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Combinata Nordica – Riiber a Fondo Italia dopo l’ultimo Oro Mondiale: “Uno dei momenti migliori della carriera. La conclusione perfetta”

TRONDHEIMJarl Magnus Riiber ha appena concluso la sua stellare carriera a livello Mondiale con una medaglia d’oro nella prova Gundersen, vinta per dispersione e con tanto di passerella finale. Il combinatista norvegese ha così collezionato il sesto titolo mondiale a livello individuale, il quarto consecutivo partendo da Planica 2023; un dominio incredibile, che purtroppo si interromperà a fine stagione per i ben noti problemi di salute del norvegese, affetto dal morbo di Crohn. Intercettato in mixed zone dall’inviato Giorgio Capodaglio, il fuoriclasse e neocampione mondiale della Gundersen dal trampolino grande inizia a parlare della grande soddisfazione di vincere circondato da uno stadio gremito di publico, che invocava a gran voce il suo nome:

È incredibile, mi sono allenato così duramente per ottenere questo. Con un ottimo salto, ho avuto la possibilità di partire in testa con un minuto di vantaggio e mi sono semplicemente goduto il momento. Portare la bandiera nello stadio con questo pubblico è uno dei momenti migliori della carriera”.

Riiber è apparso molto sereno durante l’intervista e ha risposto di non sentire la motivazione per proseguire fino al prossimo anno, quello Olimpico. Non ha paura di lasciare la combinata a soli 27 anni: “In realtà è semplice: sento di aver sacrificato così tanto per arrivare qui e realizzare questi obiettivi e mi sento più che felice di ritirarmi; quindi non sento la motivazione per qualcosa di più”.

Sebbene possa sembrare scontato, Riiber non ha affrontato il segmento di fondo in completa serenità, nonostante potesse contare su un vantaggio siderale sul più immediato degli inseguitoriHa cercato di condurre una 10 km intelligente, senza rischi: “Si, ero un po’ preoccupato. Anche se avevo 1.14′ di vantaggio, ho rispetto per gli avversari e so quanto veloci sciano. Con un semplice errore in discesa un minuto sarebbe potuto volare via. Sono felice di non aver preso rischi in pista e di aver semplicemente cercato di gareggiare con attenzione. Ho solo cercato di spingere un po’ all’inizio per togliere loro la motivazione”.

Riiber svela la ovvia, a suo modo dire, ricetta per essere il combinatista perfetto. Si potrebbe dire la ricetta per essere Jarl Magnus Riiber: “La risposta noiosa è che per essere al top in combinata devi avere molte qualità e nessuna debolezza: devi avere la giusta forza, essere atletico, un certo peso, avere un’altaa soglia e avere anche un buono sprint. Questo è molto complicato e per essere questo tipo di atleta con ‘tutto il pacchetto’ serve tanto lavoro”.

Tuttavia, come anticipato, il campione norvegese appenderà al chiodo sia gli sci da salto che da fondo al termine di questa stagione a causa dei complessi sintomi del morbo di Crohn; la debilitante malattia si è fatta sentire anche a questi Mondiali: “Tutti sono più nervosi in prossimità di un Mondiale e lo stress si riversa sullo stomaco, tuttavia ho visto sangue e sintomi riconducibili al morbo di Crohn. Ho avuto del sangue e simili sintomi che non vedevo da tempo e quindi lo stress ha indebolito il mio corpo e mi ha fatto semplicemente ricordare perché mi sto ritirando. Non ero neppure sicuro di raggiungere il cancelletto quest’oggi perché mi trovavo bloccato in bagno (ride, ndr.)”.

Adesso però non è il momento di pensare a questo, ma solamente di festeggiare: “È il momento di celebrare e non vedo l’ora di scendere in città oggi. Il pubblico sarà fantastico e sarà il modo migliore per concludere”. 

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