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Biathlon , Interviste

Biathlon – “È storia”: Aita Gasparin e Niklas Hartweg raccontano il successo nella Single Mixed di Pokljuka

Foto Credits: Dmytro Yevenko/Fondo Italia

La Svizzera scrive la storia nella Single Mixed di Coppa del Mondo a Pokljuka. Al termine di una gara condotta con grande lucidità ed esperienza, Aita Gasparin e Niklas Hartweg strappano la prima iconica vittoria della compagine elvetica in un format di squadra in Coppa del Mondo. Per entrambi, si tratta della prima volta sul gradino più alto e per entrambi – chiaramente – l’emozione è grande all’arrivo, quando l’inviato di Fondo Italia Giorgio Capodaglio li raggiunge per un commento sullo storico risultato.

“E’ fantastico – esordisce Aita Gasparincredo che il mio ultimo podio risalga a 5 anni fa in staffetta, non ho mai centrato un podio individuale fino ad ora. Oggi sapevo che avevamo possibilità, ma ad essere onesti non pensavo che avremmo vinto questa gara, quindi è incredibilmente bello. Ho avuto un grande compagno, ha fatto veramente bene e penso che possiamo essere davvero fieri oggi”. Si unisce alla sorpresa mista a felicità anche Niklas Hartweg, che aggiunge: “E’ incredibile. L’ho detto già un po’ di volte. è da lungo tempo che non salivo sul podio ed è ancora più appagante adesso di quanto potesse esserlo prima. E’ passato tanto tempo e per vincere una gara devi fare davvero una gara perfetta e noi non abbiamo le stesse possibilità di altri atleti di farlo. Non è facile essere davanti e dover gestire la gara rimanendo concentrato sulle proprie cose. Penso che ci siamo riusciti molto bene e possiamo essere davvero fieri. E’ una grande gratificazione”.

A tenere alta la tensione fino all’ultimo, il poligono finale di Hartweg, dove – al termine di una gara fin lì impeccabile al tiro – ha sbagliato due volte, lasciando spazio al brivido di due ricariche: “Sono arrivato al poligono – racconta Hartweg e non ero molto nervoso se devo essere onesto. Fino a lì avevo fatto una gara perfetta. Ero partito con una caduta, non so quanto lo abbiano fatto vedere ma ho avuto un incidente al primo giro, purtroppo. Ho dovuto lottare per tornare sotto e ho sparato in maniera perfetta per tre poligoni, poi all’ultimo sapevo che sarebbe stato troppo riuscire a sparare bene anche lì. Ho sbagliato due volte, ma ho provato a sparare veloce e non pensare troppo. Perché quando metti le ricariche inizi pian piano a pensare, le gambe tremano un po’. Quindi sono fiero si aver messo quei colpi, anche se le gambe tremavano”. A tuffarsi nelle emozioni di quell’ultimo poligono è anche Gasparin, che aggiunge: “Prima che arrivasse all’ultimo poligono mi stavo cambiando e non volevo sapere come stesse andando, perché ero troppo nervosa. Quando ho finito di cambiarmi ho visto che si stava avvicinando al poligono ed è stato folle. Come atleta so cosa vuol dire stare lì e devo dire che è più difficile guardare che essere lì. Ero contenta che avesse colpito il primo bersaglio, penso che sia sempre difficile quando non prendi il primo. Sapevo che poteva farcela, perché le altre nazioni erano abbastanza lontane e quindi la pressione non era estremamente alta. Anch’io so che quando si inseriscono le ricariche si inizia a tremare e il cervello inizia a lavorare, ma lui ce l’ha fatta molto bene”.

Interpellati poi dai giornalisti presenti in mixed zone, i due staffettisti elvetici commentano l’importanza di aver centrato un risultato di questo livello. “E’ storia – sentenzia Hartweg -, una vittoria in staffetta della Svizzera. Ma penso e spero che avremo ancora un po’ di risultati storici da raggiungere. Per noi è un giorno molto speciale. La gara si è svolta molto velocemente e in un attimo siamo stati davanti a sparare per la vittoria ed è stata una gara incredibile. Siamo stati lì dal primo poligono, dal primo minuto fino all’ultimo e siamo molto fieri di averla portata a casa oggi”. In conclusione, ecco un ultimo commento di Gasparin, che ribadisce il valore di un risultato inseguito per lungo tempo: “E’ folle, per vincere devi fare una gara perfetta. Eravamo lì dall’inizio, ma bisogna comunque riuscire a portarla a casa. Specialmente nell’ultimo poligono ci sono possibilità di fare pasticci, come hanno effettivamente fatto altri. Non mi succede spesso di sparare dalla prima piazzola, quindi questa è stata una sfida. Ma è estremamente soddisfacente dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto e dopo tutti questi risultati a metà della Svizzera in questa stagione è davvero bello essere in vetta”.

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