“Voglio seguire tutti i suoi consigli per migliorare, fino alla sua ultima gara. È una grande occasione di crescita per noi“. Così svelava alla FIS Giovanni Ticcò, giovane prospetto dell’Italia del fondo, nel parlare del ruolo di Federico Pellegrino all’interno della squadra azzurra. Una posizione da leader che – in particolare nell’avvicinamento alle prossime importantissime Olimpiadi – risulterà preziosa nel dare una spinta ulteriore a chi, come Ticcò, muove i primi passi su palcoscenici di questo livello.
Recentemente divenuto papà per la seconda volta, Pellegrino accoglie di buon grado il ruolo di responsabilità che ormai ricopre da tempo all’interno del contingente, con l’obiettivo di rinforzare i legami e puntare a quella medaglia in un format di squadra che ancora manca nel suo palmarès: “L’obiettivo italiano è quello di ottenere una medaglia in un evento a squadre – ribadisce Pellegrino in un’intervista ai microfoni della FIS –, e dato che ho vinto due medaglie d’argento ai Giochi Olimpici, ma in gare individuali, questa è una cosa che mi manca: una medaglia a squadre”.
Nell’inseguire questo ambizioso obiettivo, Pellegrino proverà a mettere a disposizione dei suoi compagni l’esperienza accumulata negli anni, con l’obiettivo di favorire una crescita di tutto il gruppo: “Vorrei dare il massimo sicuramente, non solo sulle piste ma aiutando i miei compagni di squadra a crescere e magari a fare questa bella esperienza di vincere una medaglia insieme”. Il tutto, con lo sguardo rivolto a quel 22 febbraio 2026, quando la 50 km in classico sancirà la fine della sua lunga e vincente carriera internazionale: “Vediamo se sarà il modo perfetto per chiudere la mia carriera, dando il massimo e in Italia con tutti i tifosi e la famiglia”.
