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Biathlon , Interviste

Biathlon – Mondiali, Laegreid a Fondo Italia: “Forse ho spinto troppo nel secondo giro, ma in una Mass Start non bisogna mai arrendersi”

Foto Credits: Dmytro Yevenko

LENZERHEIDESturla Holm Laegreid ha mancato l’appuntamento con il titolo iridato individuale ai Mondiali di quest’anno, sopravanzato nell’ultima tornata della Mass Start da Endre Stroemsheim che ha fatto una gara tecnicamente perfetta a discapito del compagno di squadra, tuttavia il norvegese può essere soddisfatto di una medaglia e un podio che, ad inizio gara, sembravano compromessi dopo i due bersagli mancati nella prima serie a terra. “È stata una falsa partenza in un certo senso, ma già dal primo giro sentivo di avere buoni sci ed ero in buona forma, e quindi sapevo che anche con quei due errori all’inizio non ero fuori dalla gara” ha raccontato Laegreid a Giorgio Capodaglio, inviato di Fondo Italia nella località svizzera al termine della gara in Mixed Zone “Nel secondo giro ho spinto forte, forse un po’ troppo forte, e nel terzo giro quindi ho dovuto rallentare, ma per mia fortuna non ero completamente kaputt e ho conservato qualche energia per gli ultimi due giri e al poligono ho riparato ai due errori iniziali. Questo dimostra che in una Mass Start non bisogna mai arrendersi”.

Il sorpasso di Stroemsheim nell’ultimo girò ha un sapore un po’ amaro visto il lavoro sporco di Laegreid alla testa del gruppo, ma il 28enne è convinto che quello attuato oggi, fosse l’unico schema di gara possibile. “Non sapevo come stesse Endre oggi, lui è un tipo di atleta che o sta benissimo o sta malissimo. Speravo che la sua forma fosse pessima oggi, ma oggi è stato semplicemente intelligente a non usare troppa energia. Io sono rimasto davanti a lungo a trainare il gruppo, tenendo un buon passo, e così ho consumato un po’ di energie, ma per me era importante fare in modo gli inseguitori non avessero vita facile nel raggiungerci. Penso che questo che mi ha permesso di prendere la medaglia oggi, se fossi stato più tranquillo nel quarto giro probabilmente l’avrei persa”.

Riuscire a mantenere la seconda posizione su Johannes Thingnes Boe nella volata finale non è stato importante solo in ottica argento iridato ma anche un segnale importante in vista della ripresa delle ostilità tra meno di due settimane in Coppa del Mondo, dove il 27enne norvegese tornerà ad indossare il pettorale giallo e avrà in Boe un pericolosissimo rivale e inseguitore. “Lo spero. Abbiamo avuto una piccola pausa dalla lotta per i punti, ma a partire da Nove Mesto torneremo a contare i punti e a battagliare per il pettorale giallo. Oggi ho vinto 1-0 su Johannes, vedremo se riuscirò a continuare a vincere”

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