POKLJUKA – Si interrompe la striscia di podi consecutiva per Tommaso Giacomel, ma arriva comunque un ottimo risultato, un quarto posto che non solo conferma l’ottima forma del 24enne del Primiero, ma anche la grande concentrazione e forza di volontà in una giornata che sembrava essere nata storta fin da prima della gara: durante l’azzeramento, infatti, l’azzurro ha rotto una componente della cinghia del braccio – elemento necessario per la stabilità nel tiro in piedi -, pur prontamente sostituita dallo staff italiano, si è trattato di un inconveniente che ha tolto tempo al riscaldamento dell’atleta. In gara poi c’è stata una caduta che ha tolto secondi preziosi che avrebbero potuto regalare il sesto podio stagione in Coppa del Mondo.
“Chiaramente non ero tranquillissimo al tiro” ha confessato Giacomel a Fondo Italia, intervistato dal nostro inviato a Pokljuka, Giorgio Capodaglio “perché anche se gli allenatori hanno impostato la cinghia alla stessa lunghezza dell’altra non è lo stesso modello di cinghia, il gancio era diverso, e sentivo che tirava in maniera diversa. E poi nel quarto giro dopo aver superato Endre (Stroemsheim) e Tarjei (Boe) la punta dello sci interno è finita su quella dell’esterno, sono caduto e credo di aver perso là il podio, però per come era cominciata la giornata arrivare quarto è un buon risultato”.
Si può però sicuramente trovare un lato positivo da questa prova di forza: l’atleta delle Fiamme Gialle ha comunque dimostrato di essere in grado di mantenere concentrazione alta e nervi saldi anche in un momento di difficoltà: “Non era una situazione da panico perché avevamo risolto abbastanza bene, però comunque non era nemmeno tranquillissima. Credo di esserne uscito bene e di questo sono molto contento”
Oltre ad un ottimo tempo sugli sci (terzo di Ski Time), ormai specialità della casa, il punto di forza della giornata è stato il tiro in piedi, dove molti oggi sono invece stati fallosi e hanno compromesso la propria gara. Non Giacomel, che non è stato veloce solo nel rilascio dei colpi, ma in tutta la gestione delle serie in piedi, facendo segnare in entrambi i casi il miglior range time.
“Oggi in piedi è andata veramente bene, a terra invece non ero tranquillissimo perché come ho detto sparavo con una cinghia non mia a cui non sono abituato e quindi non avevo grandissimo feeling e fiducia, due errori comunque sono accettabili ed è stata un’altra buona giornata al tiro”
Riguardo alla striscia di risultati l’azzurro commenta così: “Purtroppo ho interrotto la striscia di podi ma non di top 6, quindi sono comunque contento. La vittoria di Fak? Prima in spogliatoio Fak mi diceva che era dal 2011 che non vinceva, quindi bravo…l’erba cattiva non muore mai!”