I Mondiali di Trondheim non sono ancora cominciati e già si riscontrano le prime scaramucce a distanza tra gli atleti. È fresca di ieri la notizia che vedrebbe il forfait di Iivo Niskanen nello skiathlon di domenica 2 marzo e probabilmente per l’intero Mondiale a causa dell’influenza: il tre volte campione olimpico e specialista della tecnica classica avrebbe sicuramente potuto rendere più accattivante la gara, attaccando nella prima frazione in classico e scombinando i piani della Norvegia, in primis quelli di Klæbo.
La stella della squadra maschile finlandese si è ammalato dopo il weekend di Coppa del Mondo a Falun (dove aveva vinto nettamente la 10 km in classico) e ha deciso di rinunciare preventivamente allo skiathlon di sabato: “Quando sono tornato a casa da Falun domenica sera mi sentivo un po’ strano e all’inizio della settimana è arrivata l’influenza. La malattia mi è stata regalata dalla Svezia”, racconta Niskanen a Iltasanomat. Il 33enne è ora isolato e potrebbe saltare tutti i Campionati del Mondo di Trondheim: “Ho fatto tutto il possibile per rimanere in salute per tutta la stagione e non avrei potuto fare nulla di diverso. Sono stato estremamente sfortunato nelle ultime tre stagioni e sembra che salterò i Campionati del Mondo per la prima volta”.
Tuttavia c’è chi non crede fino in fondo a quanto detto da Niskanen, soprattutto attorno alla possibilità di saltare a piè pari l’intera competizione mondiale. I fondisti norvegesi Simen Hegstad Krüger ed Emil Iversennon ne sono sicuri. Il canale televisivo finlandese Yle ha chiesto a entrambi informazioni sul destino di Niskanen e sospettano che stia mentendo, ingigantendo la questione come, a dire soprattutto di Krüger, avrebbe già fatto in passato: “Se si tratta davvero di influenza, allora è molto triste. Ma gli ho già sentito dire in passato di essere stato malato e di aver esagerato, salvo poi dire di sentirsi sorprendentemente bene”, dice Krüger secondo quanto riportato dal quotidiano Iltalehti e ripreso poi da Expressen.
Emil Iversen, che lavorerà come esperto per la TV2 norvegese durante tutto il Campionato Mondiale, è sulla stessa linea di pensiero del compagno di squadra: “Se fosse davvero malato, sarebbe un peccato. Ma non so se sia vero o meno”.
