Se c’è qualcosa che la Svezia è in grado di mettere in campo nello sci di fondo, è sicuramente la sua capacità di sfornare talenti, portandoli al successo fin da giovani. Nelle ultime stagione, abbiamo assistito alla crescita impressionante di Edvin Anger, capace di chiudere la stagione di Coppa del Mondo in seconda posizione, ma anche i successi ai Mondiali Junior di Märta Rosenberg e Anton Grahn. Come dimenticare poi Alvar Myhlback, talento “ribelle” degli sci stretti, che anche se escluso dai Mondiali di categoria per aver saltato le gare di selezione, a soli 19anni ha conquistato la vittoria nella gara di sci più celebre, lunga e antica di tutte, la mitica Vasaloppet.
In questo finale di stagione, un nuovo nome da tenere d’occhio per gli anni a venire sta emergendo dalle piste da sci svedesi: si tratta del 18enne Tage Börjesson, vincitore della Bauhaus Cup, la “Coppa di Svezia” riservata agli atleti U18, vincendo tutte le gare della stagione. Un record mai realizzato al maschile nella competizione e riuscito, in generale, solo a Frida Karlsson, oggi regina della 50km di Trondheim.
“I miei compagni mi dicevano prima della stagione: ‘Vincerai tutto, Tage’. Ci ho pensato salendo sul podio” ha raccontato a Expressen domenica, a Kiruna, dove si è svolta l’ultima tappa della stagione ed è salito sul gradino più alto del podio – ancora -, stavolta per ritirare la Coppa. La striscia di successi da record è iniziata a Idre all’inizio di dicembre, quando ha vinto entrambe le gare della premiere stagione della Junior Cup Bauhaus nella categoria maschile più giovane. Un mese dopo ha fatto doppietta a Bergeforsen…e così via. Ad esclusione di un fine settimana di gare saltato per malattia, Börjesson ha avuto una stagione pigliatutto e per giunta con un margine schiacciante. A questo si sono aggiunti i quattro ori ai Campionati Svedesi Junior su quattro gare disputate a metà marzo.
La spalvaderia della sua età gli permette anche di scherzare su queste statistiche impressionanti: “Mister Cento per cento. Non credo che nessuno ci sia mai riuscito prima. Quindi credo che sia storico”.
Un risultato che però non è arrivato solo grazie al talento pure, ma anche e soprattutto ai grandi sacrifici. Due anni fa il promettente talento era stato ammesso al liceo sportivo per fondisti di Östersund e questo aveva portato l’intera famiglia a trasferirsi da Linköping, citta nella Svezia meridionale, alla contea di Jämtland, nel nord del Paese. Il suo attuale allenatore, Pierre Bryntesson, parla della sua grande disciplina e motivazione, che lo portano ad allenarsi molto duramente durante la stagione, forse anche di più che durante la preparazione estiva. “Il ragazzo è estremamente forte e ha una capacità di recupero ottima. Quindi abbiamo scelto di aumentare la quantità di lavoro durante la stagione agonistica, in modo che assomigli a quello che fa durante l’estate. Non si allena come Alvar Myhlback, ma ci saranno molte ore di allenamento durante tutto l’anno”.
Per la prossima stagione, Tage guarda oltre i confini svedesi: convocato per i Mondiali junior di Schilpario, si è classificato 11° nella sprint e 16° nella 10 chilometri a tecnica libera, nonostante fosse tra i più giovani in partenza. Il prossimo anno, quando la competizione si terrà a Trondheim, una medaglia individuale sarà sicuramente un obiettivo a cui puntare: “Ci vorrà molto lavoro per riuscirci, ma è un sogno”.
Prima però bisogna chiudere quest’inverno al meglio per accaparrarsi anche un posto in una delle squadre nazionali: i Campionati svedesi a Kalix di questo fine settimana, dove Börjesson si confronterà con i senior.
