Home > Notizie
Salto

Salto con gli sci – Scandalo tute, la FIS non esclude ulteriori squalifiche. E Forfang prende la parola

Credits: Michele Dardanelli

Continua la pioggia di notizie e dichiarazioni in merito allo “scandalo tute” che è scoppiato durante e dopo la gara maschile di salto con gli sci dal trampolino grande di Trondheim, in cui sono emerse irregolarità importanti, un vero e proprio “doping tecnologico” da parte della Norvegia, nazione ospitante, che ha utilizzato delle tute non conformi – cucite con del filo rinforzato per aumentarne la rigidità – e ha portato alla squalifica post gara di Johan Andre Forfang e Marius Lindvik, oltre a far calare una pesante ombra su tutta la disciplina nel suo momento più importante.

La FIS nella giornata di ieri ha annunciato l’avvio di un’indagine approfondita, che potrebbe durare “settimane o addirittura mesi” come indica il segretario generale della FIS, Michel Vion, in un’intervista all’emittente televisiva ORF e portare a ulteriori squalifiche se venissero riscontrate ulteriori violazioni delle regole.

Vion afferma inoltre di non voler pregiudicare l’indagine, ma risponde alle domande su quali potrebbero essere le possibili conseguenze. Grazie ai chip cuciti nelle tute dei saltatori, la FIS ha la possibilità di tornare indietro e controllare ogni singolo salto della Coppa del Mondo, perciò non si può escludere che vengano effettuate squalifiche retroattive. “Ulteriori sanzioni potrebbero essere previste al termine delle indagini. Potrebbero esserci anche delle squalifiche.”

Nel frattempo, questa mattina, uno degli atleti direttamente implicati nello scandalo, Johan Andre Forfang, che è rappresentante degli atleti presso la Federazione Norvegese per il salto con gli sci, ha preso la parola tramite il suo profilo Instagram, commentando come segue in una story:

“Sono devastato. Questi Mondiali avrebbero dovuto essere una settimana da sogno, ma invece si sono conclusi in un disastro. È importante per me sottolineare che non mi sono mai accorto che la mia tuta fosse stata manipolata. Ho sempre avuto grande fiducia nello staff che ha lavorato instancabilmente per sviluppare le nostre attrezzature e renderle competitive. Questa volta, però, è stato superato un limite netto. Allo stesso tempo, sono sollevato di dire che sabato ho indossato questa muta per la prima volta.

Come atleti, abbiamo la responsabilità di garantire che i nostri abiti ci vestano correttamente. Tuttavia, non avevo procedure stabilite per controllare i dettagli del lavoro svolto, come ad esempio le cuciture. Questa è una situazione devastante non solo per me, ma per tutti coloro che amano questo sport” ha concluso Forfang.

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image