La scelta della squadra Nazionale è sempre uno dei momenti più delicati della stagione: non solo perché è il primo vero passo per l’inverno, ma anche e soprattutto perché riuscire ad ottenere un posto per la preparazione in una struttura federale, rappresenta per molti atleti la chance della carriera, per crescere e migliorarsi, oltre che naturalmente per avvalersi delle competenze e delle strutture di una squadra élite, pressoché impossibili da reperire altrove.
Nello specifico, in ambito norvegese, essere parte della squadra nazionale significa ottenere una sovvenzione, l’accesso alle migliori attrezzature per la preparazione dei materiali e una stretta collaborazione con l’Olympiatoppen, il centro di preparazione sportiva alto livello del Comitato Olimpico e Paralimpico Norvegese.
Il vantaggio ancor più importante è quello è però più tangibile alle porte dell’inverno, quando i tecnici effettuano la selezione per la Coppa del Mondo: gli atleti della squadra nazionale hanno la priorità all’inizio della stagione, ancora di più nella stagione olimpica 2025/2026. A differenza dello scorso anno, le Olimpiadi iniziano in anticipo rispetto ai Mondiali e quindi la squadra viene selezionata prima, con i risultati di inizio stagione che avranno un peso specifico maggiore: inoltre, la quota di partecipanti alle gare a cinque cerchi è di soli otto atleti, a differenza dei Mondiali, dove la Norvegia aveva a disposizione ben 12 atleti. In altre parole, la competizione è ancora più agguerrita ed era ancora più importante riuscire ad essere parte della squadra ieri, al momento dell’annuncio.
Comprensibile, di conseguenza, l’amarezza di alcune atlete che sono state escluse, come Silje Theodorsen. La 30enne, che come Astrid Oeyre Slind appartiene al Team Privato Aker Daehlie a cui si appoggia per la preparazione, puntava fortemente alla preparazione estiva con la Nazionale norvegese per poter puntare dritta alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
“Sono ovviamente delusa, sento che avrei meritato un posto” ha commentato Theodorsen a VG dopo l’esclusione “dal punto di vista finanziario sarebbe stato un vantaggio, e in termini di preparazione alla selezione un notevole arricchimento.”
Dal punto di vista dei “meriti”, la norvegese non si presentava certamente a mani vuote di fronte ai selezionatori. Una delle use migliori stagioni, con piazzamenti tra i primi dieci in Coppa del Mondo e l’oro ai Campionati Nazionali ha conquistato facilmente il posto nella selezione per la 10 chilometri in classico dei Campionati del Mondo di Trondheim. Contemporaneamente, alcune sue compagne di squadra, come Tiril Udnes Weng e Margrethe Bargane non sono state altrettanto brillanti, hanno visto sfumare i Mondiali casalinghi, eppure hanno visto confermata la fiducia nei loro confronti.
Quando le viene chiesto che motivazione le hanno dato dalla Nazionale, risponde con un laconico: “Che non avevano trovato un posto per me nella squadra. Tutto qui. Penso però che sia davvero ingiusto, penso che avrei dovuto far parte dei dieci convocati, e so che Astrid (Oeyre Slind, ndr) ha detto di no, quindi in realtà sarebbero stati undici. Purtroppo però quando si riceve una telefonata del genere, non si può negoziare l’ingresso in una squadra. Bisogna solo accettare la comunicazione, non c’è nulla che si possa dire per cambiare la decisione”.
Interrogato sulla questione, l’allenatore della nazionale Sjur Ole Svarstad comprende la delusione della sciatrice ma ricorda che “la selezione di una squadra d’élite è un po’ diversa da quella per la Coppa del Modo, dove bisogna guardare le cose in una prospettiva un po’ più ampia”.
Ad ogni modo, Theodorsen come già detto potrà contare questa estate sui tecnici del Team di lunghe distanze di cui fa parte con Astrid Oeyre Slind. Sottolinea lei stessa a VG come, nonostante la delusione per la bocciatura della nazionale, è comunque fortunata nella sfortuna.