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Sci di fondo

Il polivalente Salvadori si candida per la staffetta di Lahti: “Devo lavorare bene per conquistarmi un posto mondiale”

La media d’età della squadra italiana di Coppa del Mondo si è ulteriormente abbassata con l’arrivo di Giandomenico Salvadori, che ha fatto il suo esordio in questa competizione nella passata stagione, ottenendo anche dei buoni risultati per un atleta che si è appena affacciato tra i “grandi”, compreso un bel 27° posto complessivo del Tour de Ski con un 12° posto nella 15 km a tecnica classifica della Val Di Fiemme. A colpire di questo ragazzo è la polivalenza, la capacità di sciare bene sia nel classico sia nel pattinaggio, una cosa che potrebbe aiutarlo a trovare subito un posto nella staffetta italiana. Conosciamo allora meglio questo ragazzo, atleta delle Fiamme Gialle cresciuto nello Sci club US Primiero, con la seguente intervista.                      
Ciao Giandomenico. Come hai iniziato a praticarre questo sport e soprattutto quando hai capito che poteva diventare la tua professione?
«È nato tutto un po’ per caso, perché i miei genitori non hanno mai praticato questo sport, ma hanno spinto me a farlo e la passione mi è venuta subito. I risultati sono arrivati presto e negli ultimi anni da junior ho capito che questa poteva diventare la mia professione, perché sono arrivate le vittorie e ci ho creduto sempre».  
Ti giudichi un atleta polivalente?
«Si perché riesco ad andare bene indifferentemente sia nel classico sia nello skating, anche se vado leggermente meglio nel classico».  
Nell’ultima stagione hai esordito in Coppa del Mondo: è stata una grande annata per te.
«Già all’inizio della stagione, con il mio allenatore ci eravamo posti l’obiettivo di partecipare ad alcune gare di Coppa del Mondo e al Tour de Ski sono arrivati subito dei buonissimi risultati. Inoltre ho avuto anche la soddisfazione di vincere la Coppa Europa, dove però c’è un livello nettamente più basso rispetto alla Coppa del Mondo»
Com’è stato il tuo con la Coppa del Mondo?
«Bellissimo, inizialmente sono rimasto colpito dalla presenza di pubblico, che è stata molto emozionante, anche se poi ci ho fatto l’abitudine con il passare delle gare. Mi sono trovato benissimo anche con i compagni di squadra. È un bellissimo gruppo, siamo pochi ma affiatati, tutti molto giovani e con tante motivazioni».  
Ti saresti mai aspettato di essere subito così competitivo?
«Devo ammetterlo, non me l’aspettavo. Nelle prime gare al Tour de Ski ero in ottima forma e ho ottenuto degli ottimi risultati andando sempre migliorando. Poi il 12° posto in Val di Fiemme, davanti a tutto quel pubblico che ci sosteneva è stato bellissimo».  
Le tue caratteristiche di atleta polivalente potrebbero aiutarti a entrare nella staffetta: pensi mai che potresti essere uno dei quattro protagonisti a Lathti?
«Certo, ogni tanto ci penso alla staffetta mondiale, ma per essere protagonista in quella gara dovrò lavorare bene e arrivare in ottima forma a quell’appuntamento. La mia polivalenza può aiutarmi a trovare un posto e io cerco sempre di migliorare in entrambe le tecniche».  
Per la prima volta ti alleni in estate con la squadra A: cos’è cambiato?
«I ritmi, con la squadra A si va molto più veloce anche in allenamento rispetto alla B. Anche perché mi alleno con atleti come Pellegrino e De Fabiani che spingono moltissimo e alzano il livello dell’allenamento».  
Qual è il tuo obiettivo in vista della prossima stagione?
«Voglio cercare di migliorare i risultati dello scorso anno».  

E il tuo sogno nel cassetto qual è?
«Intanto pensiamo a migliorare, poi di sogni ne ho tanti ma preferisco non svelarli per scaramanzia, non voglio portarmi sfortuna».  
Pensi mai alla possibilità di partecipare ai Giochi Olimpici tra un anno e mezzo?
«Si ci penso e so che c’è la possibilità tra un anno e mezzo di partecipare alle Olimpiadi. Ce la metterò tutta per riuscire a essere presente e se arriveranno i risultati ce la farò».

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