La Francia è imbattibile nella staffetta femminile di Nove Mesto. La formazione blue si dimostra ancora una volta troppo più forte della concorrenza, dominando la gara in lungo e in largo dalla prima frazione, come avvenuto ai mondiali. Ottima prova e secondo posto finale per la Norvegia, mentre è terza la Germania, nonostante l’assenza di Preuss. Quarto posto per una Svizzera molto solida e costante per tutta la gara, sia al poligono, dove usa poche ricariche, sia sugli sci, poi Austria e Svezia.
Ultimo appuntamento del weekend in Repubblica Ceca per la coppa del mondo di biathlon, con di scena la staffetta femminile 4×6 km. Tema della gara per l’Italia è cercare un buon risultato per migliorare il punteggio nella classifica delle nazioni, con l’obiettivo di scavalcare la Svizzera per avere a disposizione 6 pettorali in coppa del mondo per la prossima stagione al femminile, mentre per quanto riguarda il successo, l’ovvia favorita è la Francia. Da tenere in considerazione la situazione del vento, oggi particolarmente fastidioso al poligono, come visto nella gara maschile.
Purtroppo però l’Italia è protagonista di una prestazione un po’ sottotono. Le azzurre pagano qualche secondo di troppo perso al lancio da Comola, che le ha fatto perdere il treno delle nazioni più forti, condizionando poi il resto della gara, che è stata in perenne tentativo di recupero, non aiutato probabilmente da materiali inferiori rispetto alla concorrenza. Purtroppo questo risultato non aiuta le azzurre nella classifica per nazioni, dove perdono terreno dalla Svizzera.
CRONACA DELLA GARA
Al lancio come sempre è perfetta Jeanmonnot, che porta la Francia al comando nettamente al primo cambio, con 10″ di vantaggio sulla Finlandia di Minkkinen e la Cechia di Jislova. Comola fa molto bene per metà gara, poi però fatica un po’ nel tiro in piedi, dove ha bisogno di tre ricariche e perde qualche posizione, cambiando all’undicesimo posto a 46″, a qualche secondo di ritardo dal gruppetto in cui ci sono tutte le nazioni più forti. Tra queste non c’è però la Svezia, visto che Skottheim è stata disastrosa al tiro e ha girato. La Svizzera è quinta dopo aver schierato Baserga al lancio.
La seconda frazione vede Michelon gestire il vantaggio. La francese trova lo zero a terra, mentre fa fatica Wierer, che deve usare due ricariche e vede sfuggire via tutte le rivali, più rapide al poligono, restando sola in pista. La Francia prende il largo con un altro zero di Michelon, mentre dietro c’è Hauser per l’Austria, davanti alla Germania di Tannheimer. Wierer trova uno zero rapido in piedi e recupera qualcosa, ma oggi sembra molto meno efficace sugli sci rispetto ai giorni scorsi. Italia ottava al cambio a quasi due minuti dalla vetta, mentre la Svizzera è sesta dopo una bella frazione di Aita Gasparin. Purtroppo le azzurre oggi sembrano anche avere materiali non all’altezza.
Justine Braisaz-Bouchet parte subito forte e amplia il proprio margine, già consistente, su tutte le avversarie, ora a più di un minuto di ritardo. Carrara prova a difendersi sugli sci nel primo giro, ma il distacco dagli altri team resta elevato. A terra rischia la Francia, ma si salva con tre ricariche e resta saldamente davanti a Norvegia, Austria, Svizzera e Germania, Italia ancora in difficoltà a terra, dove Carrara usa due ricariche e viene rimontata dalla Svezia della giovane Andersson. Braisaz chiude in piedi con una ricarica, mentre dietro Femsteinevik tiene la Norvegia al secondo posto, ma Austria, Svizzera e Germania restano poco distanti e bene anche la Cechia con la giovanissima Plechacova. Carrara chiude con una ricarica, settima, ma purtroppo resta lontana quasi un minuto dalla Svizzera, nonostante un eccellente ultimo giro della valdostana.
Simon prende il cambio per l’ultima frazione in completo controllo. Kirkeeide è al secondo posto e mantiene un buon margine sulla Germania di Grotian. Poi la Svizzera, con Haecki che usa due ricariche a terra. Purtroppo però Auchentaller va in difficoltà a terra e deve usare tre ricariche, perdendo una posizione dalla Svezia. Show di Simon in piedi per la vittoria francese, mentre Kirkeeide tiene la Norvegia al secondo posto. Chiude il podio la Germania con Grotian, mentre la Svizzera è solida quarta. Auchentaller usa due ricariche, ma approfitta dei disastri di Charvatova per superare la Cechia per il settimo posto finale.
Classifica finale, TOP 6
- Francia (L. Jeanmonnot, O. Michelon, J. Braisaz-Bouchet, J. Simon) 1h11’11.1 (0+5)
- Norvegia (K. Knotten, I. L. Tandrevold, R. Femsteinevik, M. Kirkeeide) +25.3 (0+11)
- Germania (J. Puff, J. Tannheimer, S. Schneider, S. Grotian) +47.6 (0+8)
- Svizzera (A. Baserga, A. Gasparin, E. Gasparin, L. Haecki-Gross) +1’36.3 (0+8)
- Austria (L. Rothschopf, L. T. Hauser, T. Steiner, A. Juppe) +2’29.4 (1+10)
- Svezia (J. Skottheim, A. Magnusson, S. Andersson, H. Oeberg) +2’34.9 (2+15)
7. Italia (S. Comola, D. Wierer, M. Carrara, H. Auchentaller) +2’44.0 (0+13)
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