TRONDHEIM – “Un bronzo per spegnere ogni polemica”. Secondo molti Simen Hegstad Krueger non avrebbe neanche dovuto prendere parte alla 50 km a skating dei Mondiali di Trondheim, cedendo il posto ad altri meritevoli atleti scalpitanti ai box. Il fondista di Ringerike non si era ben espresso nella 10 km di pochi giorni fa e aveva anche accusato alcune problematiche fisiche; tuttavia, ha ricevuto fiducia dai tecnici e ha avuto modo di correre la 50 km. Il bronzo guadagnato oggi al termine di una gara durissima è uno splendido coronamento di questa esperienza mondiale di casa. Di questo ed altro Krueger ha parlato ai microfoni della FIS:
Come successo per tutti i norvegesi intervistati in questi giorni, il primo pensiero del quasi trentaduenne è dare risalto alla grande cornice di pubblico presente, che ha reso ancora più bella la vittoria del bronzo: “È stata davvero un’esperienza indimenticabile gareggiare con questo pubblico oggi. Questo era il mio obiettivo più grande ai campionati, ovvero prendere una medaglia in questa gara e quindi significa tutto”.
La 50 km arrivava oltretutto dopo una 10 km in classico da dimenticare, durante la quale il fondista norvegese aveva accusato anche un’aritmia cardiaca: “Sì, significa ancora di più dopo i problemi che ho avuto in precedenza a questi Campionati. Quella di oggi era la giornata sulla quale puntavo di più, soprattutto dopo alcuni giorni difficili“.
Proprio per la modesta prestazione nella 10 km, la scelta di schierare Simen Krüger, tenendo ad esempio a riposo un atleta come Andreas Ree, non è stata propriamente apprezzata dagli addetti ai lavori e anche da una parte di stampa norvegese. Krüger era motivato a far vedere di essersi meritato la convocazione: “Sapevo che c’erano molte persone che pensavano che non avrei dovuto gareggiare oggi e volevo fargli vedere che si sbagliavano e quindi ho semplicemente dato tutto quello che avevo in pista. È stata dura, ho faticato molto ma sono davvero orgoglioso di aver concluso con una medaglia”.