Guardando lo scintillio delle due medaglie d’argento vinte da Campbell Wright ai Mondiali di Lenzerheide si potrebbe commettere l’errore di pensare che per lui, che quest’anno ha compiuto il definitivo salto di qualità tra i big del biathlon, vincere la classifica Under 23 di Coppa del Mondo sia stata un’impresa semplice. E in un certo senso, è stato così, tenendo conto del vantaggio considerevole sui più diretti rivali in questa speciale classifica. Secondo le parole del diretto interessato, rilasciate all’IBU, un rivale gli ha dato particolare filo da torcere e il suo nome è Vitalii Mandzyn.
“Ogni volta che parlavamo, si parlava del pettorale blu – spiega Wright con riferimento al giovane rivale ucraino -. Mi ha reso molto nervoso quando è arrivato quarto a Kontiolahti (nella short individual che ha aperto la stagione, ndr). Ho sudato un po’ dopo, non voglio mentire. Se ero già nervoso nonostante fosse solo la prima gara? Oh sì, stavo impazzendo. Pensavo: “Oh mio Dio, questo ragazzo è davvero forte”. E lo era. Ma poi, con il passare delle settimane, mi sono sorpreso di quanto stessi facendo bene, è stato un po’ uno shock”.
Con i risultati è arrivata dunque per Wright la graduale consapevolezza di poter davvero sperare nella vittoria della classifica U23, obiettivo poi centrato grazie al 17° posto nella generale di Coppa del Mondo, contro il 31° di Mandzyn e il 34° del norvegese Isak Frey, capace di chiudere come 3° U23 in classifica grazie ai soli punti accumulati nella tappa di Oslo. Eppure, lo statunitense non si è sentito al sicuro fino all’ultimissimo appuntamento della stagione: “L’ho capito dopo la mass start di Holmenkollen, ed è stata una sensazione incredibile”, aggiunge. La soddisfazione è grande per lui, considerando che – da giovane promessa – si affaccia ai posti più nobili della classifica come fatto negli anni scorsi da atleti che ora sono stabilmente tra i migliori: “Sto seguendo le orme di Sebastian Samuelsson [2° U25 nel 2021/22 dietro a Lægreid], Niklas Hartweg [pettorale blu nel 2022/23] e Tommaso Giacomel [pettorale blu nel 2023/24], tutti grandi nomi e protagonisti del mondo del biathlon. Mi piacerebbe molto essere veloce sugli sci come Samuelsson un giorno”.
Il giudizio del biatleta a stelle e strisce sulla sua bella stagione non può dunque che essere positivo, visti i tanti traguardi prestigiosi da lui raggiunti. Il momento migliore? Nel rispondere a questo quesito Wright non ha dubbi: “Il momento più bello è stato sicuramente passare del tempo con la mia amata ragazza. Ma in termini di biathlon, è stato l’inseguimento ai Campionati del Mondo. È stato semplicemente pazzesco”. Ora la testa si sposta sui prossimi obiettivi, per i quali lo statunitense lavorerà con la speranza di migliorarsi ulteriormente: “Mi concentrerò sull’essere ancora più rilassato. Credo che questo sia il mio vantaggio rispetto agli altri. Se riuscirò a essere ancora più rilassato, potrò colmare il divario”.