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Biathlon – Il “leader tranquillo” della Francia: Simon Fourcade loda l’annata d’oro di Perrot

Foto Credits: Dmytro Yevenko

All’inizio della stagione, a ridosso delle prime gare di Kontiolahti, a fare scalpore erano state alcune dichiarazioni di Eric Perrot, il quale, senza nascondere le proprie ambizioni, aveva parlato della volontà di mettersi alle spalle tutti i norvegesi fin dall’inizio dell’inverno. Se sul momento l’uscita di Perrot aveva fatto storcere il naso ai più scettici, i risultati raccolti durante le varie tappe e in particolare in occasione dei Mondiali hanno invece confermato come le affermazioni del francese si fondassero su basi solide. Medaglia d’oro nell’individuale di Lenzerheide (oltre all’oro nella mista, il bronzo nella pursuit e l’argento nella staffetta maschile), Perrot ha consolidato il suo status da big indiscusso, candidandosi a partire dal prossimo anno tra i pochi papabili contendenti per la prima Coppa del Mondo del dopo Bø.

A parlare del ruolo di Perrot all’interno della squadra francese è il tecnico della squadra maschile Simon Fourcade, il quale – intervistato da Nordic Magazineelogia la stagione da protagonista dell’atleta classe 2001: “Se guardiamo l’inizio della stagione, è stato positivo e ha fatto cose belle, ma pensavo che se fosse tornato a casa dai Mondiali con una medaglia, sarebbe stato decisamente positivo per lui. Vederlo assumersi la responsabilità e riuscire a fare le cose per imporsi e andarsi a prendere un titolo mondiale come ha fatto, gli vale molto rispetto e attenzione. Sappiamo che quando dice qualcosa, non lo fa con leggerezza. Eric è molto maturo e una persona sicura delle sue forze, fiduciosa in ciò che fa e nel futuro”.

E sembra essere proprio la maturità uno dei punti di forza di Perrot, che non intende arrestare il proprio percorso di crescita: “Continua la sua progressione senza porsi troppe domande. In questo senso, è una persona molto matura, e continua a tracciare la sua strada. Certamente si continuano ad apportare adeguamenti, ma senza rimettere tutto in discussione in continuazione. Sa dove vuole andare e come vuole andarci. Stiamo cercando di lavorare in questo senso, ma è un atleta con cui è facile lavorare”.

Tutte qualità che, aggiunge Fourcade, innalzano Perrot al ruolo di leader del movimento francese, che in lui non trova solo una speranza vivida per il futuro, ma anche un condottiero tenace ed equilibrato per il presente: “Anche gli altri svolgono un ruolo importante nel gruppo, ma Eric si impone come leader e forza tranquilla, con atteggiamenti più calmi e meno esplosivi. Era un atleta di cui avevamo bisogno per mettere a punto le cose e, in alcuni casi, stabilizzare il gruppo”.

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