Si chiude sul Normal Hill HS102 di Granåsen la prova a squadra femminile, che nel tardo pomeriggio ha raggruppato un buon numero di tifosi al seguito di questo ennesimo importante appuntamento dei Mondiali di Trondheim. Sullo sfondo – dietro alle medaglie andate nell’ordine a Norvegia, Austria e Germania – c’è spazio anche per una bella Italia, capace di chiudere al 6° posto con il quartetto composto da Annika Sieff, Jessica Malsiner, Martina Ambrosi e Lara Malsiner. Un risultato che migliora di 2 posizioni l’unico precedente iridato in questo format per l’Italia femminile (non era in gara il quartetto azzurro a Oberstdorf 2021 e a Planica 2023), risalente ai Mondiali di Seefeld 2019 quando le azzurre furono ottave. Intervistate dall’inviato di Fondo Italia Giorgio Capodaglio, le quattro saltatrici azzurre dicono la loro al termine della gara di Trondheim.
ANNIKA SIEFF – “Diciamo che il sesto posto era il massimo raggiungibile, a meno di squalifiche alle altre nazioni più di così per il momento no potevamo fare. Non siamo riuscite tutte a fare salti al nostro livello, anche se il primo di Lara non era male. Ma parlo per me. Non sono riuscita a fare due salti buoni, avevo un po’ di difficoltà a sentirmi bene in pista di lancio oggi, non so perché facevo fatica a trovare un po’ di quota, con stanghe basse e un brutto vento. Il Large Hill? Spero di saltare bene. L’inverno scorso in Coppa del Mondo avevo saltato abbastanza bene, mi piace come linea e spero di riuscire a cavarmela bene”.
JESSICA MALSINER – “Quest’anno abbiamo fatto un bel passo avanti in termini di squadra. Adesso siamo in sei che ci alleniamo sempre insieme e si vede che il livello interno si è alzato molto. Vediamo che anche in Coppa del Mondo ci sono alla fine quasi sempre quattro atlete in partenza, un buon segno che stiamo andando nella direzione giusta. Come sto e cosa mi aspetto dai prossimi appuntamenti? Dall’estate mi sento molto migliorata, avevo molti problemi sul trampolino. Vedo che sono proprio lì, sono stata per quattro volte di seguito la prima eliminata. Un po’ di sfortuna, però vedo che non mi manca tanto, ultimamente il livello è salito molto. Se faccio il mio posso anche qualificarmi per la gara”.
MARTINA AMBROSI – “Di sicuro esserci è comunque un punto di partenza, siamo in 4 e ce la possiamo giocare. Non ancora per una medaglia, però comunque ci siamo e ovviamente sappiamo tutte che dobbiamo lavorare. Il sesto posto non è male, poteva andare peggio, però non posso neanche dire di essere contenta. Per quanto riguarda il mio, potevo fare meglio. E’ andata meglio rispetto a ieri, però ho dimostrato di saper fare dei salti migliori. Rimango con la testa bassa e lavoro. Non siamo lontanissime, non siamo inesistenti, però di sicuro non ci accontentiamo di un 6° posto. Poter far medaglia sarebbe veramente bello, soprattutto di squadra. Colgo l’occasione per le persone che mi stanno vicino e mi supportano durante il mio percorso, la FISI, la mia famiglia, gli allenatori e Antonia, la psicologa”.
LARA MALSINER – “Due anni fa l’Italia non c’era e neanche a Oberstdorf avevamo potuto farla. E’ da un po’ che l’Italia non ha una squadra in questa gara e già quello è un passo in avanti. Se sono soddisfatta della mia gara? Il primo salto è stato buono, un po’ come ieri. Poi il secondo è stato ancora peggiore di quello di ieri. Passo dopo passo penso però di essere su una linea stabile e su un livello generalmente buono. Quindi va bene. Se il 6° posto è un buon segnale per il futuro? Da una parte sì, dall’altra parte finché non si vince qualcosa da migliorare c’è sempre. Non si è mai arrivati”.