L’ultima stagione di Ingrid Landmark Tandrevold ha rappresentato per la biatleta norvegese un susseguirsi di difficoltà e momenti difficili. Partita a fine novembre con uno sfortunato episodio di aritmia cardiaca, che l’aveva costretta a fermarsi per concedersi un’operazione, l’annata ‘no’ della norvegese è proseguita con un Mondiale poco felice, per poi concludersi con un finale di stagione negativo a Oslo, con tanto di operazione alle tonsille che ha escluso la possibilità di partecipare ai Campionati Nazionali. In tutto questo, si inserisce un rapporto combattuto con la stampa, spesso colpevole di eccessiva invadenza e insistenza nella vita di Tandrevold. Proprio di quest’aspetto, la norvegese ha voluto parlare nel corso del podcast “Big 5 med Nisl og Harald”.
Lasciandosi andare a uno sfogo, Tandrevold denuncia la poca attenzione all’aspetto emotivo e la mancanza di sensibilità di alcuni media: “Sembra di stare in una bolla. In effetti, ho l’impressione che non mi considerino un essere umano, ma piuttosto che pensino ai click che possono ottenere. Si tratta di far emergere sentimenti, delusioni e dichiarazioni”.
In particolare, la norvegese si sofferma su un episodio risalente ai Mondiali di Lenzerheide, quando al termine della staffetta mista – nella quale aveva incontrato non poche ostilità – sua madre è corsa ad abbracciarla per consolarla. Un’occasione subito sfruttata da diversi giornalisti per lanciarsi sulla madre della biatleta provando a strapparle qualche dichiarazione: “Mia madre ha saltato tre barriere per abbracciarmi e loro le hanno proposto un’intervista per parlare di quanto fosse difficile. Mi veniva voglia di boicottarli, ma non avevo il coraggio. Ho cercato solo di dare una risposta noiosa, ma non ci riesco, sono una pessima attrice”.
Proseguendo, Tandrevold ammette che dopo questo episodio ha scelto di porsi diversamente nelle interviste: “Cerco di non essere completamente me stessa nei media. Ovviamente non funziona, ma cerco di dare risposte politicamente corrette e noiose”.