Daniel Dejori chiude al 27° posto la mass start di apertura dei Mondiali di Trondheim, con un buon segmento di fondo che le era valso la 13ª piazza parziale e una frazione di salto meno incisiva nella quale non è riuscita a mantenersi tra le migliori. Nel complesso, intervistata dall’inviato di Fondo Italia Giorgio Capodaglio, Dejori si dice comunque soddisfatta della gara disputata tra lo stadio del fondo e l’HS102 di Granåsen.
A rendere ancor più emozionanti i Mondiali in terra norvegese, è il fatto che Dejori abbia trascorso 5 anni fa proprio qui un periodo di studio nel quale ha potuto conoscere a fondo la cultura e l’ambiente di Trondheim: “Diciamo che per me è un posto molto speciale, perché cinque anni fa sono venuta qui a fare un anno all’estero. Infatti conosco un po’ di gente e c’era qui a tifarmi la mia famiglia norvegese. Quando ho saputo di essermi qualificata per i Mondiali ero troppo contenta, è molto speciale”.
Scendendo nel dettaglio sul commento della gara, l’azzurra ammette le sue sensazioni riguardo al format di gara: “Devo dire che ero molto agitata soprattutto prima della mass start, che mi sembra un format molto stressante, perché siamo lì tutte insieme, ognuna vuole partire al massimo e un po’ ti perdi nella folla. Però sono contenta di come l’ho gestita, sono riuscita a partire con il mio ritmo, attaccarmi ad altre atlete e sciare bene”.
Indugiando invece sulla prestazione offerta nel salto, Dejori aggiunge: “Nel salto non mi aspettavo molto devo dire. Le sensazioni sono state comunque un po’ migliori in queste ultime settimane rispetto alle ultime gare. Diciamo che il salto non era proprio quello che cercavo, sicuramente c’è margine di miglioramento. Ma alla fine sono molto contenta di come ho gestito la gara e dell’atmosfera che c’è”.