TRONDHEIM – Nella 50km di oggi non è forse arrivato per Giovanni Ticcò il risultato a cui ambiva alla vigilia dei Mondiali, quando arrivato a Trondheim era in corsa praticamente solo per la competizione odierna. I piani però sono cambiati in divenire e il trentino è stato un grande protagonista delle gare iridate di Trondheim per l’Italia con un importante risultato arrivato nella 10km in classico.
“Un paio di settimane fa sono partito consapevole che avrei dovuto preparare solo questa gara e invece i piani sono ‘leggermente’ cambiati e mi sono trovato a fare anche altre gare, ma sono super soddisfatto di aver colto queste occasioni ma soprattutto di aver fatto quel grande risultato nella 10km, quindi oggi sono arrivato a questa gara non proprio brillantissimo, nei primi giri sentivo che il ritmo dei primi era un po’ troppo per me” ha spiegato Ticcò a Fondo Italia, intervistato dall’inviato a Trondheim, Giorgio Capodaglio, parlando della sua gara. Nonostante un avvio non proprio dei migliori, nelle fasi finali ha comunque guadagnato diverse posizioni senza perdere più molto rispetto ai migliori della corsa e chiudendo in 42esima piazza: “Ho tenuto il mio ritmo e poi quando ho visto che eravamo negli ultimi 10km ho sentito che ne avevo ancora, che mi ero adattato bene alla neve e che le gambe c’erano per riuscire a recuperare qualcosa. Anche se non è stato abbastanza per entrare in top 30 possono essere felice e soddisfatto di questo Mondiale”
Una gara che, vista la sua partecipazione al Mondiale, forse richiede maggiore esperienza: “Oltre a maggiore esperienza serviva forse anche un avvicinamento migliore, non è una gara da improvvisare. Però ripeto che non posso che essere soddisfatto di questo Mondiale, così come di aver fatto parte della staffetta, un obiettivo a cui questa estate non avrei mai pensato di poter mai arrivare. Però ho continuato sempre a lavorare e il lavoro che sto facendo sta pagando e bisogna continuare così perché i risultati pian piano stanno arrivando”
Si chiude una pagina importante della carriera del 25enne delle Fiamme Oro, soprattutto in ottica 2026. Ticcò lascia Trondheim con un bagaglio bello carico: “Mi lascia tanto. È il mio primo mondiale, vissuto poi a Trondheim che è la capitale dello sci di fondo, penso che una cosa così difficilmente si ripeterà. Anche oggi per la 50km c’era un’atmosfera storica, una bolgia, ad ogni chilometro era pieno di gente. È stato un Mondiale che mi lascia grande esperienza e la convinzione che si può far bene e lavorare tanto, perché i primi sono vicini e si può arrivare al loro livello”.