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Biathlon – Tommaso Giacomel a FISI dopo l’Inseguimento: “Fondamentale chiudere con lo zero. Sono solo all’inizio del mio cammino, non mi monto la testa”

Foto Credits: Dmytro Yevenko/Fondo Italia

Nuova gara e nuovo podio per Tommaso Giacomel che chiude in seconda posizione l’Inseguimento di Nove Mesto dietro allo svedese Samuelsson. Dopo due errori a terra, il finanziere di Imèr è una sentenza in piedi, nonostante un problema con il caricatore nell’ultima serie.

“Ho scarrellato male il penultimo colpo ma non mi sono perduto d’animo” ha spiegato l’azzurro in commento a FISI “Era fondamentale chiudere con uno zero, non avevo capito che gli avversari avevano sbagliato, mi hanno avvisato gli allenatori”.

Una serie di risultati che parte dal successo di Ruhpolding e lo stanno proiettando ai vertici della classifica di Coppa del Mondo, ma il 24enne frena gli entusiasmi: “Non mi monto la testa, sono sul podio con gente che arriva con il sacchetto pieno di medaglie olimpiche e iridate, io invece sono ancora all’inizio del mio cammino. Gli avversari credo abbiano imparato a rispettarmi e mi fa piacere, sono uscito bene dal Mondiale di Lenzerheide, mi sento tranquillo perché volvevo continuare a fare bene e ci sto riuscendo senza fatica”.

Domani per il biathleta c’è l’impegno della gara a squadre: “Spero di trasmettere un carico di fiducia anche ai miei compagni di squadra. In questo momento faccio fatica a capire cosa non gli stia girando, in allenamento ci alleniamo tutti bene. E’ un problema forse di approccio alla competizione, ma non è niente di diverso, la staffetta potrebbe essere l’occasione giusta per riprendere il passo giusto”.

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