TRONDHEIM – La team sprint in tecnica classica dei Mondiali di Trondheim ha presentato il conto proprio sul finale alla finlandese Jasmi Joensuu. La fondista finlandese sembrava abbastanza in controllo della situazione e si trovava in una tranquilla terza posizione a un minuto scarso dal traguardo; tuttavia, lungo l’ultima salita la sua azione si è fatta pesante e nella lunga discesa che porta al traguardo è stata letteralmente sverniciata dalla svizzera Nadine Fähndrich, che ha quindi soffiato il bronzo al duo Niskanen – Joensuu.
Come forse si è brevemente intuito vedendo le fasi del post gara, Jasmi Joensuu si è sdraiata a terra per la fatica, fin qui cosa assolutamente comune. Tuttavia, Niskanen si è accorta presto che qualcosa non andava nel verso giusto e ha fatto cenno ai medici di intervenire. Come ha tempestivamente riportato Nordicmag., riportiamo le dichiarazioni dell’allenatore della nazionale finlandese Ville Maunuksela, che ha parlato alla testata Ilta-Sanomat:
“Dopo aver tagliato il traguardo, la vista di Jasmi si è annebbiata e per un po’ non è stata in grado di comunicare e reagire. Il medico si è precipitato lì e l’atleta è stata portata in infermeria per effettuare alcuni esami. In base a questi esiti non c’è niente di cui preoccuparsi. Ovviamente fa sempre preoccupare quanto un atleta è incapace di comunicare e reagire normalmente. Per il momento il pronostico è abbastanza positivo per il proseguimento delle sue competizioni”.
Il responsabile tecnico ha dichiarato che probabilmente Joensuu ha premuto un po’ troppo sull’acceleratore in gara e potrebbe essere andata fuori soglia: “Probabilmente l’atleta si è impegnata così tanto ed è stata messa così alle strette che il suo corpo ha reagito in modo diverso dal normale”.
Comunque, le immagini hanno mostrato una Joensuu in grado di reggersi in piedi da sola e di camminare per allontanarsi dal traguardo. Pertanto l’augurio è quello di ritrovarla quanto prima in pista, forse già a partire dalla staffetta di venerdì 7 marzo.