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Sci di fondo

Sci di fondo – Nyenget stravince la 20 di Oslo, Klæbo fa fatica. Bella Italia, Pellegrino 8° e Graz 15°!

Si ribaltano le gerarchie a Holmenkollen. Dopo il brillante monologo di Johannes Høsfløt Klæbo ai Mondiali di Trondheim, si rovesciano gli equilibri nella 20 km in tecnica classica andata in scena oggi a Oslo, dove è ripartita in grande stile la Coppa del Mondo. A dominare letteralmente la gara con partenza individuale è Martin Løwstrøm Nyenget, molto motivato dopo la doppia caduta ai Mondiali che lo ha estromesso dalla lotta per le medaglie nella 10 e nella 50 km iridate. Ma quella è storia passata. Sul tracciato di Holmenkollen non c’è spazio per nessuno, nemmeno per un Klæbo che era parso imbattibile a Trondheim e che oggi deve accontentarsi di un pallido 14° posto. Si prendono una posizione sul podio William Poromaa e Simen Hegstad Krueger, mentre l’Italia brilla sulle code di Federico Pellegrino e Davide Graz, protagonisti di due ottime prestazioni che valgono l’8ª e la 15ª piazza.

Un vero e proprio trionfo, una lezione di sci di fondo. Nyenget vola sulla neve di Oslo e rifila 51 secondi a Poromaa, il più competitivo degli avversari del super norvegese, andandosi a prendere la terza vittoria stagionale in Coppa, dopo quelle arrivate nella 10 a skating di Lillehammer e nella 20 in classico di Davos. A far riflettere è il fatto che Nyenget – partito 1 minuto dopo Poromaa – sia praticamente andato a riprenderlo, sintomo di come oggi nessuno si sia nemmeno avvicinato a quanto fatto dal norvegese. Poromaa è ancora una volta l’anti-Norvegia e dopo l’argento nella 50 dei Mondiali torna a prendersi un posto lì davanti. Degno di menzione è poi sicuramente il 3° posto di Krueger, che nella tecnica a lui meno familiare si fa trovare pronto e sale ancora sul podio dopo il 3° posto nella 50 km iridata.

Senza infamia e senza lode Harald Østberg Amundsen, che si attesta ancora una volta tra i primi, ma manca l’acuto chiudendo 4°, appena davanti al connazionale Pål Golberg, in ripresa e bravo a far suo il 5° posto. E’ invece duello sul filo dei decimi tra Hugo Lapalus e Gus Schumacher, con il francese che la spunta per un nulla, mentre lo statunitense – sorprendente in una cronometro in classico – deve accontentarsi del 7° spot. Spiccano invece, in negativo, le difficoltà di Iivo Niskanen che – al rientro dal malanno che gli ha impedito di partecipare ai Mondiali – fa fatica fin dall’inizio e circa a metà gara sceglie di ritirarsi, quando ormai pagava già oltre un minuto dalla testa.

Ma le buone notizie riguardano sicuramente l’Italia. Federico Pellegrino si conferma in grande condizione dopo i fruttuosi Mondiali e chiude 8° con una prova in crescita costante, che lo porta con il passare dei chilometri a scalare la classifica fino a prendersi la top 10, facendo segnare il personal best in una gara a cronometro in classico. Ottimo poi Davide Graz, anche lui al miglior risultato in carriera nel format con partenza individuale in tecnica classica, che sfrutta il treno di Amundsen nella parte centrale della gara e regge nel finale chiudendo 15°, appena alle spalle di Klæbo. Un po’ più indietro gli altri azzurri con Paolo Ventura 30°, mentre Francesco De Fabiani è 42°.

LA CLASSIFICA DELLA TOP 10

  1. M. L. Nyenget (NOR) 43:34.0
  2. W. Poromaa (SWE) +51.2
  3. S. H. Krueger (NOR) +53.2
  4. H. Ø. Amundsen (NOR) +1:02.4
  5. P. Golberg (NOR) +1:17.4
  6. H. Lapalus (FRA) +1:19.8
  7. G. Schumacher (USA) +1:19.9
  8. F. Pellegrino (ITA) +1:29.8
  9. A. F. Ree (NOR) +1:31.1
  10. O. Leveille (CAN) +1:38.0

GLI ALTRI ITALIANI

15. D. Graz (ITA) +2:07.5
30. P. Ventura (ITA) +2:38.0
42. F. De Fabiani (ITA) +3:06.2

Di seguito la classifica completa della 20 km in classico di Oslo:

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