degli specialisti perché, per loro, mettere gli skiroll è come infilarsi le scarpe da ginnastica; entrano con angoli e una potenza che, se cercassi di imitarli, mi troverei sulle ginocchia. In mischia sono dei funamboli. Comunque me la cavo bene anch’io per il semplice fatto che, sotto un certo aspetto, gli skiroll sono di impiego più facile che non gli sci. Essendo più corti, puoi penetrare con lo spigolo esterno, riesci ad affrontare le discese con una certa sicurezza. Si acquista una tal dimestichezza che, quando rimetti gli sci, lunghi quasi tre volte tanto, i primi passi diventano quasi problematici.

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