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Fondoitalianews.it è il sito in cui si parla di sport di resistenza. E’ l’evoluzione tecnica e tecnologica del precedente sito fondoitalia.it. Sci di fondo e skiroll in primo piano, ma anche tutte le specialità dello sci nordico e lo scialpinismo. Sono sport di fatica, che proprio in quanto tali meritano lo spazio che non trovano altrove. Ma tratta anche le problematiche della FISI per il semplice fatto che tutti questi sport rientrano nella Federazione degli sport invernali e nella sua politica di gestione che non sempre è condivisibile. Una politica che richiederebbe la scelta di uomini giusti al posto giusto che invece che essere prioritaria e determinante è spesso un optional.

“Salute e benessere” è invece una rubrica nella quale vengono presentate le novità che possano rendere più piacevole la pratica sportiva ma anche la vita di tutti i giorni se interpretata in un certo modo. Novità in tema di alimentazione, di attrezzatura, di abbigliamento, problematiche del doping quando è il caso.

Responsabile di Fondoitalia è Giorgio Brusadelli, classe 1936, giornalista professionista dal 21 marzo 1963. Un cronista che affronta in quest’ottica anche lo sport. Sicuramente conoscitore degli sport di resistenza per essere stato maratoneta con le Fiamme Oro nel 1959 e avere iniziato a praticare il fondo a metà degli anni ’60, in un momento in cui erano ben pochi a interessarsene. Collaborando con SCI, la rivista diretta da Maria Grazia Marchelli, che ne era pure la proprietaria, finì per fare l’allenatore per hobby e  “inventò” nel 1976 SCIFONDO, prima pubblicazione specializzata del settore, alla quale seguì, tre anni dopo, JOGGING. Di entrambe fu anche direttore.

Merito indiscusso e indiscutibile di SCIFONDO di quei tempi le battaglie che hanno contribuito ad elevare la qualità del fondo, a far cambiare la mentalità di dirigenti e tecnici, ad aprire la Marcialonga anche alle donne, alla sesta edizione, dopo che ne erano state tenute lontane per le prime cinque. Non ultimo titolo di merito la ricostituzione della nazionale femminile, il cui ricordo si era perso all’inizio degli anni ’60 e che la Fisi, in pratica, aveva rinnegato. Manuela Di Centa e Stefania Belmondo hanno così trovato la strada spianata verso i loro futuri trionfi in una scena agonistica nella quale, almeno fino alle Olimpiadi di Saraievo (1984), il fondo femminile rivestiva un ruolo estremamente marginale. La storia del fondo pubblicata su questo sito ne è la lampante dimostrazione.

Considerato che la competenza tecnica dell’autore non si presta ad equivoci, come già Fondoitalia ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per trovare il suo spazio fra i siti analoghi, lo stesso avverrà nel caso di Fondoitalianews almeno finché le forze reggeranno e la testa funzionerà. La passione ci sarà sempre. E, rispetto agli altri siti, continuerà a differenziarsi sul piano giornalistico, come il rotocalco dal quotidiano. Non si limita alle news, ma amplia e commenta le notizie, polemizza quando è necessario senza guardare in faccia a nessuno. Tanti nemici tanto onore diceva qualcuno del quale però non c’è la benché minima condivisione sul piano delle altre idee…..Se l’anagrafe può avere un suo peso, lo spirito è rimasto inalterato. Massima apertura e disponibilità al dialogo, al confronto, alla discussione, a dare spazio a chi lo chiede e se lo merita.

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