Si è conclusa, proprio pochi minuti fa, la gara a squadre maschile dal trampolino lungo (quella canonica con 4 atleti per nazione) che, a differenza dei prossimi Giochi Olimpici, dove ci sarà la Super Team, assegna la medaglia iridata ai Campionati mondiali di sci nordico 2025, in corso di svolgimento a Trondheim, Norvegia.
La prova, come spesso capita, è stata un tripudio di qualità tecnica, con tutti i migliori saltatori del circuito a sfidarsi. La vittoria della gara è andata, non proprio da pronostico, ma comunque nel novero delle tre nazioni favorite per il gradino più alto del podio, alla Slovenia. La compagine composta da Lovro Kos, Domen Prevc, Timi Zajc e Anze Lanisek, dunque, si riconferma campionessa del mondo nel format dopo il primo, storico, oro ottenuto a Planica nel 2023. Grazie ad un quartetto ben assortito, la Nazione del Monte Tricorno ha messo in riga la concorrenza grazie, soprattutto alla coppia Prevc-Lanisek, decisamente sul pezzo e in grado di scavare il solco decisivo per la vittoria finale.
In seconda posizione, e ancora una volta sul podio, per l’undicesima edizione di fila ai Mondiali, l’Austria, che però non vince dall’edizione italiana della rassegna nel 2013 a Predazzo. La squadra composta da Daniel Tschofenig, Maximilian Ortner, Stefan Kraft e Jan Hoerl, quindi, non riesce nell’impresa di vincere una gara a squadre iridata. Quest’oggi ha pagato Jan Hoerl con il primo salto leggermente bucato che ha portato la Slovenia a prendere il volo. Per Kraft si tratta della 15ª medaglia iridata in carriera, nessuno come lui, 10 delle quali a squadre (6 argenti e 4 bronzi), dove però gli manca la vittoria.
Chiude il podio, regale, staccata per un’incollatura dall’Austria, solo 2.1 punti, la Norvegia padrona di casa che paga in totale 15.5 dalla vetta, in una gara comunque molto tirata per quanto riguarda la vittoria, ma in ghiaccio per quanto riguarda il podio già dal termine della prima serie. I padroni di casa, nelle figure di Johann Andre Forfang, Robin Pedersen, Kristoffer Eriksen Sundal e Marius Lindvik ci hanno provato con tutte le loro forze ma si sono arresi alla leggerissima superiorità delle altre due compagini che hanno fatto la differenza commettendo leggermente meno errori.
Dopodiché, il vuoto. La Germania (Karl Geiger, Stephan Leyhe, Philipp Raimund e Andreas Wellinger) paga addirittura 59.5 punti dalla Norvegia e dimostra, ancora una volta, che rispetto alle tre nazioni più forti c’è molta differenza, soprattutto con i secondi e i terzi per ogni squadra. Quinto il Giappone (Nikaido Ren, Sato Yukiya, Nakamura Naoki, Kobayashi Ryoyu), distante quasi 40 punti dalla Germania. Nell’occasione, Kobayashi Ryoyu ha utilizzato le due serie come allenamento in vista della gara individuale in programma sabato 8 marzo, nella quale andrà alla caccia di una medaglia.
Completano la top 8 delle squadre che hanno preso parte alla seconda serie la Polonia (Aleksander Zniszczol, Jakub Wolny, Pawel Wasek e Dawid Kubacki), sesta, la Finlandia (Kasperi Valto, Vilho Palosaari, Niko Kytosaho e Antti Aalto), settima e gli Stati Uniti d’America (Kevin Bickner, Erik Belshaw, Jason Colby, Tate Frantz), che la loro gara l’hanno comunque vinta riuscendo ad entrare nelle migliori 8.
CLASSIFICA FINALE TOP 8
- SLOVENIA 1080.8
- AUSTRIA 1067.4 (-13.4)
- NORVEGIA 1065.3 (-15.5)
- GERMANIA 1005.8 (-75.0)
- GIAPPONE 965.2 (-115.6)
- POLONIA 958.4 (-122.4)
- FINLANDIA 905.2 (-175.6)
- STATI UNITI D’AMERICA 888.6 (-192.2)