Albarello Marco: A 42 anni Marco Albarello è diventato direttore tecnico agonistico del fondo subentrando a Sandro Vanoi. Primo atto del suo nuovo incarico una vera e proprio rivoluzione nel settore tecnico
Angerer Klara: Parla solo tedesco, è di Slingia, un paese in fondo ad una valle trasversale dell’Alta Val Venosta, a 1735 metri di altitudine
Mario Azittà: Il fondo italiano ad Azittà Mario deve quasi tutto. E’ stato infatti per merito di questo geometra milanese di Porta Magenta, trasferito a città studi dopo il matrimonio,…
Bacher Mario: Mario Bacher, classe 1941, di Formazza, è da considerare un grande campione anche se il suo nome non compare con grande frequenza negli albi d’oro…
Battisti Claudio: A 24 anni non ancora compiuti Claudio Battisti era già consigliere federale, senz’altro il più giovane della storia della FISI.
Belmondo Stefania: A 33 anni Stefania Belmondo ha attaccato gli sci al classico chiodo. Ha aspettato la tappa di Folgaria del Giro d’Italia 2002 per uscire dal riserbo nel quale si era trincerata dopo le Olimpiadi…
Bentivoglio Francesca: A 18 anni di distanza da quando ha mollato il fondo, esasperata per il modo in cui allora venivano trattate le atlete della nazionale, Francesca Bentivoglio, classe 1965…
Besesti Mariuccia: Quaranta chili, e forse scarsi, di donna: questa è la signorina Mariuccia. Signorina Mariuccia e basta. Così la conoscono infatti coloro che da quattro lustri vivono la vita sciistica federale o sono ai bordi di essa…
Biondini Tonino: Nel 1974 a Falun, in un Mondiale disastroso per i colori italiani, Tonino Biondini concludeva all’8° posto la 50 km dominata da Gerhard Grimmer
Busin Stelio: Stelio Busin, classe 1944, è sicuramente uno dei più conosciuti campioni prodotti da quel vivaio che è sempre stata la Val Biois
Busnelli Franco: Riposo non è dolce far niente, ma mutar fatica alla fatica. L’affermazione è di un vecchio saggio, Vladimir Pacl ex vice presidente del Comitato Olimpico Cecoslovacco
Canins Maria: A fine dicembre del 1995 Maria Canins ha chiuso con il ciclismo. A 46 anni (è nata il 4 giugno 1949 a Badia e risiede a La Villa) non ha più rinnovato la licenza da senior B.
Capitanio Giulio: E’ stato il primo italiano a vincere una gara di coppa del mondo, per di più in un momento in cui il nostro fondo stava raggiungendo i minimi storici
Cepparo Renato: Negli anni ’60, se ti mettevi a correre per la strada o in un parco pubblico ti prendevano per mattom oper un ‘originale’ nella più benevola delle ipotesi.
Chatrian Innocenzo: Maria Chiocchetti, gentile signorina di Moena, i valdostani proprio non li poteva soffrire. Le stavano antipatici per motivi di tifo sportivo. Appartenente a quella dinastia che, in varie epoche, ha dato al fondo campioni come Arcangelo, Luigi, Valentino, Renzo e Renato, era naturalmente appassionata di questo sport
Chiocchetti Renzo: Dalla nazionale, della quale aveva fatto parte per 11 anni, dal 1965 al 1976, Renzo Chiocchetti se ne è andato sbattendo la porta
Cocco Alfredo: C’è la neve, ci sono buone piste ma il Centro Sud non riesce ad esprimere grandi atleti. Prima di Biagio Di Santo, uno dei nuovi acquisti della nazionale di Albarello, solo Alfredo Cocco aveva raggiunto la squadra A e ci era restato quattro anni, dopo altri tre nella formazione juniores.
Compagnoni – Fratelli: Una dinastia vincente quella dei Compagnoni. Sul piano sportivo sicuramente il cognome più illustre della provincia di Sondrio. Gente della Valfurva. Dei successi di Deborah ormai si sa tutto e i meno giovani ricordano sicuramente anche Giuseppe, gran slalomista e gigantista del periodo della valanga azzurra.
Confortola Silvio: Il Silvio Confortola lo ha fregato l’Ovomaltina. Era abituato a tutt’altro genere di rifornimenti in corsa e quella specie di beverone che esordiva proprio in quell’occasione, gli impastava la bocca e gli scottava il palato.
Costantin Costantino: Costantino Costantin, classe 1948, è il capofila dei 29 senatori della Marcialonga, quei fondisti, cioè, che hanno partecipato a tutte le 29 edizioni della gara…
Cremonese Giordano: Allo sci di fondo il Dott. Giordano Cremonese, classe 1935, ci è arrivato quasi per caso, ma ci è poi rimasto.
Crestani Fabio: Da qualche anno a Rubbio, paese posto a metà fra la pianura e l’altopiano di Asiago, si effettua il memorial Crestani, uno skiroll-triathlon individuale e a squadre con la frazione di skiroll in avvio…
Cuel Antenore: L’amore per la fatica Antenore Cuel, di Folgaria (TN), classe 1922, l’ha vissuto per tutta la vita. Da fondista, fin da bambino, quando con due doghe di botte, quelle tonde, con le scarpe tenute con i cinghietti e uno spago dietro il tacco, si metteva sulle code di Modesto Port, un vicino di casa più vecchio di lui di 8 anni.
D’Incal Dario: A quasi 56 anni, Dario D’Incal ha cambiato squadra, ma non specialità. Dallo sci di fondo – che lo ha visto impegnato, maestro di sport diplomato nel 1974, come preparatore atletico e quindi allenatore della nazionale A nel momento peggiore, per finire poi con la squadra olimpica Torino 2006 – è passato alla combinata nordica
Dal Sasso Guidina: Un premio prima di tutto alla carriera, meritato come meglio non si potrebbe lo Skiroll d’Oro che venerdì 23 Agosto 2002, a Gallio, è stato assegnato a Guidina Dal Sasso…
Darioli Adriano: Adriano Darioli è una delle grandi promesse del fondo non mantenute.Se non ha ottenuto i risultati che da giovanissimo faceva prevedere, non è per mancanza di volontà da parte sua
Darioli Felice: Con l’allenatore Nilsson non è mai andato troppo d’accordo e così la sua carriera in nazionale ne ha risentito; solo riserva a Sapporo nel 1972, quando la squadra si è presentata fuori fase…
De Dorigo Marcello: Marcello De Dorigo è stato, probabilmente, il più grande talento che il fondo italiano abbia espresso. Purtroppo la sua carriera si è conclusa in maniera drammatica il 28 novembre 1964, quando aveva appena 27 anni, mentre con la nazionale si trovava a Volodalen, in Svezia, per i soliti due mesi di preparazione su neve che la nazionale allora effettuava presso il centro gestito da Gosta Olander
Federico De Florian: Con 16 vittorie nei campionati assoluti, 14 individuali e 2 di staffetta, Federico De Florian, classe 1921, si può considerare, senza possibilità di smentita, uno dei più grandi fondisti italiani di tutti i tempi
De Florian Giulio: Nel 1958 il primo successo nel campionato di staffetta da parte dell’A.S. Cauriol, piccola società di Ziano di Fiemme, poteva essere considerato una sorpresa
Delladio Arrigo: C’è un libro intitolato ‘I testimoni della fatica’ che documenta la storia dello sci nordico in Trentino
Demetz Vincenzo: La prima volta di Vincenzo Demetz a 9 anni, nel 1920, A Santa Cristina Valgardena, il suo paese natale, calzando gli sci del fratello Matteo…
De Zolt Maurilio: Quando è entrato in nazionale aveva già 27 anni; quando ne è uscito 44. Nel mondo del fondo, e non solo in quello italiano, il piccolo grande uomo Maurilio De Zolt ancora oggi è quel personaggio leggendario capace di mobilitare la sua vallata…
Dibona Alfredo: L’ha fregato il mal di schiena nel momento in cui poteva esprimersi al massimo del suo potenziale. Così Alfredo Dibona, uno dei pochi grandi fondisti che non abbiano indossato la divisa gareggiando per i gruppi sportivi militari, non ha ottenuto quei risultati che in avvio di carriera aveva fatto balenare.
Di Centa Manuela: Manuela di Centa dopo il podio dei Mondiali e delle Olimpiadi Olimpiadi, è arrivata anche sulla vetta del mondo.
Favre Carlo: Tanto genio, un po’ di sregolatezza, nessuno che sapesse dargli una regolata al momento giusto: questo è stato Carlo Favre, uno dei più grandi talenti, sfortunatamente inespressi, del fondo italiano. Purtroppo per lui, è apparso sulla scena in un momento…
Genuin Angelo: Angelo Genuin, classe 1939, è uno dei tanti campioni che ha espresso l’inesauribile serbatoio della Val Biois dove, prima che arrivassero gli impianti di risalita, il fondo era l’unica disciplina sportiva che si praticasse.
Gerardi Giulio: Giulio Gerardi (Giulietto) dei bagni di Vinadio, classe 1912, è stato il cuneese che ha entusiasmato i nordici. Così titola l’opuscolo Scifondo Valli di Cuneo stampato nel luglio 1981, edito da Ski Morotto-Trak e da Cavallo Centro Sport che riepiloga, prevalentemente per immagini, la storia del fondo di questa provincia, della quale Giulietto è stato sicuramente l’interprete principale.
Giacomelli Paola: A contraddistinguere Paola Giacomelli nello sport non sono i risultati, comunque di buon valore e da non sottovalutare, ma il sorriso.
Jammaron Alberto: Fisico di un quarantenne, asciutto e muscoloso, la semplicità di un montanaro e la sicurezza del campione.
Kostner Ulrico: A 56 anni, 20 anni dopo aver concluso l’attività agonistica e trascorsi a fare l’allenatore del Comitato Alto Adige, Ulrico Kostner si schiera fra i Master…
Macor Umberto: Non sono stati né Koch né Siitonen ad inventare il passo pattinato, quello che nella progressione tecnica dello sci viene indicato come scivolata con spinta pattinata, ma Umberto Macor
Maj Fabio: Con l’attività agonistica Fabio Maj ha chiuso domenica 28 marzo 2004 con la terza frazione di staffetta della seconda squadra della Forestale ai Campionati Assoluti di Livigno.
Manfroi Franco: Franco Manfroi è stato il fondista più anomale di tutti i tempi.Una specie di cavallo pazzo nel quotidiano e sregolato interpret di questo sport…
Martinelli Eugenio: A Valdidentro, in alta Valtellina, sulla strada che da Bormio porta a Livigno, anche in un inverno avaro di neve come quello del 2001-2002 si è fatto fondo. Neve artificiale naturalmente, che grazie all’apposito impianto ha permesso l’entrata in funzione dello Ski Stadium del fondo inaugurato l’8 Settembre con una madrina d’eccezione, Manuela Di Centa, che a Bormio è di casa.
Mayer Eugenio: Ironia del destino. I ristoranti Eugenio Mayer, classe 1939 li ha sempre visti con il fumo negli occhi. Almeno da giovane.
Mich Vigilio: Vigilio Mich, classe 1931, è uno dei tanti fondisti di vaglia della Valle di Fiemme che, sulla scia dei risultati di Federico De Florian, sono spuntati come funghi nell’immediato dopoguerra. Giocavano con gli sci come altrove i coetanei fanno con il pallone; poi, raggiunta l’età per le gare, venivano inquadrati in qualche sci club per il battesimo agonistico e solo a questo punto potevano contare sull’assistenza e l’insegnamento dei più anziani
Mismetti Battista: Il 31 ottobre 1981 Battista Mismetti si è congedato dall’Esercito. Colonnello degli Alpini, dopo una carriera passata interamente ad Aosta, alla Scuola Militare. Comandante del Plotone Atleti a Courmayeur, poi del Plotone Esploratori a La Thuile e quindi della Compagnia Comando ad Aosta
Moriconi Benito: Benito Moriconi, classe 1936, è un marchigiano trapiantato in Alta Valtellina. Dal 1967 vive a Bormio, dove è arrivato per ragioni di servizio dopo aver frequentato il corso sottufficiali della Guardia di Finanza, e dove si è sposato integrandosi nell’ambiente come se vi fosse nato e vissuto da sempre
Mosele Gino: Gino Mosele era il massaggiatore della nazionale ai tempi di Nilsson, quindi uno dei testimoni diretti e interessati dell’ascesa negli anni ’60 e del crollo della "grande squadra" alle Olimpiadi di Sapporo, nel 1972. In Giappone gli azzurri speravano di rinverdire l’oro di Nones a Grenoble e toccarono invece il fondo. Pagarono per tutti il direttore agonistico dott. Strumolo e l’allenatore Nilsson, esonerati dal nuovo Consiglio Federale
Mosele Giacomo: Non capita a tutti essere selezionati per le Olimpiadi, prepararsi a scendere in pista per la 50 Km e poi essere mandato a disputare una gara in Francia solo per lasciare la stanza alla famiglia di uno dei boss della delegazione italiana
Nilsson Bengt Herman: Nilson è stato per 14 anni il direttore tecnico della Squadra Italiana di fondo, alla quale ha fatto fare un salto di qualità superiore alle aspettative
Nones Franco: Quella del 6 febbraio 1968 è una data storica per il nostro fondo: per la prima volta sul più alto gradino del podio olimpico sale un italiano, Franco Nones
Onesti Camillo: A 76 anni Camillo Onesti, milanese doc, classe 1926, nato e vissuto a Porta Ticinese, è vispo come un ragazzino. Tirato, scattante, abbronzato…
Ploner Giuseppe: Giuseppe Ploner è uno dei tanti gardenesi usciti dalle mani di Edelbert Kostner e confluiti in nazionale
Polvara Gianfranco: In un’ipotetica classifica a punti, che tenesse conto del podio dei campionati assoluti, Gianfranco Polvara sarebbe sicuramente ai vertici: una sola vittoria, nella 50 km del 1993, ma ben 26 piazzamenti fra il secondo e terzo posto
Ponza Luigi: Trabocca di agonismo e di sci di fondo, a Santa Cristina, la casa di Luigi (Gigi per gli amici) Ponza, classe 1948, piemontese di Acceglio (CN), trapiantato in Val Gardena da quando è stato arruolato nel Gruppo Sportivo dei Carabinieri. Tutti atleti: lui, la moglie Ulrika Demetz, figlia del grande Vincenzo, campione dell’anteguerra, e le figlie Michaela e Ivonne
Primus Roberto: Doveva essere il nuovo Nones. Le premesse c’erano tutte. Tecnica da manuale, un fenomeno già da ragazzo quando trovava la neve fredda
Puliè Giuseppe: Giuseppe Puliè, classe 1964, nato e residente a Santo Stefano di Cadore (BL), …
Ratti Piero: Fra i giornalisti del fondo, Piero Ratti è sicuramente quello che ha maggiore anzianità di servizio. Il più prestigiosi, che gode la stima di tutti.
Rela Demetrio: Il curriculum che pubblichiamo a conclusione spiega abbondantemente, nei suoi dati essenziali, chi sia stato Demetrio Rela nel mondo del fondo…
Riva Paolo: A 35 anni, Paolo Riva, classe 1966, ha lasciato l’attività agonistica con l’ultimo titolo italiano di Winter Triathlon, vincendolo con la consueta facilità domenica 8 Aprile 2001.
Rodeghiero Cristiano: E’ meno conosciuto del fratello minore Rizzieri, il “Rode” delle scioline, ma come ui è stato un bel campione…
Rodeghiero Rizzieri: Riusciva in tutto, anche a disegnare, pur non avendo seguito corsi specifici, e frequentato la scuola fino alla 2° industriale. Di più non si poteva…
Romanin Fides: Il mondo del fondo Fides Romanin l’ha conosciuta a Oslo nel 1952. Nella sfilata della cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici invernali, nello stadio Bislett, mitico tempio dell’atletica, la squadra azzurra – 28 uomini e 5 donne – è preceduta da una ragazzona di un metro e 77 centimetri che porta la bandiera tricolore.
Runggaldier Alfred: La sua più bella vittoria Alfred Rungaldier, classe 1962, l’ha ottenuta in staffetta, in una gara di Coppa del Mondo a Lahthi nel 1991. Una di quelle vittorie che passano alla storia, la seconda dopo i Mondiali di Falun (1985) per una squadra italiana. E’ schierato in ultima frazione dopo Silvio Fauner, Maurilio De Zolt e Giorgio Vanzetta che, con alterne vicende, erano riusciti a mantenere unito il gruppo
Sala Carlo: Quello di Carlo Sala è un nome che non passera negli annali del fondo per i risultati ottenuti, eppure per questo sport è stato uno dei personaggi significativi.
Sartor – Samassa, due famiglie di campioni: ‘Cent’anni di sci a Sappada-Plon’ è il libro in cui Eliseo Sartor e Gianluca Cian raccontano la nascita e lo sviluppo dello sci in questa località veneta,…
Scainelli Giovanni: Giovanni Scainelli, classe 1926, fondista lo è diventato nel 1971 confuso fra i mille e passa nella piana di Moena al via della Marcialonga…
Scilligo Sisto: Garmisch, febbraio 1936: l’Italia si aggiudica la sua prima medaglia d’oro olimpica nella storia dello sci nordico. Il merito è della pattuglia militare di fondo delle Fiamme Verdi, composta da Perenni, Sertorelli, Silvestri e Scilligo, che sconfiggono tutti i migliori specialisti.
Segafredo Pierantonio: Per l’atleta parlano i risultati, per l’uomo la carriera, l’ambizione, le opere che si è proposto e ha realizzato.
Serafini Palmiro: Lo chiamavano il bello dell’Appennino. Nel periodo di maggior splendore agonistico era considerato il purosangue dell’Appennino.
Sorbini Paolo: Il dott. Sorbini è un toscano di Montepulciano trapiantato a Milano, cresciuto nel mito di Guerra e tifoso poi di Bartali ma amico anche di Coppi, in quanto entrambi si rivolgevano alla sua farmacia quando, per qualche corsa, si trovavano a Milano.
Steiner Giuseppe: Steiner Giuseppe, un grande fondista rimasto contadino. Poteva arruolarsi nelle Fiamme Oro ma preferì continuare a gareggiare da civile battendo i gruppi sportivi militari con la staffetta dell’A. S. Cauriol
Stella Gianfranco: Tecnicamente all’inizio ero un disastro, con tutti i difetti dell’autodidatta. Anche quando ero già in nazionale spaccavo talmente tanti sci che Strumolo mi voleva sbattere fuori squadra. Ai campionati italiani di Bardonecchia, al terzo anno da junior, avevo un buon vantaggio, ma in una discesa ero un cannibale e sono volato. L’ho fatta a rotoloni e ha vinto Mayer.
Stuffer Livio: E’ stato uno dei migliori fondisti della sua epoca, gli anni ’60, partecipando a 3 Olimpiadi e a 2 Mondiali, ma è nei Mondiali Militari e nelle gare di sci-alpinismo che Livio Stuffer, alpino della Val Gardena, si è espresso al livello più alto. Nato a Ortisei, nel 1935, si è messo in evidenza fin da giovanissimo come provetto discesista
Taffra Ildegarda: Ildegarda Taffra è nata a Tarvisio il 30 Giugno 1934. Montanara di adozione…
Tavana Rodolfo: Il dott. Rodolfo Tavana, Rudi per gli amici, è il nuovo direttore sanitario della sede milanese dell’Isokinetic, la società che dagli anni ’80, iniziando dal centro di Bologna si occupa di riabilitazione sportiva.
Tessari Giandomenico: Fare il maestro di sci è il suo hobby. Nessuno glielo deve togliere. La vora fino al venerdì, ma il sabato, la domenica…
Trozzi Vincenzo: Ha sempre avuto il pallino delle ricerche e questo non ha certo agevolato la carriera di Vincenzo Trozzi in un ambiente come quello del fondo all’inizio degli anni ’70, in cui semplicemente prospettare innovazioni era considerata un’eresia.
Vanoi Alessandro: Alessandro Vanoi, classe 1953, nato e residete a Sondrio, fra gli uomindi ella FISI è stato sicuramente il più vincente.
Vanzetta Giorgio: Con 24 titoli assoluti, Giorgio Vanzetta è sicuramente quello che ha vinto di più fra i fondisti italiani. Su tutte le distanze: 4 volte la 30 km, 3 la 15 km e 2 la 50 km.
Varesco Mario: Una specie di moto perpetuo. In un anno, Mario Varesco, classe 1939, fra inverno ed estate, ha fattopiù di 70 corse.
Venditti Pasqualino: Alla festa degli azzurri Pasqualino Venditti, classe 1912, l’hanno premiato come protagonista della storia della FISI…
Vladimir Pacl: Da anni un ictus lo blocca su di una sedia a rotelle e, per uno come Vladimir Pacl che aveva trovato una ragione di vita nello sport e nel fitness, questo è il maggior tormento, ancor più dell’impossibilità di comunicare con la parola.
Zanetel Gianantonio: Dopo il ciclismo, dopo l’atletica, anche lo sci di fondo ha il suo record dell’ora: km. 27.774. Lo ha stabilitonantonio sabato 16 marzo 2002 Gianantonio Zanetel, 33 anni, vincitore della Marathon Cup 2001, terzo nell’edizione 2002, che ha visto invece il successo di Maurizio Pozzi
Zanolli Camillo: E’ sempre stato un ribelle di natura, fin da piccolino. Di un temperamento che definirlo vivace, come si fa oggi, sarebbe eufemistico…
Zorzi Nele: Il suo nome, Nele, campeggia sul tetto dell’albergo nella piana di Roda di Ziano.