Grande prestazione dei norvegesi che, nella 10 km a tecnica classica, si prendono i primi tre gradini del podio. Terzo oro per Johannes Høsflot Klæbo davanti a Erik Valnes, bronzo per Harald Østberg Amundsen. Belle prestazione degli italiani con Giovanni Ticcò che ha chiuso 12esimo, Dietmar Nöckler 16esimo, 20esimo Paolo Ventura e 23esimo Francesco De Fabiani.
Dopo la pausa di ieri sono tornati in pista i maschi, impegnati nella 10 km a tecnica classica che ha visto 109 atleti al via. Giornata di altri tempi quella andata in scena sulla pista di Trondheim, vista la fitta nevicata, le partenze scaglionate di 30 secondi e una gara combattuta fino all’ultimo come non si vedeva da tempo. Scenario quindi da sogno per gli amanti degli ambienti scandinavi, ma contesto complicato per i tecnici che hanno dovuto faticare per scegliere i materiali migliori.
Fin dalle prime battute di gare è apparso chiaro come la sfida per le medaglie fosse una questione ristretta ai norvegesi e agli svedesi, con Edvin Anger ed Erik Valnes che hanno condotto la gara praticamente procedendo con lo stesso ritmo e alternandosi al primo posto fino a oltre il passaggio ai 4 km. A metà gara è però salito in cattedra Klæbo che, pur partito più lentamente rispetto agli altri, ai 5 km ha fatto segnare il miglior tempo. In questa fase, a far dubitare dell’ennesima vittoria di Klæbo è stato lo svedese William Poromaa che ha incrementato il ritmo e, dopo i primi passaggi in cui è transitato intorno alla quinta posizione, ai 6 km si è portato in testa per soli 4 decimi, iniziando così una battaglia all’ultimo secondo con il campione norvegese; situazione praticamente invariata fino ai 9,2 km, con Klæbo in testa con un vantaggio di 4 secondi su Poromaa. Nel frattempo, nelle retrovie dietro si è accesa la battaglia per il terzo posto, diventata però una questione tutta interna alla squadra norvegese con Valnes, Martin Løwstrøm Nyenget e Amundsen racchiusi in pochi secondi.
In queste condizioni imprevedibili, che hanno reso la gara avvincente e tiratissima, gli ultimi 800 metri sono diventati decisivi: ed è infatti sul finale che sono arrivate le maggiori sorprese della giornata; Nyenget si è di fatto tirato fuori da solo dalla lotta per le medaglie quando ha perso l’equilibrio ed è cadendo rovinosamente nel cambio di direzione nello scollinamento dell’ultima salita, che immette allo stadio, mentre Poromaa è entrato in crisi nel finale, chiudendo addirittura sesto e lasciando cosi campo libero a Valnes, argento, e ad Amundsen che ha chiuso terzo davanti all’altro svedese Anger.
Klæbo, con il terzo di oro di oggi, entra ormai di diritto nell’olimpo dei fondisti di tutti i tempi, e c’è da aspettarsi che le medaglie per l’asso norvegese non siano finite qua.
Bella prestazione per gli italiani, che sono partiti non fortissimo ma hanno saputo approfittare dei trenini che si sono formati nel corso della gara, sfruttando così la possibilità di trovare anche i binari liberi dalla neve che cadeva copiosa. La prova di Giovanni Ticcò è stata veramente stupenda, con il poliziotto di Moena cha ha chiuso 12esimo a 56 secondi da Klæbo. Il giovane atleta trentino è apparso in palla fin dai primi chilometri e, con un finale in crescendo – negli ultimi 800 metri lo ha fatto risalire dalla 20esima alla 12esima piazza – ha raggiunto un risultato insperato alla vigilia. Bene anche gli altri azzurri con Dietmar Nöckler, al suo quinto mondiale, che ha chiuso 16esimo, nonostante qualche difficoltà iniziale, Paolo Ventura 20esimo e un ritrovato Francesco De Fabiani 23esimo.
CLASSIFICA FINALE, TOP 10
- J. H. Klæbo (NOR) 28’16.6
- E. Valnes (NOR) +8.8
- H.O. Amundsen (NOR) +11
- E. Anger (SWE) +14.2
- M.E. Nyenget (NOR) +14.4
- W. Poromaa (SWE) +15.3
- C. Faehndrich (SUI) +35.9
- M. Novak (CZE) +36.6
- M. Vermeulen (AUT) +37.4
- V. Ahoen (FIN) +37.9
GLI ITALIANI
12. G. Ticcò +56.8
16. D. Noeckler +1’00.6
20. P. Ventura +1’01.9
23. F. De Fabiani +1’12.8
