E’ un feeling speciale quello di Johannes Høsflot Klæbo con la pista di Tallinn, dove si sente quasi a casa. A dichiararlo era stato proprio lui due anni fa, in occasione dell’ultima sprint disputata sul circuito cittadino estone, quando dopo aver vinto aveva spiegato: “E’ un po’ come se fossi a casa. Mio nonno vive qui a Tallinn“. E infatti il nonno paterno Trygve Klæbo (che non è il nonno-allenatore Kåre Høsflot) vive proprio in Estonia, motivo per cui vincere in questa città è per il campione norvegese sempre un grande piacere. Sull’onda dei ricordi del 2023 la storia si è ripetuta oggi, quando, sempre con il nonno al seguito, Klæbo è riuscito a trionfare nuovamente. Una vittoria che non solo regala al norvegese la gioia del 15° successo consecutivo in una sprint di Coppa del Mondo, ma gli permette anche di alzare al cielo la sua 5ª sfera di cristallo.
A parlare del feeling con la città di Tallinn è lo stesso Klæbo, che ai microfoni della FIS nel post gara ammette: “Vincere nella città di mio nonno? E’ una bella sensazione. L’ultima volta che l’ho visto è stato qui due anni fa e l’ho visto oggi prima della partenza della gara. Sembra in buona forma ed è sempre divertente gareggiare qui quando c’è la tua famiglia a farti il tifo”.
Il fenomeno norvegese si sofferma poi sulle particolarità di questa sprint, in scena su un tracciato molto stretto, più veloce come tempistiche rispetto a ciò che si è soliti vedere in Coppa del Mondo e con inevitabili difficoltà in particolare nell’ultima curva, dove non mancano i contatti. Un insieme di caratteristiche che piace molto a Klæbo: “E’ sempre stretto qui, è una pista difficile. Ma è anche molto divertente, vogliamo tutti fare più sprint cittadine di questo tipo. Quindi spero che in futuro continueremo a farne”.
Ora, con la Coppa del Mondo già matematicamente in tasca, il mirino si sposta sulla tappa di Lahti, che sancirà la fine della stagione di Coppa del Mondo. Una tappa in cui Klæbo andrà prima alla ricerca della sfera di cristallo sprint, per la quale gli basterà centrare la qualificazione nella sprint finlandese, per poi proiettarsi sulla team sprint e la 50 km conclusiva. Obiettivi che il norvegese non vuole di certo trascurare: “Ho ancora dell’energia rimasta – conclude -. Aspetto con ansia l’ultimo weekend, ora sono più motivato di quanto lo fossi la scorsa settimana. E questo è un buon segno”.