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Sci di fondo

Sci di fondo – Moa Ilar, l’infortunio nascosto dietro la vittoria: possibile un intervento a fine stagione

Alla vigilia del weekend di Holmenkollen, tutti i pronostici indicavano Therese Johaug come dominatrice delle due gare in programma. Se nella 20km in classico la norvegese ha rispettato le aspettative, lo stesso non si è potuto dire della gara di domenica, la 10km a skating. Quello che però era impronosticabile, era che la vittoria non sia andata ad Ebba Andersson, che poteva reclamare “vendetta” dopo la squalifica del giorno prima, oppure a Jessie Diggins, che avrebbe celebrato nel migliore dei modi la vittoria della terza Sfera di Cristallo. No, il gradino più alto del podio è stato occupato da Moa Ilar, la cui unica vittoria in Coppa del Mondo era fino a quel momento datata Ruka 2023, quasi un anno e mezzo prima.

“Ero quasi preoccupata che Ruka e l’inizio della scorsa stagione fossero un caso isolato” ha ammesso la svedese a SVT “mi chiedo anch’io cosa sia successo, ma è stata una giornata molto buona con ottimi riscontri su molti livelli: buoni sci, un buon passo e un fisico e un motore che non vedevano l’ora di andare veloci”.

O forse, era semplicemente una prestazione destinata a ripetersi prima o poi, visto che è l’atleta svedese che si è presentata di più al via nelle gare del massimo circuito del fondo in questa stagione. Eppure, non era neanche così scontato, visto la sua situazione: per tutta la stagione, infatti, la 27enne ha lottato silenziosamente contro un infortunio al piede, lo stesso per il quale è stata già operata in passato per “limare un piccolo sperone osseo”.

“Il problema è iniziato circa un mese prima dell’inizio della stagione. Ho subito avuto dei flashback di come mi sentivo prima dell’operazione al piede del 2017” ha raccontato a Expressen “E c’erano dei campanelli d’allarme che mi preoccupavano molto, all’improvviso sembrava che le sensazioni fossero le stesse. Quindi abbiamo ritenuto opportuno verificare la cosa.

A dicembre, Ilar si è recata a Göteborg per un esame approfondito e per poter continuare a gareggiare, ha fatto delle infiltrazioni di cortisone al piede interessato dal fastidio, tuttavia “l’effetto dell’iniezione non è durato quanto speravamo. Ho avuto qualche contraccolpo”.

Da atleta di alto livello, ha cercato di tollerare il dolore anche con l’aiuto degli antidolorifici, ma non è stato semplice. Per questo motivo, a fine stagione ci saranno nuovi controlli: “Farò un ulteriore check-up, prima di sottopormi eventualmente a un intervento chirurgico. Al momento non è super doloroso, ma non stiamo andando nella direzione giusta. E se ci deve essere un’operazione, dovrebbe essere fatta ora, il prima possibile.” E questo perché, come si può immaginare, i prossimi due anni con due grandi eventi come i Olimpiadi di Milano-Cortina e i Mondiali di Falun segnati di rosso nel cuore della stagione non ci potranno essere intoppi: “Il mio progetto è di andare avanti per almeno altri due anni. E durante questo periodo non voglio avere a che fare con un piede che fa i capricci”.

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