Ingrid Tandrevold non ha avuto i Mondiali che avrebbe desiderato ad inizio stagione, quando il suo obiettivo era sicuramente di ripartire dal terzo posto in classifica generale, quando la vittoria della Sfera di Cristallo è sfumata nelle ultime gare di stagione, e riscattare un Mondiale, quello di Nove Mesto, ben al di sotto delle aspettative. Quest’anno, a Lenzerheide, quei fantasmi del passato sono tornati ancora una volta, a partire dalla staffetta mista, dove ha dovuto affrontare due giri di penalità che sono di fatto costati la medaglia alla Norvegia.
Non è andata diversamente nelle gare individuali: classificatasi 23esima nella sprint, prima di salire al 18° posto nell’inseguimento, ha chiuso solo al 39esimo posto l’individuale. Non selezionata nella single mixed, nella staffetta femminile ha trovato un argento mondiale grazie alle compagne di squadra, visto che è tornata ancora una volta nel giro di penalità anche in questa occasione. I suoi Mondiali si sono conclusi con il 20esimo posto nella Mass Start.
“Mi sembra di avere dentro di me più di quanto non abbia tirato fuori, sia in pista che al poligono. È stato anche parecchio complesso, forse non abbiamo centrato i materiali in tutte le gare” ha detto in un’intervista a TV2. Avrebbe potuto fare qualcosa di diverso per essere più in forma per i Campionati del Mondo? “Probabilmente dovrei dire di sì, visto che non sono stata molto veloce. Ma sento di aver fatto delle scelte per cercare di essere il più preparata possibile, e purtroppo non ci sono riuscita”.
La sua stagione è stata purtroppo segnata da un lungo stop per problemi di salute: i disturbi del ritmo cardiaco che ad inizio stagione hanno spaventato tutti gli appassionati del biathlon l’hanno costretta a sottoporsi ad un piccolo intervento di ablazione perfettamente riuscito poco prima di Natale. La norvegese è tornata in pista solo ad Oberhof, ad anno nuovo, saltando poi la tappa di Ruhpolding per poter adattarsi meglio alla quota in previsione della tappa pre-olimpica di Anterselva e recuperare l’abituale training camp in altura che la biathleta di Baerum è solita effettuare durante le vacanze di Natale.
“Con il mio inizio di quest’anno, so che mi manca la routine competitiva che si ottiene facendo una gara dopo l’altra. Non ce l’ho ancora, e allora non resta che prendere spunto da quello che ho vissuto lo scorso anno. Sono molto più preparata per quello che succederà”.
Come se non bastasse, la pressione dei media e le attenzioni negative dei tifosi – che hanno scritto anche in privato insulti pesanti nei confronti della biathleta – possono aver influenzato negativamente il suo umore.
“Sono un po’ sorpresa, soprattutto per la mia situazione, considerando come è stata la mia stagione quest’anno con un’operazione al cuore meno di due mesi fa, sono state riposte aspettative troppo alte sul seguire Marte (Olsbu Røiseland) e Tiril (Eckhoff)” ha concluso Tandrevold “Non ho quasi mai gareggiato. A dire il vero, non leggo molto, eppure ci sono sempre persone che hanno molte opinioni, ma è chiaro che c’è una differenza tra noi donne e gli uomini“.