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Combinata nordica – Contatto Lamparter-Yamamoto, il FIS Director Ottesen spiega: “Ecco perché non abbiamo punito l’Austria”

Un finale inaspettato, quasi da thriller. Ha dell’incredibile quanto successo ieri a margine della staffetta mista andata in scena a margine dei Campionati Mondiali di combinata nordica a Trondheim. A far discutere – e non poco – è stato un contatto nel finale della gara, occorso tra gli ultimi frazionisti al maschile di Austria e Giappone, proprio all’imbocco della volata in cui si contendevano la medaglia di bronzo.

In particolare, sotto la lente della FIS è finito il cambio di corsia di Johannes Lamparter che, in vantaggio su Ryota Yamamoto, sceglie di spostarsi tempestivamente sulla propria destra, andando però a ostruire la traiettoria del giapponese, urtandolo e costringendolo a spostarsi a sinistra. All’arrivo è stato poi Lamparter a esultare per il podio conquistato, ma non senza patemi. Il Giappone ha infatti tempestivamente presentato ricorso per chiedere la penalizzazione dell’Austria, consapevole del fatto che – a corsia libera – Yamamoto avrebbe potuto facilmente scavalcare Lamparter in volata. L’episodio si è quindi tramutato in una lunghissima discussione tra giuria e rappresentanti delle nazioni, che dopo un’attesa di 90 minuti ha portato alla conferma della medaglia di bronzo dell’Austria.

Nell’immediato post gara (immediato, si fa per dire), a dare una spiegazione dettagliata dei motivi della decisione è stato Lasse Ottesen, Race Director della FIS: “Sfortunatamente – spiega Ottesen – c’è stato un incidente nel rettilineo finale, che tutti hanno visto, tra l’Austria e il Giappone, che era al limite. Abbiamo ricevuto un ricorso dalla squadra giapponese ed è stata una decisione molto molto difficile. La giuria ha avuto bisogno di tanto tempo, abbiamo dovuto scorrere tutte le nostre regole e tutti i dettagli più piccoli. Ci abbiamo messo troppo tempo, ma alla fine penso che la decisione sia corretta”. Il Race Director indugia poi sulle motivazioni specifiche della decisione: “Alla fine è stato sancito che Lamparter si sia spostato troppo, ma che in questo caso non sia abbastanza per costituire un’ostruzione ai danni del Giappone. Il Giappone è esso stesso coinvolto nell’ostruzione, più di quanto avrebbe dovuto essere. Questo è il motivo per cui la giuria ha deciso di lasciare i risultati così com’erano”.

Chiamato poi a chiarire le responsabilità del Giappone, Ottesen aggiunge: “Il Giappone non fa niente di sbagliato, ma se si osserva il video da tutti le angolazioni, penso che il Giappone poteva facilmente vedere. Lamparter è davanti e lui (Yamamoto, ndr) può vedere che si sta spostando. Quindi in questo caso proattivamente, o attivamente, il Giappone poteva cambiare corsia prima, per non essere ostacolato. Il Giappone non ha fatto niente di sbagliato, si sarebbe potuto rendere le cose più facili. Senza dubbio non siamo contenti di una discussione così lunga dopo un evento valido per le medaglie come questo”.

In conclusione, Ottesen ne approfitta per rivolgere un pensiero agli atleti, che – in un pomeriggio molto piovoso – hanno dovuto attendere per oltre un’ora e mezza la flower ceremony: “Penso che siamo riusciti a trovare un riparo per gli atleti che stavano aspettando, lì ho visti in diverse zone riparate o in alcuni garage. Avevano a loro disposizione anche della frutta e delle bevande, quindi credo che abbiano avuto le giuste attenzioni”.

In ultimo, per dover di cronaca, occorre sottolineare che qualche dubbio sulla legittimità del cambio di corsia di Lamparter rimanga. Non solo perché l’austriaco si volta e vede chiaramente l’avversario prima di cambiare corsia, ma anche perché il cambio incriminato avviene molto vicino all’imbocco della corsia delimitata dagli aghi di pino, oltre il quale non sarebbero più permessi cambi di corsia. La realtà è che – per fare un esempio tratto dallo sci di fondo – c’è chi poco tempo fa è stato penalizzato dalla giuria per molto meno. Si veda il contatto Pellegrino-Grond in occasione della sprint di Coppa del Mondo in Engadina, dove l’azzurro era stato retrocesso dal 3° al 6° posto per un contatto decisamente più leggero e ben meno influente ai fini del risultato finale rispetto a quello visto ai Mondiali di combinata nordica tra Lamparter e Yamamoto.

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