Questo pomeriggio, la FISI ha annunciato la squadra azzurra diretta a Pokljuka per le gare della penultima tappa di Coppa del Mondo per la stagione 2024/25. Tra l’elenco dei convocati è saltata all’occhio immediatamente l’assenza di Didier Bionaz.
Il biathleta valdostano, in difficoltà nell’ultimo periodo, ha spiegato poco dopo le ragioni di questa assenza dalla località slovena attraverso un post Instagram a cuore aperto, annunciando la fine della sua stagione. Ora lo attende un lungo e meritato periodo di riposo, sia fisico che mentale, che gli permetterà di essere pronto e carico alla ripresa della preparazione per l’importantissimo inverno a Cinque Cerchi che verrà.
“Caro biathlon, mi hai messo al tappeto” ha esordito il biathleta del C.S. Esercito “Nell’ultimo anno mi sono allenato duramente, più di quanto abbia mai fatto. Confidavo così tanto nel percorso che a volte mi sono sentito quasi ne fossi ossessionato. Volevo essere la versione migliore di me stesso e raggiungere i miei obiettivi, i miei sogni. A volte, però, le cose non vanno come previsto.
Le gare sono state un susseguirsi di sconfitte e gli automatismi che ho sempre allenato hanno iniziato a diventare incredibilmente difficili da eseguire. Negli ultimi mesi ho investito così tante energie per riuscire a risolvere questa situazione che mi sento mentalmente esausto ed è arrivato il momento di prendermi una pausa per resettare tutto e tornare più forte.
Chi mi conosce sa quanto questa parte della mia vita sia importante per me e per questo è molto difficile dirlo, ma la mia stagione finisce qui”.
Il 25enne azzurro ha concluso con un ringraziamento alla squadra e soprattutto in particolare ai tecnici Fabio Cianciana e Andrea Zattoni che “continuano a credere in me”.
Immediatamente, una pioggia di commenti di supporto da parte dei suoi compagni di squadra, allenatori e avversari, si è riversata nei commenti al post, sintomo che non sono i risultati a fare la persona, ma la forza e il coraggio di affrontare nel migliore dei modi tanto i momenti sereni quanto quello più bui.