A Trondheim arriva un’altra gran bella prestazione per Davide Graz, dopo la Team Sprint di ieri e di cui il sappadino può essere orgoglioso. Nella terza frazione il fondista delle Fiamme Gialle ha dimostrato in più di un’occasione di aver qualcosa in più dei suoi “compagni di viaggio” in pista, non solo rimanendo con il gruppo che lottava per le medaglie, ma imponendo il proprio ritmo nel tentativo di spaccarlo a proprio vantaggio. La medaglia è mancata, complice anche forse un giro troppo corto che non permetteva di fare selezione in ambito maschile, ma le risposte positive non sono mancate.
Ai microfoni di Fondo Italia, intervistato dall’inviato Giorgio Capodaglio, l’azzurro condivide le proprie sensazioni sulla gara e sulle sue condizioni: “Oggi stavo veramente bene, forse la gara in cui mi sono sentito meglio in tutto l’anno e quasi ho sperato che fosse più dura e lunga perché non era facile fare la differenza. Io c’ho provato nelle due salite, poi era difficile fare altro o diversamente. Non ho rimpianti sulla mia frazione, ho provato a dare il tutto e per tutto alla fine per provare a staccare quelli un po’ più lenti però poi il gruppo si è ricompattato subito. Oggi sarebbe stato bello fare una medaglia di gruppo però ci sono anche gli altri. Siamo tutti un po’ rammaricati perché ci credevamo tanto, e questo è bellissimo. Vivere questa giornata è stata una delle esperienze più belle della mia vita”.
In definitiva un mondiale della conferma per Graz, che si dimostra di avere valore necessario per essere parte dell’élite dello sci di fondo: “Io sono molto soddisfatto della prestazione ieri e dell’altro ieri. Anche nello skiathlon stavo bene, ovviamente devo ancora lavorare sul classico e sulle 20km che non sono ancora nelle mie corde. Invece i 7.5km e mezzo sull’uomo penso siano proprio la mia gara: sono veloce e resistente ed è forse la gara che mi rappresenta meglio e non vedo l’ora di prendere parte ad un’altra staffetta per sognare ancora in grande”.
